Francesco Lipizer, detto Franco (Ruda, 15 dicembre 1901 – Livorno, 29 aprile 1973), è stato un calciatore e artista italiano, di ruolo portiere.
Franco Lipizer | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Portiere | |
Termine carriera | 193? | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1920-1921 | ![]() | 6 (-10) |
1922-1923 | ![]() | 20 (-45) |
1925-1926 | ![]() | 20 (-65) |
1926-1929 | ![]() | 29 (-56) |
1929-1931 | ![]() | 32 (-28) |
1931-1933 | ![]() | ? (-?) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Nato da Arturo Lipizer e Ida Piani, studia a Torino, dove inizia anche a giocare a calcio: con il Foot Ball Club Torino gioca 6 partite in Prima Categoria 1920-1921, subendo 10 reti. Continuò poi la sua carriera in varie squadre del Nord Italia; nel 1925, tornato nella natìa Ruda, gioca nell'Udinese.[1] Nel 1922 giocò per il Petrarca Padova[2] Fu anche convocato in Nazionale per l'amichevole del 18 luglio 1926 contro la Svezia, ma non scese in campo e rimase una riserva: fu quella l'unica sua convocazione in Nazionale.[3] Nel 1926 entrò a far parte della rosa del Livorno, esordendo il 3 ottobre 1926 contro il Torino, sua vecchia squadra.[4] Durante la Divisione Nazionale 1926-1927 giocò le prime 15 partite, subendo 26 reti; nelle ultime gare venne rimpiazzato da Niccolai. Iniziò la stagione 1927-1928 da titolare, giocando i primi 3 incontri; si alternò poi con Paolo Lami nel ruolo di estremo difensore del Livorno. Anche in Divisione Nazionale 1928-1929 gioca la prima partita dell'annata, contro l'Alessandria il 30 settembre 1928:[5] Lipizer scese in campo per un totale di 7 volte, con Lami che giocò le restanti gare. Dal 1929 al 1931 giocò per la Salernitana, nel corso di due stagioni; successivamente militò nel Nissena.[6]
Una volta ritiratosi dal calcio, Lipizer fu un pittore: autodidatta, il suo stile si rifaceva a quello dei macchiaioli. Nel giugno 2010 gli è stata dedicata una strada a Livorno.
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