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Antonio Pietro Enrico Scamoni (Cremona, 14 dicembre 1886Torino, 13 aprile 1977) è stato un dirigente sportivo, arbitro di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Antonio Scamoni
Nazionalità  Italia
Calcio
Ruolo centrocampista
Carriera
Squadre di club1
1905-1907Ivrea? (?)
1907-1908 Goliardica? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 
Antonio Scamoni
L'arbitro Antonio Scamoni.
Informazioni personali
Arbitro di Calcio
Sezione Non esisteva all'epoca alcuna sezione.
Professione Avvocato
Attività nazionale
Anni Campionato Ruolo
1909-1921
1921-1925
Prima Categoria
Prima Divisione
Arbitro
Arbitro
Attività internazionale
1924-1925 UEFA e FIFA Arbitro
Premi
Anno Premio
1911-1912
1912-1913
1925
1948
Fischietto d'onore
Arbitro federale
Arbitro benemerito
Pioniere del calcio italiano

Biografia


Fu un importante arbitro italiano degli anni '10 e '20 tesserato per la Juventus di cui fu anche dirigente e rappresentante.


Calciatore


Inizia a tirare i primi calci al pallone a soli 11 anni presso il "Convitto Nazionale di Cividale del Friuli" nel 1897 quando il calcio in Italia non si era ancora sviluppato.[1]

Entra a far parte della squadra dello Sporting Club Ivrea nel 1905, società che lo vide ricoprire anche la carica di segretario e presidente.[1]

In seguito si sposta a Pavia dove fu fra i fondatori nel 1907 dell'Associazione Goliardica del Calcio con Giovanni Mauro e Vittorio Pedroni mentre studiava giurisprudenza all'Università di Pavia.[1]

Con la Commissione Tecnica del 1912-1913 riunita al Ristorante Orologio: dietro da sinistra Meazza, e Rietmann. Davanti: Valvassori e Scamoni. Dopo la partita Francia-Italia persa 1-0 il 12 gennaio 1913.
Con la Commissione Tecnica del 1912-1913 riunita al Ristorante Orologio: dietro da sinistra Meazza, e Rietmann. Davanti: Valvassori e Scamoni. Dopo la partita Francia-Italia persa 1-0 il 12 gennaio 1913.

Dirigente sportivo


Trasferitosi a Torino il 23 novembre 1909 entra a far parte del F.C. Juventus che gli affidò la segreteria, carica che lo vide impegnato fino alla stagione 1911-1912[1], quando fu chiamato a svolgere lo stesso compito per la F.I.G.C..

Fu anche segretario del Comitato Regionale Piemontese nella stagione 1909-1910 e dalla stagione 1911-1912 cassiere della Federazione.[1] In seguito assunse anche la carica di "segretario generale" e durante l'Assemblea Federale della stagione 1914-1915 gli fu attribuita la carica di "Presidente della Commissione Tecnica" che avrebbe gestito il campionato italiano e la Nazionale Italiana, seppur con il grave problema della sospensione dell'attività ufficiale all'inizio della prima guerra mondiale[2].


Arbitro


Iniziò ad arbitrare nel 1909 e diventò arbitro effettivo nella stagione 1910-1911[3] ottenendo l'abilitazione a dirigere gare di Prima Categoria.[1] Alla fine della stagione 1911-1912 gli fu attribuita la qualifica di "fischietto d'onore"[1] e la stagione successiva divenne "arbitro federale". Dal 1924 ebbe la possibilità di arbitrare gare della FIFA, che furono quantificate in 2 gare ufficiali alla fine della sua carriera.[4]

Come rappresentante della classe arbitrale italiana, partecipò ai Giochi Olimpici di Parigi 1924 dove arbitrò, allo " Stade Pershing " di Vincennes la gara del primo turno tra la Svizzera e la Lituania (9-0); per l'occasione ebbe come guardalinee il cecoslovacco Cejnar e lo jugoslavo Fabris.

Dopo la fine del conflitto riprese ad arbitrare sempre con la qualifica di "arbitro federale".[5]

Terminò la sua lunga carriera arbitrale alla fine della stagione 1924-1925.[6]

Nel 1948 in occasione del 50º anniversario della F.I.G.C. fu insignito del titolo di pioniere del calcio italiano.[7]

Morì il 13 aprile 1977 a Torino e alle sue esequie parteciparono tutti i dirigenti della Juventus, il C.R.A. del Comitato Regionale Piemontese e molti dirigenti della F.I.G.C.[8].


Note


  1. Calcio-profilo di Scamoni.
  2. "Lettera al settimanale torinese Guerin Sportivo" firmata da "Un footballer genovese", pianetagenoa1893.net.
  3. Corinti 1910-1911.
  4. Calcio.com.
  5. La gazzetta dello sport.
  6. Fontanelli 1924.
  7. Bollettino ufficiale della FIGC, comunicato ufficiale n. 45 del 18 febbraio 1949. Con comunicato n. 46, al Palazzo Tursi di Genova il 27 febbraio 1949 furono consegnati i distintivi d'onore alle persone che avevano dato un contributo rilevante allo sviluppo del gioco del calcio in Italia nel periodo 1898-1914 (comprese le persone già decedute): 7 presidenti; 12 del Piemonte; 15 della Lombardia; 5 del Veneto; 6 della Liguria; 2 dell'Emilia, 4 della Toscana; 5 del Lazio; 2 della Campania; 2 delle Puglie; 1 della Sicilia.
  8. La Stampa di sabato 16 aprile 1977, p.21.

Bibliografia



Collegamenti esterni


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