Angelo Arcari (Casalpusterlengo, 3 dicembre 1907[1][2] – Gallarate, 20 dicembre 1985[2]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo mediano. Fratello di Carlo, Pietro e Bruno, è anche conosciuto come Arcari II[3].
Angelo Arcari | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1926-1928 | ![]() | ? (?) |
1928-1929 | ![]() | 9 (0) |
1929-1932 | ![]() | ? (?) |
1932-1939 | ![]() | 102 (1) |
1939-1940 | ![]() | ? (?) |
1940-1941 | ![]() | 27 (0) |
1941-1942 | ![]() | (4+) (1+) |
1942-1943 | ![]() | ? (?) |
Carriera da allenatore | ||
1939-1940 | ![]() | |
1941-1942 | ![]() | |
1952-1953 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Cresce nel Codogno, militante in Seconda e Prima Divisione e, dopo una parentesi al Piacenza[2] (condizionata da problemi fisici[4]), nel 1932 approda al Livorno in Serie B. Con la maglia labronica disputa sette campionati consecutivi tra Serie B e Serie A, categoria nella quale esordisce il 29 ottobre 1933 contro l'Ambrosiana-Inter. In Serie A disputa 60 partite, realizzando un unico gol, il 14 aprile 1935 nell'1-1 interno contro la Roma.
Nelle ultime tre stagioni a Livorno viene impiegato sempre più raramente e nel 1939, messo in lista di trasferimento dai labronici[5], fa ritorno al Codogno come allenatore-giocatore[6]. Chiude la carriera al termine del campionato 1940-1941, disputato nelle file del Pavese Luigi Belli[7].
Terminata la carriera agonistica, nel 1941 viene ingaggiato come allenatore del Piacenza[8]. Con la formazione emiliana conquista la salvezza nel campionato di Serie C 1941-1942[9]. Dopo la guerra allena anche il Pro Piacenza[10].
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