Passato professionista nel 1985, nello stesso anno vinse una tappa a cronometro al Giro d'Italia. Notato da Bernard Hinault, che lo ingaggiò nella sua squadra La Vie Claire, nel 1986 vinse il Giro della Svizzera ed aiutò il suo compagno e connazionale Greg LeMond a conquistare il Tour de France.
Stanco di fare il gregario, nel 1987 divenne il capitano della 7 Eleven e con essa vinse il Giro della Svizzera nello stesso anno, e soprattutto il Giro d'Italia nel 1988, giungendo secondo il 5 giugno in una tappa storica, affrontando in condizioni estreme i 2.621 metri del passo Gavia[1]. Con la vittoria finale al Giro d'Italia divenne il primo atleta non europeo ad aggiudicarsi la manifestazione.
Arriva terzo nell'edizione del 1989 della corsa rosa.
Nel 1990 vinse una tappa al Giro della Svizzera e nel 1991 passò alla Motorola, con cui nell'anno seguente trionfò al Tour de Romandie, piazzandosi primo anche in una tappa del Tour de France (che concluse al quarto posto). Militò poi nella Banesto e nella US Postal, ma non ottenne più risultati di rilievo e si ritirò dal ciclismo agonistico nel 1996.
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