Luigi Pasetti (Francolino, 9 settembre 1945) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.
Luigi Pasetti | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |
Termine carriera | 1980 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-19?? | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1963-1968 | ![]() | 111 (1) |
1968-1969 | ![]() | 19 (1) |
1969-1974 | ![]() | 101 (1) |
1974-1976 | ![]() | 57 (1) |
1976-1980 | ![]() | 14+ (0+) |
Nazionale | ||
1967-1968 | ![]() | 5 (0) |
1968 | ![]() | 5 (0) |
Carriera da allenatore | ||
1981-1982 | ![]() | |
1984-1991 | ![]() | Giovanili |
1991 | ![]() | |
1991-1997 | ![]() | Giovanili |
1997-1998 | ![]() | |
1998-2002 | ![]() | Giovanili |
2003-2007 | ![]() | Giovanili |
2007-2008 | ![]() | Giovanili |
2010-2012 | ![]() | Giovanili |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Era un calciatore grintoso[1] che ha giocato prevalentemente come terzino fluidificante a destra[2][3], grazie alla facilità di corsa[4]. Nel finale di carriera Giovan Battista Fabbri lo ha schierato come libero[5].
Crebbe calcisticamente nella SPAL dove costituì, assieme a Fabio Capello, Edoardo Reja, Arturo Bertuccioli, Franco Pezzato, Maurizio Moretti, Lauro Pomaro e Gianfranco Bozzao, la colonia di giovani calciatori spallini nati a metà degli anni quaranta che Paolo Mazza farà esordire in prima squadra, facendoli giocare sia in Serie A che in Serie B. Con questi calciatori la SPAL, con Giovan Battista Fabbri allenatore, vincerà lo scudetto Primavera nel 1965[6].
Debuttò in prima squadra nel finale di stagione 1963-1964, nell'incontro Bologna-Spal 2-1 del 14 aprile 1964[7]. A partire dalla stagione successiva fu promosso titolare nel ruolo di terzino sinistro[7], conquistando la promozione in Serie A e disputando tre campionati nella massima serie[7].
Nel 1968, dopo la retrocessione della SPAL in Serie B, Pasetti ebbe l'occasione di giocare nella Juventus[7]. A Torino disputò 19 partite su 30 nel campionato 1968-1969, alternandosi a Gianluigi Roveta nel ruolo di terzino destro[2], oltre a 4 partite in Coppa delle Fiere e 3 in Coppa Italia[2]; la sua stagione fu condizionata dai problemi difensivi della formazione bianconera e da alcuni infortuni[2][4].
Nel 1969 fu ceduto al Palermo, nell'ambito del passaggio di Giuseppe Furino ai bianconeri[2][3][4]. In Sicilia disputò cinque campionati, tra Serie A e Serie B, ottenendo la promozione nella massima serie nel 1971-1972 quando fu titolare nella difesa meno battuta del campionato[7].
Nel 1974 si trasferì al Piacenza in Serie C, dove ritrovò il suo mentore Giovan Battista Fabbri[7] e condusse gli emiliani alla vittoria del campionato, con sette punti di vantaggio sulla seconda, e alla promozione in Serie B[8]. Un'altra stagione tra i cadetti con il Piacenza e poi, nel 1976, Pasetti scese di nuovo di categoria, stavolta in Serie D, per giocare nell'Adriese[9] dove concluse la sua carriera di calciatore nel 1980 dopo aver ottenuto una nuova promozione, dalla Serie D alla Serie C2, nel 1978.
Nella sua carriera ha totalizzato complessivamente 139 presenze e una rete (nella sconfitta esterna della SPAL contro il Torino alla prima giornata del campionato di Serie A 1966-1967).
Vanta 5 presenze in Nazionale B (esordio il 22 marzo 1967) e 5 in Nazionale Giovanile (esordio il 20 dicembre 1967), ovvero ciò che oggi sono le Nazionali Under-23 ed Under-21[10].
Successivamente iniziò la carriera di direttore sportivo prima e di allenatore poi; la sua prima esperienza fu con l'Adriese ed in seguito con le giovanili di SPAL (con la quale vinse nel 1986 lo scudetto nel campionato Giovanissimi[11]) e Milan[12], oltre ad allenare la prima squadra della SPAL nel finale di campionato nel 1991 in Serie C2, con Fabbri direttore tecnico[13]. Successivamente rimane a Ferrara fino al 1997, come allenatore delle giovanili[6].
Dopo una stagione sulla panchina dell'Imolese, nel Campionato Nazionale Dilettanti[14], passa al settore giovanile del Milan[14], dove rimane quattro stagioni[6][15]. In seguito allena le giovanili del Bologna[16][17], prima di ritornare al Milan[18] e poi alla SPAL, alla guida della formazione Esordienti, nel campionato 2010-2011[19]; l'anno successivo siede sulla panchina dei Pulcini della formazione estense[20].
Dopo il fallimento della SPAL abbandona la nuova società rifondata in Serie D per screzi con la dirigenza[6], e passa alle giovanili del Vigaranese X Martiri di Porotto[6][15].
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