Stefano Argilli (Rimini, 5 gennaio 1973) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, tecnico del Mazzola Valdarbia.
Stefano Argilli | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 178 cm | |
Peso | 70 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |
Squadra | ![]() | |
Termine carriera | 2010 - giocatore | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1991-1996 | ![]() | 94 (2) |
1996-2005 | ![]() | 227 (12) |
2005-2006 | ![]() | 19 (1) |
2006-2007 | ![]() | 11 (0) |
2007 | ![]() | 13 (0) |
2007-2009 | ![]() | 36 (0) |
2009-2010 | ![]() | 26 (3) |
Carriera da allenatore | ||
2010-2013 | ![]() | Allievi naz. |
2013-2014 | ![]() | Vice |
2014-2017 | ![]() | Allievi |
2017-2020 | ![]() | Under 15 |
2020-2021 | ![]() | Vice |
2021 | ![]() | interim |
2021-2022 | ![]() | |
2022- | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 17 agosto 2022 | ||
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Difensore roccioso e di grande temperamento, è stato una bandiera del Siena, avendo militato nella squadra bianconera per 9 stagioni dal 1996 al 2005. Da capitano del Siena ha vissuto la doppia promozione della squadra toscana dalla C1 alla Serie A. Per questo motivo, in suo onore, per la prima volta nella storia del club, il Siena ha ritirato la maglia numero 8.[1]
È ricordato anche come il precursore di Calciopoli per le sue dichiarazioni esplicite contro Luciano Moggi pochi mesi prima dello scoppio dello scandalo.[2]
Dopo cinque stagioni in Serie C2 con il Rimini, gioca per dieci anni nel Siena, passando dalla Serie C1 alla Serie A, vincendo i campionati di Serie C1 nel 1999/00 e di Serie B nel 2002/03.
Esordisce in Serie A il 31 agosto 2003 nel pareggio 2-2 contro il Perugia e la stagione successiva realizza la rete della vittoria contro l'Atalanta nell'ultima partita del campionato, decisiva per la permanenza del Siena in Serie A. Nell'estate del 2005, dopo 227 presenze, lascia il Siena e si trasferisce al Modena, club nel quale rimane solo pochi mesi passando poi al Livorno dove rimane fino al gennaio 2007 quando viene ceduto al Frosinone.
Nell'agosto del 2007 passa a far parte della Cremonese di Mondonico, disputando nel campionato di Serie C1 20 gare. Nell'ottobre del 2009 passa al Monteriggioni, in Serie D, club nel quale chiude la carriera da giocatore.
Complessivamente ha disputato 48 gare e 4 gol in Serie A, 109 e 4 gol in Serie B e 148+6 di playoff con 5 reti in Serie C.
Nell'estate del 2010 diventa allenatore degli Allievi Nazionali del U.S. Poggibonsi. Dalla stagione 2013-14 ricopre il ruolo di vice allenatore dell'U.S. Poggibonsi nel campionato di Seconda Divisione Lega Pro.
Siena
Nella stagione successiva resta in Toscana ma si trasferisce al Siena nel settore giovanile. Nel settembre 2020, dopo il fallimento della Robur Siena e l'iscrizione in Serie D del nuovo club ACN Siena, assume il ruolo di vice-allenatore. Lunedì 11 Gennaio il Siena decide di rescindere consensualmente il contratto di Alberto Gilardino e Stefano Argilli diventa l'allenatore della prima squadra[3]. Il 26 gennaio viene sostituito sulla panchina bianconera dal Lettone Marian Pahars.
Sinalunghese
Il 27 giugno 2021 viene annunciato come nuovo allenatore della Sinalunghese, che disputerà il prossimo torneo di Eccellenza Toscana. A fine stagione, dopo aver guidato la squadra sino alla semifinale playoff, decide di non proseguire l'avventura con il club di Sinalunga.
Mazzola Valdarbia
Nel luglio 2022 si accorda con il Mazzola Valdarbia, società Toscana inserita nel girone B del torneo di Eccellenza.
Nella primavera del 2006, poco prima che scoppiasse lo scandalo Calciopoli, Argilli, all'epoca difensore del Livorno, rilasciò un'intervista nella quale accusava Luciano Moggi e la GEA per presunti favori del Siena alla Juve a causa dei molti giocatori toscani legati alla GEA. Nell'intervista, Argilli dichiarò inoltre che non essendo legato alla GEA, fu costretto dalla stessa GEA e "precisamente dal signor Luciano Moggi" a cambiare aria e a lasciare il club senese, dato che "era Moggi a fare il mercato del Siena".[4] Argilli fu tra i primi giocatori a testimoniare davanti ai magistrati sullo scandalo Calciopoli e a ribadire le sue accuse contro Moggi.
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