Romano Mattè (Trento, 17 gennaio 1939) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.
Romano Mattè | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
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Carriera da allenatore | ||
1964-1966 | ![]() | Giovanili |
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1969-1971 | ![]() | |
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1971-1972 | ![]() | |
1972-1973 | ![]() | |
1974-1975 | ![]() | |
1975-1976 | ![]() | |
1976 | ![]() | |
1977 | ![]() | |
1978 | ![]() | |
1978-1979 | ![]() | |
1979-1980 | ![]() | |
1980-1981 | ![]() | Preparatore |
1981-1982 | ![]() | |
1982-1983 | ![]() | |
1983-1984 | ![]() | |
1985 | ![]() | |
1986 | ![]() | |
1986-1987 | ![]() | |
1988 | ![]() | |
1989-1990 | ![]() | |
1990-1991 | ![]() | |
1992 | ![]() | |
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1992 | ![]() | |
1993-1996 | ![]() | |
2000-2001 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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È stato anche professore di educazione fisica[1].
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È stato giocatore del Trento e del Bolzano in Serie D, giocando come stopper o libero[1]. Chiude la carriera agonistica a causa di un grave infortunio ai legamenti del ginocchio[2].
Comincia la sua carriera nelle giovanili della Folgore Verona dove conquista i titoli nazionali con Allievi e Juniores tra il 1964 e il 1966[1]. In seguito entra nel settore giovanile del Lanerossi Vicenza, ricoprendo anche l'incarico di vice di Héctor Puricelli[2]. Passa poi alla guida di Audace San Michele Extra, Trento, Bolzano, Alense[3], Oltrisarco[4] e Legnago Salus[5], tutte militanti in Serie D[1]. Nel 1975 esordisce in Serie C, alla guida del Sant'Angelo[6], e nel 1977 siede sulla panchina del Padova, che abbandona prima dell'inizio della stagione a causa delle incertezze societarie[7].
Negli anni successivi allena sempre in Serie C, sulle panchine di Alessandria[1] e Treviso, dove viene esonerato[8]. Nella Serie C1 1979-1980 subentra a Bruno Fornasaro sulla panchina del Piacenza, dove manca l'obiettivo della promozione[9], e nel 1981, dopo alcune stagioni di pausa, torna ad allenare rilevando in corsa la Salernitana, sfiorando la promozione in Serie B[10]. Nella stagione successiva fu chiamato a campionato in corso a guidare la Ternana, succedendo a Corrado Viciani che lo sostituì a sua volta prima del termine del torneo[11].
Allena il Siena nella stagione 1983-1984[12] e, in seguito subentra sulle panchine di Francavilla e Benevento, dove a quattro giornate dal termine non può evitare la retrocessione in Serie C2[13]. Nella stagione 1986-1987 è al Livorno dove conquista una Coppa Italia Serie C[14], fermandosi per la prima volta per due intere annate. Nel 1989 è sulla panchina del Teramo, e l'anno successivo allena il Riccione[15].
Nel marzo 1992 subentra a Lorenzo Barlassina sulla panchina del Cuneo in Serie C2[16], senza evitarne la retrocessione.
Ingaggiato dalla Sampdoria come osservatore, nel 1992 passa a guidare la Nazionale dell'Indonesia[17], in seguito ad un accordo tra la Federcalcio indonesiana e Paolo Mantovani[18]; segue anche le nazionali giovanili e l'Olimpica[1]. Rimane in Asia fino al 1996, quando rientra in Italia per problemi familiari[1][18], e viene assunto come osservatore per la Juventus[1]. Nel 2000 diventa il ct della Nazionale del Mali[1][17], fino all'autunno 2001[19].
Tornato in Italia, si occupa per lo più dei giocatori che in estate rimangono disoccupati[17][18].
Attualmente è opinionista nell'emittente televisiva veronese TeleArena.
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