Josip Šimunić (pron. ˈjɔsip ˈʃimunitɕ; Canberra, 18 febbraio 1978) è un allenatore di calcio ed ex calciatore croato, di ruolo difensore.
Josip Šimunić | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 195 cm | |
Peso | 87 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Difensore | |
Termine carriera | 2014 | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1995-1997 | ![]() | 30 (3) |
1997-2000 | ![]() | 8 (0) |
2000-2009 | ![]() | 222 (3) |
2009-2011 | ![]() | 41 (1) |
2011-2014 | ![]() | 62 (3) |
Nazionale | ||
2001-2013 | ![]() | 105 (3) |
Carriera da allenatore | ||
2015-2017 | ![]() | Vice |
2018-2019 | ![]() | Vice |
2019- | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 18 dicembre 2013 | ||
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Nato in Australia da genitori croati di Bosnia-Erzegovina, inizia la carriera nel paese oceaniano per poi approdare in Germania, prima all'Amburgo e dal 2000 all'Hertha Berlino. Con la sua nazionale ha partecipato al campionato del mondo 2002 e al campionato del mondo 2006. È stato inoltre convocato per il campionato d'Europa 2004, per il campionato d'Europa 2008 e per il campionato d'Europa 2012. Al Mondiale 2006, è stato ammonito per tre volte, erroneamente, dall'arbitro Graham Poll durante la gara contro l'Australia, prima di venire espulso.
Lo stesso arbitro ha successivamente chiarito la svista, dicendo di essere stato tratto in inganno dall'accento australiano con cui parlava il giocatore, nato proprio in tale paese. Dopo 9 stagioni con la maglia dell'Hertha Berlino, viene acquistato il 30 giugno 2009 dall Hoffenheim per circa 7 milioni di euro; sigla un contratto triennale.
Il 31 agosto 2011, nelle ultime ore di mercato, viene ufficializzato il passaggio del giocatore alla Dinamo Zagabria.
Il 19 novembre 2013, durante i festeggiamenti per la qualificazione ai mondiali del 2014 in Brasile, grida alla folla Za dom - spremni! (traducibile come Per la patria - pronti!), che era il grido di battaglia degli ustascia durante la Seconda guerra mondiale: in conseguenza di ciò, venne multato di 3.200 € dalla sua federazione, e inoltre viene squalificato per 10 giornate dalla FIFA e costretto a saltare l'intera spedizione per i mondiali in Brasile. Il 20 marzo 2014 la FIFA respinge il ricorso del giocatore e della federcalcio croata per ridurre le giornate di squalifica aggiungendo un'ammenda di 30.000 franchi svizzeri.[1]
Il 14 dicembre 2014 si ritira ufficialmente dal calcio professionista.
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