Ângelo Paulino de Souza, detto Ângelo (Onça de Pitangui, 31 maggio 1953 – Itaúna, 2 agosto 2007), è stato un calciatore, avvocato, politico e allenatore di calcio brasiliano, di ruolo centrocampista.
Ângelo Paulino de Souza | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 165[1] cm | |
Peso | 64[1] kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Centrocampista | |
Termine carriera | 1988 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
?-1970 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1971-1972 | ![]() | 2 (0) |
1972-1974 | → ![]() | 41 (1) |
1975-1980 | ![]() | 74 (3) |
1981 | ![]() | 17 (0) |
1982 | ![]() | 12 (1) |
1983-1984 | ![]() | 10 (0) |
1984 | ![]() | ? (?) |
1985 | ![]() | 22 (0) |
1986 | ![]() | ? (?) |
1987 | ![]() | ? (?) |
1988 | ![]() | ? (?) |
Nazionale | ||
1971-1975 | ![]() | 5 (0) |
Carriera da allenatore | ||
?-2007 | ![]() | vice (giovanili) |
Palmarès | ||
![]() | ||
Bronzo | Copa América 1975 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 4 novembre 2009 | ||
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Nato nello Stato di Minas Gerais, una volta terminata la carriera calcistica studiò legge, diventando avvocato e successivamente assessore al fianco del suo ex compagno di squadra João Leite, entrato in politica con il Partito della Social Democrazia Brasiliana.[1] È morto per un attacco cardiaco il 2 agosto 2007;[2] in quel periodo ricopriva il ruolo di vice allenatore delle giovanili dell'Atlético Mineiro.[3]
Giocava come centrocampista; aveva una buona tecnica ed una particolare abilità nei passaggi lunghi.[1]
Cresciuto nell'Atlético Mineiro, Ângelo faceva parte della rosa che vinse il campionato brasiliano 1971[4], giocando due partite. Su richiesta del tecnico Barbatana, che lo aveva seguito anche nel settore giovanile, fu mandato in prestito al Nacional di Manaus, dove giocò per i campionati 1973 e 1974.[5].
Tornato all'Atlético, sempre sotto la guida di Barbatana, divenne uno dei protagonisti del campionato 1977, nonostante la giovane età.[6][7] Nel corso della finale del campionato, uscì per infortunio nel corso del secondo tempo supplementare dopo aver subito prima l'intervento di Neca e successivamente quello di Chicão, entrambi del San Paolo. Soffrì fratture in quattro diversi punti del ginocchio.[8] Secondo il medico Neilor Lasmar, che lo operò, l'intervento di Neca fu volontario, e quello di Chicão aggravò ulteriormente l'infortunio.[8] I due giocatori del San Paolo sostennero però che si trattasse di un semplice scontro di gioco, privo di qualsiasi intenzionalità.[8] La tifoseria dell'Atlético Mineiro incolpò Chicão.[9] Quando questi fu acquistato del club stesso per giocare a centrocampo proprio a fianco del recuperato Ângelo, quest'ultimo lanciò messaggi distensivi e i due si chiarirono.[10]
Ângelo lasciò l'Atlético il 25 maggio 1980.[2] Con il Galo ottenne un totale di 238 partite (146 vittorie, 63 pareggi e 29 sconfitte).[4] Passò poi al Guarani, dove vinse la Taça de Prata 1981. Giocò poi per Fluminense, Ponte Preta, Santa Cruz e Sport, prima di ritirarsi nel 1988.
Ha giocato per il Brasile, venendo incluso tra i convocati per la Copa América 1975. Con la Nazionale Olimpica giocò durante Monaco di Baviera 1972.[4]
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