Adriano Maschietto (San Donà di Piave, 8 luglio 1939 – Mestre, 29 aprile 2016[1]) è stato un calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Adriano Maschietto | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 180 cm | |
Peso | 80 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Attaccante | |
Termine carriera | 1970 | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1955-1956 | ![]() | 12 (1) |
1956-1960 | ![]() | 14 (1) |
1960-1961 | ![]() | 27 (6) |
1961 | → ![]() | 2 (0) |
1961-1966 | → ![]() | 126 (23) |
1966-1967 | ![]() | 33 (1) |
1967-1968 | ![]() | 19 (6) |
1968-1969 | ![]() | 11 (1) |
1969-1970 | ![]() | 24 (4) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Dopo l'esordio appena sedicenne nei dilettanti con il San Donà, Maschietto venne ceduto nell'estate 1956 al Venezia assieme a Francesco Canella.[2] Aggregato al settore giovanile neroverde, Maschietto debutta già nella stagione successiva in prima squadra.[3] Un'unica presenza in quel campionato di Serie B, per ritrovarlo tra i titolari bisognerà attendere il 1959-60 quando il Venezia si salvò solo grazie agli spareggi dalla retrocessione in Serie C. In estate viene poi ceduto in prestito al Simmenthal Monza sempre nella serie cadetta.[4]
Nel 1961 rientra al Venezia che nel frattempo era stato promosso in Serie A. Con i lagunari rimarrà solo il tempo per debuttare nella massima serie il 24 settembre 1961 nella gara che vide i veneziani sconfitti in trasferta dal Palermo (1-0).[5] Complessivamente colleziona 2 presenze nella massima serie con la squadra veneziana, nella seconda il Venezia sconfigge il Milan allo stadio Penzo (2-1).[6] Nella sessione autunnale del mercato viene ceduto al Verona, dove disputa cinque campionati di Serie B mettendo a segno complessivamente 23 reti.
Negli anni successivi gioca in Serie C con le maglie di Pescara e Arezzo. In chiusura di carriera ritorna nella sua città disputando un campionato di Serie D con il San Donà.
È morto il 29 aprile 2016 nella sua residenza di Mestre, a seguito di una lunga malattia.[1]
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