Andrea Sardos Albertini (Trieste, 29 luglio 1955 – Torino, 11 giugno 1981) è stato un pallavolista italiano, di ruolo schiacciatore; le circostanze della sua scomparsa nei primi anni ottanta furono oggetto di un lungo caso di cronaca e di alcuni dibattiti nella ricerca sui fenomeni paranormali.
Andrea Sardos Albertini | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 196 cm | |
Pallavolo ![]() | ||
Ruolo | Schiacciatore | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1973-1979 | ![]() | |
Statistiche aggiornate al 9 aprile 2013 | ||
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Giovane schiacciatore di pallavolo, giocò sei campionati di Serie A con la Ravalico Trieste, squadra della sua città, negli anni settanta[1].
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Martedì 9 giugno 1981, all'epoca venticinquenne e laureando in giurisprudenza, partì in automobile da Trieste e raggiunse la stazione dei treni di Mestre dove, parcheggiato il veicolo, partì in treno per Torino dove avrebbe dovuto concludere trattative con dei privati per l'acquisto di un'altra vettura; qui alloggiò una notte, all'Hotel Astoria, per poi sparire misteriosamente, senza lasciare alcuna traccia[2].
L'intervento di una medium, richiesta dalla famiglia, in special modo attraverso la tecnica della psicoscrittura o scrittura automatica, spinse a ipotizzare che il giovane fosse stato rapinato e ucciso da ignoti (presumibilmente gli stessi venditori dell'auto, o loro complici) e quindi gettato nel fiume Po[3], in un punto all'interno del Parco del Valentino dove fu rilevata la probabile presenza di un corpo umano mediante un'innovativa tecnica fotografica a infrarossi[4].
Nel 1983, dei sommozzatori arpionarono in quello stesso punto dei frammenti di tessuto compatibili coi jeans e i calzini posseduti da Albertini[4], ma delle difficoltà pratiche spinsero la famiglia a rinunciare a ulteriori tentativi di ricerca nelle acque del fiume[5]; erano peraltro carenti prove empiriche e inconfutabili a sostegno della tesi dell'omicidio per rapina e dell'occultamento del cadavere. Nel 1992 fu quindi dichiarata la morte presunta del giovane[6], il cui corpo non fu mai rinvenuto[7].
Il padre, l'avvocato capodistriano Lino Sardos Albertini, raccontò la scomparsa del figlio e gli avvenimenti ad essa successivi[8] nel libro Esiste l'Aldilà (1986), e in altri testi successivi. La finalità fu quella di istituire un'associazione allo scopo di tramandarne la memoria, ma soprattutto di approfondire l'analisi dei fenomeni paranormali[7][9] e dell'esistenza sull'aldilà.
A questa scomparsa e alle successive vicissitudini legate al mondo del paranormale è stata dedicata nel 1994 una puntata del programma televisivo RAI Misteri.
Nei pressi del ritrovamento dei presunti resti dell'Albertini, presso il Parco del Valentino a Torino, e precisamente tra lungo Po e Viale Stefano Turr, una foto di Andrea, appesa a un albero, lo ricorda ancor oggi.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 38477184 · LCCN (EN) n88217594 · WorldCat Identities (EN) lccn-n88217594 |
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