Luigi Vittorio Soffrido (Tortona, 26 giugno 1921) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
Luigi Soffrido | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante) | |
Termine carriera | 1959 - giocatore 1975 - allenatore | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1937-1943 | ![]() | 111 (20) |
1943-1944 | ![]() | 24 (7) |
1945 | ![]() | 17 (2) |
1945-1947 | ![]() | 61 (9) |
1947-1952 | ![]() | 112 (34) |
1952-1957 | ![]() | 130 (48) |
1957-1959 | ![]() | 25+ (5+) |
Carriera da allenatore | ||
1957 | ![]() | |
1961-1963 | ![]() | |
1963-1964 | ![]() | |
1965 | ![]() | |
1965-1966 | ![]() | |
1966 | ![]() | |
1969-1970 | ![]() | |
1971 | ![]() | |
1971-1972 | ![]() | |
1972-1973 | ![]() | |
1974-1975 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Soffrido giocava come ala o come mezzala[1]; sopperiva con la corsa e l'agonismo alle proprie carenze tecniche[2].
Esordisce sedicenne nel Derthona nella stagione 1937-1938[3]. Con i piemontesi ottiene la promozione in Serie C nella stagione 1940-1941, e viene riconfermato anche per le due annate successive in terza serie[4], fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Durante il periodo bellico milita nel Cuneo, disputa il Torneo Benefico Lombardo 1945 nelle file del Pavia[5] e alla ripresa dei campionati si trasferisce alla Pro Sesto, dove rimane due stagioni tra i cadetti; nel 1946 viene anche convocato in una rappresentativa nazionale denominata Italia Lavoratori, con cui disputa una partita amichevole contro una selezione polacca[6]. Nel 1947 approda in Serie A all'Alessandria[7]: esordisce il 14 settembre 1947 in Alessandria-Juventus (1-3) e totalizza 21 presenze e 2 reti nel campionato concluso con la retrocessione dei grigi. Rimane ad Alessandria anche nelle due stagioni successive tra i cadetti, facendo registrare il proprio record di marcature (17) nel campionato 1948-1949[2], e poi per altre due annate in Serie C.
Nel 1952, all'età di 31 anni, lascia i piemontesi[8] e scende in IV Serie, ingaggiato dal Trapani. A causa dell'età avanzata del giocatore e delle condizioni fisiche precarie, l'acquisto suscita diverse polemiche[2][6], poi smentite dalle prestazioni sul campo[2][6]. Soffrido rimane a Trapani per cinque stagioni consecutive, ricoprendo il ruolo di leader dello spogliatoio[9] e assumendo anche l'incarico di allenatore sul finire della stagione 1956-1957[10]; chiude la carriera all'età di 38 anni, dopo un biennio nel Derthona[11][12].
Terminata la carriera agonistica, allena per due stagioni il Derthona, subentrando a Mario Pietruzzi nel corso del campionato 1961-1962[13]. Nel 1963 torna a Trapani, anche in questo caso sostituendo un collega (Francesco Lamberti), senza poter evitare la retrocessione in Serie D[14]; due anni più tardi, nel 1965, inizia la stagione sulla panchina dell'Alcamo per poi essere chiamato nuovamente a Trapani in sostituzione dell'allenatore Piacentini[15]. In seguito allena il Lecce (dove viene esonerato alla 10ª giornata)[16] e l'Angolana, con cui ottiene la salvezza nel campionato di Serie D 1969-1970[17].
Prosegue la carriera sulle panchine di Vis Pesaro, Pro Lanciano[18], Palmese[19] e Leonzio[20].
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