Carlton Ettore Francesco Myers (Londra, 30 marzo 1971) è un ex cestista e conduttore televisivo italiano, vincitore di un Campionato Europeo con la nazionale italiana e uno Scudetto, una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana con la Fortitudo Bologna. Ai Giochi della XXVII Olimpiade è stato il portabandiera dell'Italia.
Carlton Myers | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 192 cm | |
Peso | 91 kg | |
Pallacanestro ![]() | ||
Ruolo | Guardia | |
Termine carriera | 2012 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
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Squadre di club | ||
1988-1992 | ![]() | 93 (1 718) |
1992-1994 | ![]() | 79 (1 659) |
1994-1995 | ![]() | 39 (1 154) |
1995-2001 | ![]() | 207 (4 255) |
2001-2004 | ![]() | 105 (2 170) |
2004-2005 | ![]() | 26 (309) |
2005 | ![]() | 7 (149) |
2005-2009 | ![]() | 114 (1 546) |
2009-2010 | ![]() | 28 (440) |
2012 | ![]() | 1 (21) |
Nazionale | ||
1992 | ![]() | |
1993-2003 | ![]() | 131 (1 841) |
Palmarès | ||
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Argento | Spagna 1997 | |
Oro | Francia 1999 | |
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Oro | Linguadoca-Rossiglione 1993 | |
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Nasce a Londra da padre caraibico (di Saint Vincent) e madre pesarese (di Perticara, ora in Emilia-Romagna). Il padre è un sassofonista e avvia il figlio alla carriera musicale. Carlton comincia con il flauto traverso ma è portato anche per lo sport: gli piace la pallacanestro - in precedenza, durante l'adolescenza, praticava molti sport quali calcio, karate e cricket.
All'età di nove anni si trasferisce con la madre a Rimini, dove cresce cestisticamente mettendosi in luce nelle giovanili della squadra riminese. Il suo mentore, Claudio Papini, storico insegnante di fondamentali del Basket Rimini, lo prende sotto la sua ala aiutandolo nella trasformazione in un formidabile giocatore di pallacanestro.
Myers debutta in A2 a 17 anni, nel campionato 1988-89, con la maglia del Basket Rimini sponsorizzato Marr. Nella stagione 1990-91, a 19 anni, esplode nel campionato di serie B1, trascinando la Marr alla promozione in A2. Nella stessa stagione Myers vince anche il titolo italiano juniores battendo in finale la Stefanel Trieste di Gregor Fučka: il Basket Rimini diventa la prima e unica società nella storia della pallacanestro italiana a vincere tutti gli scudetti giovanili di categoria (Propaganda 1984-85, Ragazzi 1985-86, Allievi 1986-87, Cadetti 1988-89 e Juniores 1990-91): risultato reso ancor più eccezionale perché raggiunto con formazioni composte da ragazzi tutti di Rimini. Nella stagione 1991-92 Carlton Myers diventa la stella emergente del basket italiano e viene convocato per la prima volta in Nazionale: domina il campionato di serie A2 e a soli 21 anni trascina la Marr Rimini alla promozione in A1 con una media di 26,8 punti a partita.
Carlton è il pezzo pregiato del mercato estivo del 1992. Se lo aggiudica (con la formula della comproprietà biennale) la vicina Scavolini Pesaro, con cui esordisce nella massima serie del campionato italiano 1992-93. Nel 1994 Pesaro giunge alla finale scudetto, perdendo contro la Virtus Bologna, nonostante un Myers stellare.
Dopo le due stagioni a Pesaro, nel 1994, nonostante una proposta di approdo in NBA da parte dei New York Knicks[1], Myers tornò per un anno a Rimini in Serie A2, complice il mancato riscatto da parte della compagine pesarese al termine del periodo di comproprietà. Il 26 gennaio 1995 Myers segnò, nella partita contro Udine, il record di punti per il campionato professionistico italiano: 87 (36 nel primo tempo e 51 nel secondo). La squadra termina prima in regular season, ma chiude la stagione con la sconfitta nel sentitissimo derby contro la Libertas Forlì (0-3 nella serie).
Le grandi squadre si misero alla sua caccia. Nel 1995 avvenne una svolta della carriera con il passaggio alla Fortitudo Bologna, squadra di cui diventò capitano, simbolo e idolo della tifoseria. Insieme a lui, approdò a Bologna lo sponsor TeamSystem, il cui logo campeggiava sulle canotte riminesi nell'annata precedente. Nei primi tre anni di Myers a Bologna, la Fortitudo raggiunse sempre la finale scudetto, ma fu sconfitta da Milano nel '96, da Treviso nel '97 e dalla Virtus nel '98 (quella del famoso «tiro da 4 punti» di Predrag Danilović in gara cinque). Nonostante la sconfitta in finale di campionato, per la Fortitudo e per Myers fu una stagione positiva, infatti arrivarono i primi successi della storia Fortitudina, prima in coppa Italia contro la Benetton e in Supercoppa contro gli acerrimi rivali della Virtus.
