Stefano Di Chiara (Roma, 21 febbraio 1956) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.
Stefano Di Chiara | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 181 cm | |
Peso | 74 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |
Termine carriera | 1991 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-1976 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1973-1976 | ![]() | 0 (0) |
1976-1979 | ![]() | 97 (0) |
1979-1980 | ![]() | 33 (0) |
1980-1981 | ![]() | 6 (0) |
1981-1983 | ![]() | 52 (0) |
1983-1987 | ![]() | 117 (1) |
1987-1988 | ![]() | 19 (0) |
1988-1989 | ![]() | 10 (0) |
1989-1990 | ![]() | 25 (0) |
1990-1991 | ![]() | 1 (0) |
Carriera da allenatore | ||
1991-1992 | ![]() | [1] |
1993-1994 | ![]() | |
1994-1995 | ![]() | |
1995-1996 | ![]() | |
1996-1997 | ![]() | |
1998 | ![]() | |
1998-1999 | ![]() | |
1999 | ![]() | |
2001 | ![]() | |
2002 | ![]() | |
2002 | ![]() | |
2004-2005 | ![]() | |
2005-2006 | ![]() | |
2006 | ![]() | |
2007-2008 | ![]() | |
2009 | ![]() | |
2014 | ![]() | |
2020 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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È il fratello maggiore di Alberto, anch'egli calciatore.
Difensore cresciuto nelle giovanili della Lazio, con la quale collezionò appena 5 panchine in campionato e 2 presenze tra Coppa Italia e UEFA, esordisce in prima squadra nella partita di Coppa Italia contro il Palermo, il 1º maggio 1974, mentre in campionato non è mai impiegato né da Tommaso Maestrelli né da Giulio Corsini. Passò alla Pistoiese nella stagione 1976-77 conquistando la promozione in Serie B. Nel 1979 fu acquistato dal Genoa dove giocò per due stagioni in B.
La prima esperienza in Serie A arrivò con la maglia del Cagliari nella stagione 1980-81. Poi il ritorno nella cadetteria con la Cremonese, per due stagioni. Dal 1983 al 1987 giocò nel Lecce, che ottenne la prima storica promozione in Serie A nel 1984-85. In maglia giallorossa giocò insieme al fratello minore Alberto.
In seguito ha indossato maglie di Messina, SPAL, L'Aquila, Ascoli.
La carriera di allenatore è caratterizzata da esperienze di breve durata, quasi tutte annuali, e inizia nel 1991 a Cassino in Serie D. Nel 1993 allena il Cerveteri in Serie C2. L'anno dopo è al Latina (CND), poi Civitavecchia (CND), Bastia Umbra (Eccellenza), Chieti (C2), Siena (C1), Fermana (B), Ravenna (B), Novara (C2), Taranto (C1, esonerato), Legnano (C2, esonerato).
Nel 2005-06 torna a Pistoia (C1) da allenatore subentrando a Bruno Tedino. Di Chiara è contestato dai tifosi e viene esonerato. In quell'occasione allena, il figlio Diego[2]. L'anno dopo allena la Cisco Roma (C2, esonerato); a dicembre 2007 subentra sulla panchina della Viterbese (C2) al dimissionario Roberto Rambaudi, ma viene a esonerato il 5 febbraio successivo con la squadra ultima in classifica.
A febbraio 2009 diventa allenatore del Como[3], con cui conquista il 21 giugno la promozione in Lega Pro Prima Divisione. La società, lo conferma per la stagione 2009-2010. Dopo fine stagione è squalificato 5 giornate per aver offeso un avversario e, dopo essere stato espulso, averne colpito un altro e aver sostato nel sottopassaggio per dare indicazioni ai propri giocatori[4]. Successivamente la squalifica è stata aumentata di altre 4 giornate per essere in più occasioni entrato negli spogliatoi nonostante la squalifica precedente.[5][6][7] I risultati scarsi ottenuti dal Como nel primo scorcio di torneo fanno sì che Di Chiara, il 19 ottobre, venga esonerato[8], senza aver mai occupato il suo posto in panchina nelle partite disputate.
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