Leonardo Rossi (Atina, 15 gennaio 1960) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
Leonardo Rossi | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 178 cm | |
Peso | 75 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Termine carriera | 1997 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1977-1978 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1975-1977 | ![]() | 4+ (0+) |
1978-1979 | ![]() | 1 (0) |
1979-1980 | → ![]() | 5 (0) |
1980-1981 | → ![]() | 29 (2) |
1981-1983 | ![]() | 66 (5) |
1983-1985 | ![]() | 62 (4) |
1985-1986 | ![]() | 31 (0) |
1986-1987 | ![]() | 32 (1) |
1987-1988 | ![]() | 32 (3) |
1988-1989 | ![]() | 31 (2) |
1989-1990 | ![]() | 30 (3) |
1990-1991 | ![]() | 34 (6) |
1991-1993 | ![]() | 68 (10) |
1993-1994 | ![]() | 24 (2) |
1994-1995 | ![]() | 34 (6) |
1995-1996 | ![]() | 29 (0) |
1996-1997 | ![]() | 31 (1) |
Carriera da allenatore | ||
1999-2000 | ![]() | |
2000-2002 | ![]() | |
2002-2004 | ![]() | |
2005 | ![]() | |
2005 | ![]() | Vice |
2005-2006 | ![]() | |
2006-2007 | ![]() | |
2007-2008 | ![]() | |
2008-2009 | ![]() | |
2009-2010 | ![]() | |
2010 | ![]() | |
2010-2011 | ![]() | |
2012-2013 | ![]() | |
2013 | ![]() | |
2014 | ![]() | |
2015- | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 12 novembre 2015 | ||
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Terminata la carriera calcistica, si stabilisce definitivamente con la famiglia a Ferrara[1].
Nell'estate 2011 viene coinvolto nello scandalo calcioscommesse[2], in relazione alla partita Alessandria-Ravenna[3], e viene condannato a un anno di squalifica[4] per omessa denuncia[5].
Giocava come centrocampista, nel ruolo di mezzala[6] o regista[7]. In gioventù ha giocato anche come mediano davanti alla difesa[8].
Esordisce sedicenne nel Cassino, con cui disputa 4 partite nel campionato di Serie D 1976-1977[8]. Passa poi alle giovanili del Bologna, con cui esordisce in Serie A il 7 gennaio 1979, nella sconfitta per 3-1 sul campo del Torino. Nella stagione successiva passa in prestito a novembre alla SPAL, in Serie B[8], con cui disputa 5 partite nel campionato concluso dagli estensi all'ottavo posto.
Nel 1980 scende in Serie C1, al Piacenza, dove viene impiegato come titolare fisso sia in campionato (29 presenze e 2 reti) che in Coppa Italia (10 presenze)[6]. Tornato al Bologna[9], passa al Livorno, sempre in terza serie, rimanendovi per un biennio[10]. Gioca poi nello Jesi, con cui ottiene la promozione in Serie C1 nel 1984.
Dopo la retrocessione del 1985 lascia i marchigiani, e nelle stagioni successive rimane sempre in Serie C1, cambiando squadra ogni stagione. Milita nel Messina (promosso in Serie B[1]), nel Fano, nel Lanerossi Vicenza, nel Trento, nel Catania e di nuovo nel Fano, dove è allenato da Francesco Guidolin. Nel 1991 segue il tecnico veneto al Ravenna, in Serie C2: con i romagnoli ottiene una doppia promozione, approdando in Serie B al termine del campionato 1992-1993[1]. Inizialmente riconfermato tra i cadetti, disputa 7 partite di campionato prima di essere ceduto all'Empoli, in Serie C1; chiude la carriera nell'Imola, con cui ottiene la sua quinta promozione in carriera, dal Campionato Nazionale Dilettanti alla Serie C2[1], nel Russi e di nuovo nell'Imola, tutte nella massima serie dilettantistica.
Ha totalizzato una presenza in Serie A e 12 presenze in Serie B.
Inizia ad allenare nelle categorie dilettantistiche in provincia di Ferrara, con Argentana, Massalombarda, Mirandolese[11] e Reno Centese, in Serie D[12], con cui ottiene la salvezza nonostante una difficile situazione di classifica[1].
Nell'estate 2005 si affianca a Guidolin come allenatore in seconda al Genoa[13], e insieme a lui lascia i rossoblu in seguito alla sentenza della CAF che retrocede la squadra in Serie C1. Sfumata la possibilità di seguire Guidolin al Monaco[14], nel dicembre dello stesso anno passa al Fano, in Serie D[13], chiudendo il campionato al secondo posto. Nel 2006 viene ingaggiato dalla SPAL, in Serie C2[1], con cui raggiunge i play-off nel campionato di Serie C2 2006-2007 venendo battuto in semifinale dalla Paganese[15].
Allena poi Teramo, in Serie C2[16] (con cui ottiene una salvezza vanificata dal fallimento della società) e Giacomense[17], in Lega Pro Seconda Divisione. Ingaggiato dal Viareggio[18], porta la squadra alla salvezza nel campionato di Lega Pro Prima Divisione 2009-2010 dopo i play-out, ma a fine stagione non viene riconfermato[19].
Nell'estate 2010 viene assunto dall'Alessandria: l'esperienza con i grigi dura solamente tre giorni[3] e si trasferisce in seguito al Ravenna, dove sostituisce Vincenzo Esposito[11]. Conduce il club ad una tranquilla salvezza, tuttavia a causa di una penalizzazione di 7 punti per lo scandalo del calcioscommesse[20] la squadra è costretta a giocarsi i play-out per restare in Prima Divisione. Nonostante la vittoria contro il Südtirol-Alto Adige, nell'estate 2011 il club romagnolo viene escluso dai campionati professionistici[21].
Scontata la squalifica per le vicende giudiziarie, nel dicembre 2012 torna alla Giacomense sostituendo l'esonerato Fabio Gallo[22]. Dopo il cambio di denominazione della squadra, da Giacomense a SPAL 2013, viene confermato sulla panchina estense, venendo esonerato nell'ottobre successivo[23]. Nel giugno 2014 passa al Legnago, formazione veronese di Serie D[24], da cui viene esonerato nel dicembre successivo[25]. Nel 2015 viene ingaggiato dal San Carlo, squadra di Sant'Agostino partecipante al campionato di Promozione Emilia-Romagna 2015-2016[26].
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