Nel 1946 partecipò ai Campionati europei di atletica leggera dove si aggiudicò il bronzo nel getto del peso e arrivò quarta nel salto in lungo.
Due anni più tardi prese parte alle Olimpiadi di Londra dove vinse l'argento nel getto del peso.
Biografia
Vincitrice di 20 titoli a livello individuale, in tre diverse specialità, ai Campionati italiani assoluti di atletica leggera, si avvicinò all'atletica perché le fu impedito la pratica del calcio, in un'epoca in cui il calcio femminile veniva discreditato[1].
È stata sepolta nel Cimitero Parco di Torino.
Memorie
La città di Torino ha intitolato all'atleta un piazzale in zona Centro storico nel gennaio 2015.[2]
Record nazionali
Il primo record italiano nel getto del peso, fu stabilito nel giugno 1939, con la misura di 11,77 m, quindi migliorato altre 14 volte sino al 1949.[3]
Getto del peso: 13,39 m ( Roma, 25 maggio 1949) - detenuto sino al giugno 1946
Pentathlon: 3.646 pt ( Torino, 13 ottobre 1946) - detenuto sino all'ottobre 1949
Palmarès
Anno
Manifestazione
Sede
Evento
Risultato
Prestazione
Note
1946
Europei
Oslo
Getto del peso
Bronzo
12,22
Salto in lungo
4ª
5,28
1948
Olimpiadi
Londra
Getto del peso
Argento
13,095
Campionati nazionali
Oro ai Campionati italiani assoluti di atletica leggera
4 nel salto in lungo: (1939 (5.25); 1940 (5.33); 1943 (5.20); 1946 (5.30)[4]
Dalla Gazzetta dello sport di sabato-domenica 28-29 agosto 1937 nel'articolo "Sport femminile - atlete dell'Anno XV - Amelia Piccinini - Da calciatrice a campione d'Italia di pentathlon". Quotidiano sportivo microfilmato consultato presso la Biblioteca comunale centrale di Milano.
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