L'anno dopo la Fortitudo di Myers però, subì un'altra sconfitta bruciante, nella semifinale play-off contro la Benetton Treviso guidata da Rebrača e Pittis. Nel 2000 per la Fortitudo, guidata in panchina da Recalcati e in campo da Myers, Fučka e da un giovanissimo Gianluca Basile, arrivò il primo scudetto della storia: dopo aver perduto gara 1 contro la Benetton Treviso, le successive 3 partite della finale playoff furono dominate dalla Fortitudo.
La stagione 2000-01 fu l'ultima di Myers a Bologna. Si ricorda, in particolare di quella annata, in cui la Virtus realizzò il Grande Slam, la gara 3, quella decisiva per l'assegnazione dello scudetto, quando Myers fu applaudito dai tifosi virtussini, dopo aver commesso il suo quinto fallo di gara - doveva quindi uscire - per la sua prova straordinaria, in cui segnò 33 punti, risultando così il migliore dei suoi, davanti a Gregor Fučka (gli unici due a salvarsi della formazione) e anche dell'intera partita. Lui stesso si dichiarò emozionato per aver ricevuto tanto onore dai tifosi avversari. L'applauso voleva chiaramente anche rendere omaggio a tutta la permanenza del cestista alla Fortitudo, perché, sebbene non fosse ancora ufficiale, l'addio a Bologna era ormai chiaramente nell'aria[2].
Durante la sua permanenza alla Fortitudo fu spesso contrapposto a Danilović, leader della Virtus: tra i due era infatti nota una certa rivalità.
Lasciata la Fortitudo, Myers si era inizialmente accordato con la Viola Reggio Calabria ma l'improvviso abbandono del nuovo patron Barbaro fece saltare il progetto[3]. Firmò quindi con la Virtus Roma rimanendovi fino al 2004, quando si trasferì alla Montepaschi Siena ritrovando coach Recalcati: il rapporto con il club toscano si interruppe il marzo seguente, quando è approdato nel campionato spagnolo con la canotta del Valladolid per pochi mesi fino al termine della stagione.
La stagione 2005-06 è quella del ritorno a Pesaro, piazza ripartita dalla terza serie dopo i problemi societari che hanno impedito l'iscrizione alla serie A. In due anni la squadra ottiene una doppia promozione, conquistando prima la promozione in Legadue e poi quella nella massima serie. Nel frattempo, nel settembre 2006 è diventato azionista al 5% della società pesarese. Nell'annata 2007-08 ha superato quota 11.000 punti realizzati in Serie A.
Nel 2009-10 è tornato a Rimini dove ha disputato in Legadue la sua ultima stagione da giocatore professionista.
Il 30 marzo 2011, nel giorno del suo 40º compleanno, ha annunciato il suo ritiro ufficiale dall'attività professionistica organizzando un'apposita conferenza stampa tenuta presso la Comunità di San Patrignano.
Il 25 febbraio 2012 Myers è tornato in campo per una partita ufficiale proprio con la squadra di San Patrignano al fianco del figlio sedicenne Joel: la gara, valida per il campionato di Serie C regionale (sesta serie nazionale), è stata vinta dagli ospiti del Trebbo. In oltre 20 stagioni di carriera, tra campionati nazionali e competizioni europee di club e con la Nazionale A, ha giocato 1.020 partite e segnato 18.395 punti per una media di 18,03 punti/partita.
Nella stagione 2012-13 ha ripreso l'attività agonistica, giocando nel Campionato Amatoriale "NBU" organizzato dalla Uisp della provincia di Rimini, vestendo la canotta dell'Eukanuba Dream Team.
Negli anni '90 Myers fu un pilastro della nazionale di cui divenne anche capitano: vi debuttò ventunenne il 28 maggio 1992 a Trieste contro la Spagna, segnando 16 punti. Con l'Italia disputò:
Con la Nazionale maggiore ha disputato 131 incontri ufficiali, segnando complessivamente 1828 punti.
Dal 17 aprile 2014 conduce, insieme a Fiammetta Cicogna, la settima stagione di Wild - Oltrenatura su Italia 1.
Dal 25 gennaio 2015 torna a condurre insieme a Fiammetta Cicogna, l'ottava stagione della trasmissione televisiva.
Detiene nel campionato italiano i seguenti record:
Altri progetti
Predecessore | Alfiere dell'Italia alle Olimpiadi estive | Successore |
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Giovanna Trillini | Sidney 2000 | Jury Chechi |
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