Dario Passoni (Cassano d'Adda, 9 febbraio 1974) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
Dario Passoni | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 183 cm | |
Peso | 74 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Centrocampista | |
Termine carriera | 2012 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1989-1993 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1991-1993 | ![]() | 0 (0) |
1993-1995 | ![]() | 54 (5) |
1995-1996 | ![]() | 33 (3) |
1996 | ![]() | 10 (0) |
1996-2001 | ![]() | 106 (5) |
2001-2002 | → ![]() | 31 (2) |
2002-2003 | ![]() | 6 (0) |
2003 | ![]() | 28 (3) |
2004-2007 | ![]() | 99 (1) |
2007-2009 | ![]() | 46 (1) |
2009 | → ![]() | 17 (2) |
2009-2011 | ![]() | 53 (1)[1] |
2011-2012 | ![]() | 19 (5) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 20 settembre 2012 | ||
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Impostato in gioventù come difensore centrale[2], nel corso della carriera ha giocato prevalentemente come regista[2][3]. Nelle ultime stagioni Emiliano Mondonico lo ha riportato al centro della difesa, nel ruolo di libero[4][5], nonostante una certa lentezza nel ruolo[3][5].
Cresce calcisticamente nella Primavera dell'Inter, con cui esordisce disputando una partita di Coppa Italia contro la Juventus[6]. Nel 1993 passa al Casarano, prima in prestito e poi ceduto a titolo definitivo[7]. Vi rimane due stagioni, disputando 54 partite e segnando 5 gol. Il d.s. Pantaleo Corvino lo vende nell'annata 1995-1996 alla Fidelis Andria in serie B, dove disputa 33 partite segnando 3 gol.
L'anno successivo passa al Venezia, con cui disputa solo la prima parte della stagione, per poi passare al Chievo Verona[8]. Vi rimane per cinque anni, tutti in Serie B con 106 presenze e 5 gol realizzati, conquistando la prima promozione in Serie A nel campionato 2000-2001. Nel settembre del 2001 passa in prestito al Siena[9], di nuovo in Serie B (32 gare e 2 reti), prima di tornare al Chievo, col quale esordisce in Serie A il 29 settembre 2002 contro l'Inter.
In prossimità della scadenza di contratto con il Chievo[10] decide di provare l'avventura estera nell'Uralan Elista, squadra militante nella Premjer Liga russa allenata dall'ex interista Igor Shalimov[10], dove disputa 28 partite segnando 3 gol, diventando, assieme al connazionale Alessandro Dal Canto, il primo calciatore italiano a giocare nel campionato russo[10]. Nel gennaio 2004 torna in Italia, al Livorno, con cui è uno dei protagonisti della promozione in Serie A degli amaranto[11].
Tra la stagione 2003-2004 e la stagione 2006-2007 gioca 77 partite e segna il suo primo gol in Serie A. Nel 2007 scende in Serie B, firmando un contratto triennale che lo lega al Mantova[12]; vi rimane per due stagioni e mezzo, prima di passare in prestito al Piacenza nel gennaio 2009[13]. Con gli emiliani conquista la salvezza, contribuendo in modo significativo alla positiva seconda parte di campionato nel ruolo di regista[3].
Il 31 agosto 2009 l'AlbinoLeffe rileva per intero il suo cartellino e Passoni firma un contratto biennale[14]. Durante la stagione 2009-2010 gioca con continuità e totalizza 34 presenze in maglia bluceleste.
Nel mese di luglio 2011 si trasferisce al Folzano, squadra bresciana di Promozione[15] con la quale ottiene la promozione in Eccellenza[16].
Coinvolto nel calcioscommesse dell'inchiesta di Cremona, il 31 maggio 2012 patteggiando viene squalificato per 1 anno e 2 mesi.[17]
Il 26 luglio viene deferito dal procuratore federale Stefano Palazzi per illecito sportivo, divieto scommesse e violazione art.1 di lealtà sportiva in merito a Albinoleffe-Siena del 2011 (secondo filone di indagini della procura di Cremona)[18] Il 1º agosto dopo essersi visto rifiutare la richiesta di 4 mesi di squalifica con patteggiamento, ripatteggia e ottiene una squalifica pari a 6 mesi e 15 giorni da sommare ai 14 mesi del precedente processo.[19][20]
Il 10 dicembre per il filone di Napoli patteggia 9 mesi di squalifica[21][22] che, sommati alle condanne precedenti, fanno un totale di 2 anni, 5 mesi e 15 giorni di squalifica. Il 30 maggio era già stato archiviato in relazione al procedimento ordinario penale.[23]
Il 9 febbraio 2015 la procura di Cremona termina le indagini e formula per lui e altri indagati le accuse di associazione a delinquere e frode sportiva.[24]
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