Gianni Seghedoni, all'anagrafe Giovanni Seghedoni (Modena, 3 marzo 1932 – Modena, 21 aprile 2016[1][2]), è stato un dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore.
Gianni Seghedoni | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |
Termine carriera | 1964 - giocatore | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1951-1952 | ![]() | 15 (0) |
1952-1953 | → ![]() | 31 (1) |
1953-1954 | ![]() | 29 (4) |
1954-1955 | ![]() | 34 (1) |
1955-1956 | → ![]() | 19 (0) |
1956-1961 | ![]() | 160 (4) |
1961-1963 | ![]() | 49 (1) |
1963-1964 | ![]() | 26 (0) |
Carriera da allenatore | ||
1966-1968 | ![]() | |
1968-1969 | ![]() | |
1969-1970 | ![]() | |
1970-1972 | ![]() | |
1972 | ![]() | |
1973-1974 | ![]() | |
1974-1975 | ![]() | |
1975-1976 | ![]() | |
1976-1977 | ![]() | |
1977-1978 | ![]() | |
1978-1979 | ![]() | |
1980-1981 | ![]() | |
1982 | ![]() | |
1982-1983 | ![]() | |
1984 | ![]() | |
1985-1986 | ![]() | |
1987-1988 | ![]() | |
1989 | ![]() | |
1989-1990 | ![]() | |
1990-1991 | ![]() | |
1991-1993 | ![]() | |
1994-1995 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 1995 | ||
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Debutta nel Modena, disputando 15 partite nel campionato di Serie B 1951-1952. Dopo due stagioni in Serie C con Toma Maglie (in prestito[3]) e Prato, nel 1954 passa al Bari, di cui diventa una bandiera giocando fino al 1961 (con una parentesi in prestito alla Reggiana[4]). Con i pugliesi ottiene una doppia promozione dalla Serie C alla Serie A, disputando quattro stagioni nella massima serie, in cui debutta il 21 settembre 1958 contro il Bologna.
Nell'estate 1961 viene acquistato dalla Lazio appena retrocessa in Serie B per la prima volta nella sua storia. Nel corso della stagione 1961-1962 realizza un gol "fantasma" nella decisiva sfida per la promozione allo Stadio Flaminio contro il Napoli: il pallone da lui calciato sfonda la rete e l'arbitro, l'internazionale Rigato di Mestre, non concede la marcatura. A fine anno la squadra romana manca la promozione per un punto, mentre se la rete fosse stata concessa i biancocelesti sarebbero stati promossi proprio a spese della squadra partenopea[5]. Seghedoni rimane nelle file della Lazio anche nella stagione successiva (nella quale i laziali ottengono la promozione in Serie A), prima di chiudere la carriera con una stagione nella Vis Pesaro, in Serie C[4].
Ha collezionato 95 presenze e 2 reti in Serie A, tutte nelle file del Bari.
Tecnico con la fama di sergente di ferro[6][7], esordisce come allenatore in Serie C, subentrando sulla panchina del Lecce nel campionato 1966-1967 e ottenendo, l'anno successivo, il quarto posto finale[8]. In seguito guida il Pescara (dove non lega con l'ambiente e viene esonerato[6]) e l'Internapoli, sempre in Serie C.
Nel 1970 approda al Catanzaro, in Serie B, e vi ottiene la prima storica promozione in Serie A[7] e il primo campionato nella massima serie dei calabresi. Nella massima serie ha allenato anche il Lanerossi Vicenza nella stagione 1972-73, venendo però esonerato a stagione in corso e, nella stagione 1981-82, il Como subentrando a Giuseppe Marchioro a partire dalla quindicesima giornata[9]. Prima e dopo di allora ha sviluppato la sua carriera in numerose squadre militanti in Serie B e C: alla guida del Taranto ha ottenuto una vittoria per 3-0 sul Milan, nel campionato di Serie B 1980-1981, pur non evitando in seguito l'esonero e la retrocessione. Chiude la carriera portando il Fiorenzuola alla salvezza nel suo primo campionato di Serie C2[10], e quindi con Sparta Novara e Sassuolo.
In seguito ricopre l'incarico di osservatore per il Parma, e nel marzo 2006 viene nominato direttore tecnico del Modena[11].
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