Tiziano Mutti (Trescore Balneario, 16 aprile 1952) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo terzino.
Tiziano Mutti | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 174 cm | |
Peso | 70 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |
Termine carriera | 1984 - giocatore 1995 - allenatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1968-1971 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1971-1972 | ![]() | 0 (0) |
1972-1973 | → ![]() | 22 (0) |
1973-1974 | → ![]() | 36 (2) |
1974-1975 | → ![]() | 21 (0) |
1975 | → ![]() | 4 (0) |
1975-1976 | → ![]() | 10 (0) |
1976-1978 | ![]() | 69 (0) |
1978-1979 | ![]() | 24 (0) |
1980-1984 | ![]() | 95 (0) |
Carriera da allenatore | ||
1984-1985 | ![]() | |
1985-1987 | ![]() | Giovanili |
1987-1988 | ![]() | |
1989-1990 | ![]() | |
1992-1993 | ![]() | |
1994-1995 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 16 novembre 2011 | ||
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Era noto come Mutti I, per distinguerlo dal fratello minore Bortolo, anch'egli calciatore e poi allenatore.
Formatosi nell'Inter, con la società meneghina vinse il Torneo di Viareggio 1971[1]; con la prima squadra, tuttavia, giocò solo l'incontro di Coppa Italia 1971-1972 del 1º luglio 1972, perso dai neroazzurri contro il Torino[2]
Nell'estate del 1972 fu ceduto in prestito alla Lucchese[3], club con cui raggiunse il terzo posto del girone B della Serie C 1972-1973. La stagione seguente fu ceduto dall'Inter nuovamente in prestito, questa volta al Taranto[3]. Con i pugliesi ottiene il quinto posto nella Serie B 1973-1974, disputando un campionato da titolare[4].
Nella stagione 1974-1975 Mutti viene ceduto dai milanesi ai rossoblu del Genoa in comproprietà[3][5], società militante in cadetteria. Con la compagine genovese ottiene il settimo posto della Serie B 1974-1975. Nel 1975, tornato all'Inter, è prestato all'Avellino[3], società con cui disputa solo quattro incontri poiché nell'ottobre dello stesso anno passa al Como, in Serie A.
L'esordio con i lariani coincide con l'esordio di Mutti in massima serie ed è datato 16 novembre 1975 nella vittoria casalinga dei comaschi per 3-0 contro la squadra detentrice del suo cartellino, l'Inter[6]. Nella stagione in massima serie con il Como marca dieci presenze, retrocedendo in cadetteria a causa del penultimo posto ottenuto.
Nel 1976 l'Inter lo cede definitivamente al Piacenza[3], militante in Serie C. Con gli emiliani gioca due stagioni (la seconda da capitano[7]), ottenendo come miglior piazzamento il quarto posto nel girone A nel campionato 1977-1978. Nell'estate del 1978 passa al Savona[8], dove rimane per una stagione, e chiude la carriera con la maglia della Virescit Boccaleone[9] disputandovi quattro campionati e conquistando la promozione in Serie C2 nel 1981.
Guida il Ponte San Pietro nel Campionato Interregionale 1984-1985[10], e dopo una parentesi alla Virescit Boccaleone[10] allena diverse formazioni dilettantistiche del Bergamasco (Grumellese, Bagnatica, Aurora Trescore)[10].
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