Giovanni Molino (Caresana, 3 aprile 1931) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore.
Giovanni Molino | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |
Termine carriera | 1963 - giocatore 1964 - allenatore | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1948-1950 | ![]() | 66 (0) |
1950-1951 | ![]() | 1 (0) |
1951-1952 | → ![]() | 16 (0) |
1952-1955 | ![]() | 64 (0) |
1955-1961 | ![]() | 164 (1) |
1961-1963 | ![]() | 57 (0) |
Carriera da allenatore | ||
1963-1964 | ![]() | Vice |
1964 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Dopo aver iniziato la carriera al Casale, disputandovi un campionato da titolare, passò nella stagione 1950-1951 al Torino, dove giocò solo la sua gara d'esordio; ritornò così provvisoriamente al Casale.
Tornò con i granata nella stagione 1952-1953, rimanendovi tre stagioni; passò quindi alla Lazio, con la quale segnò il suo solo gol in Serie A il 2 marzo 1959 nella vittoria casalinga contro la Spal per 4-0[1].
Chiuse la sua carriera al Napoli, con due stagioni da titolare: nella stagione 1961-1962, gioca 30 gare su 38, in una stagione che vede la squadra campana, allora in Serie B, inizialmente lontana dalla lotta per la promozione; arrivato Bruno Pesaola a sostituire Fioravante Baldi, la squadra dopo aver ottenuto risultati migliori fu promossa giungendo seconda dietro il solo Genoa[2]. L'anno successivo la squadra disputò un campionato che la vide retrocedere; al termine della vittoria in trasferta a Milano del 27 gennaio 1963 vinta dai partenopei per 1-0 Molino fu squalificato per un mese per irregolarità all'antidoping[3]. Tornò alle gare nella partita in campo neutro a Bari del 5 maggio 1963, quando il Napoli pareggiò 0-0 contro il Bologna; al termine del campionato aveva disputato 27 gare su 34[4].
Allenò, al principio come allenatore in seconda[5] e quindi dal 10 marzo 1964[6], dopo aver sostituito l'esonerato Roberto Lerici alla venticinquesima giornata[7], il Napoli[5], appena retrocesso[3] e con problemi economici che alla fine della stagione porteranno la società campana a trasformarsi da Associazione Calcio Napoli (di cui fu l'ultimo allenatore) a Società Sportiva Calcio Napoli[5]. Malgrado le ambizioni della società, di proprietà di Achille Lauro ma retta da Luigi Scuotto che successivamente si farà aiutare da Roberto Fiore, in poche partite a disposizione non riuscì a risollevare la squadra[5].
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | |||||||||||||||||||
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Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | ||
mar.-giu. 1964 | ![]() | B | 14 | 4 | 6 | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14 | 4 | 6 | 4 | 28,57 |
Totale carriera | 14 | 4 | 6 | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14 | 4 | 6 | 4 | 28,57 |
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