Carlo Osti (Vittorio Veneto, 20 gennaio 1958) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, responsabile dell'area tecnica della Sampdoria.
Carlo Osti | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 181 cm | |
Peso | 78 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Difensore | |
Termine carriera | 1991 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-19?? | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1973-1976 | ![]() | 54 (5) |
1976-1978 | ![]() | 15 (0) |
1978-1979 | ![]() | 22 (0) |
1979-1980 | ![]() | 24 (0) |
1980-1982 | ![]() | 12 (0) |
1982-1984 | ![]() | 52 (1) |
1984-1988 | ![]() | 72 (1) |
1988-1990 | ![]() | 53 (0) |
1990-1991 | ![]() | 27 (0) |
Nazionale | ||
1979-1980 | ![]() | 6 (0) |
1979-1980 | ![]() | 6 (0) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Impiegato come terzino[1] o stopper, era un difensore veloce[2] e abile nella marcatura a uomo[3][4]; si distingueva talvolta per il gioco duro sugli attaccanti[3][5].
Cresciuto nel Conegliano[4][6], dopo un'iniziale gavetta in Serie C nell'Udinese si trasferisce in compartecipazione[2] all'Atalanta di Titta Rota, con cui debutta in Serie A nel campionato 1978-1979.
A fine stagione la Juventus rileva la quota atalantina del cartellino[2], lasciando Osti per una stagione all'Udinese, nel frattempo promossa nella massima serie e allenata da Corrado Orrico[7]. Con i friulani disputa una stagione ad alto livello[4] e nel 1980 si trasferisce definitivamente a Torino: impiegato insieme a Massimo Storgato come rincalzo per la difesa, incontra diverse difficoltà di ambientamento[8], e disputa due campionati come riserva alle spalle di Claudio Gentile, Sergio Brio e Antonello Cuccureddu[6], per un totale di 12 presenze con le quali si laurea per due volte Campione d'Italia (1980-1981 e 1981-1982).
Nell'ottobre 1982 viene ceduto in comproprietà[9] all'Avellino, in cambio dell'opzione per il trasferimento alla Juventus di Stefano Tacconi e Beniamino Vignola[10]. In Irpinia ritrova il posto da titolare, disputando due stagioni culminate con altrettante salvezze nella massima serie. Nel 1984-1985 fa ritorno all'Atalanta, neopromossa in Serie A[11], rimanendovi per quattro stagioni: titolare nelle prime due, perde progressivamente il posto nelle annate successive, l'ultima delle quali in Serie B. Al termine di questa stagione rimane senza contratto[12], pur vincolato all'Atalanta, e nell'autunno 1988 si trasferisce al Piacenza, sempre tra i cadetti, come parziale contropartita per il passaggio di Armando Madonna ai nerazzurri[1][13]; non evita la retrocessione in Serie C1, e viene riconfermato anche per il successivo campionato, con i gradi di capitano[14]. Chiude la carriera in Serie C2, con la Virescit Bergamo.
Ha fatto parte della Nazionale Under-21, con cui ha partecipato all'Europeo 1980; con gli Azzurrini ha disputato 6 partite[15]. Nello stesso periodo ha fatto parte anche della Nazionale Olimpica, con cui ha totalizzato 6 presenze nelle qualificazioni in vista dei Giochi Olimpici del 1980.
Tra il 1993 e il 1995 fa ritorno al Piacenza, con l'incarico di responsabile del settore giovanile[16][17]. Successivamente diventa direttore sportivo della Triestina per una stagione[4][17], e quindi dal 1996 al 1999 è alla Ternana[17], dove acquista tra gli altri Fabrizio Miccoli dal Casarano[4], e ottiene una doppia promozione dalla Serie C2 alla Serie B. Nel 1999 torna nel Bergamasco, come direttore generale dell'Alzano Virescit neopromosso in Serie B[18], e vi rimane per due stagioni[19].
Nel 2001 viene assunto dal Treviso[17], dove rimane fino al 2005 contribuendo alla prima promozione in Serie A dei veneti; viene quindi ingaggiato per un anno dalla Lazio[20]. Dal maggio 2006 ricopre il ruolo di direttore sportivo dell'Atalanta[21], restando in carica fino alla fine della stagione 2009-2010, terminata con la retrocessione degli orobici.
Il 7 giugno 2011 viene assunto dal Lecce, sempre con compiti di direttore sportivo[22].
Nel dicembre 2012 viene chiamato dalla Sampdoria per sostituire il direttore sportivo Pasquale Sensibile, dimessosi dall'incarico[23]. Il 1º ottobre 2021 viene sospeso in via cautelare a causa del venire meno dei presupposti per la prosecuzione del rapporto di lavoro;[24] il 14 gennaio 2022, chiarite e superate le divergenze che avevano caratterizzato il periodo di sospensione, torna a ricoprire la carica di responsabile delle aree tecniche: avrà la supervisione su prima squadra, settore giovanile e squadra femminile e fungerà da uomo di raccordo tra società, squadra e allenatore.[25]
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