Arrigo Padovan iniziò l'attività sportiva nel 1947, alternando al ciclismo il lavoro come meccanico, gareggiando inizialmente senza una squadra di riferimento. La sua prima bicicletta da corsa fu acquistata grazie a una colletta tra i propri compaesani. I buoni risultati conseguiti gli valsero l'ingaggio nella "Nicolò Biondo", una squadra dilettante di Carpi, per poi esordire tra i professionisti nel 1950 con la squadra "Lygie".[senzafonte][1] Nel 1951 si impose nel Gran Premio Industria e Commercio di Prato, vinse la prima tappa del Giro delle Dolomiti e fu Maglia Bianca al Giro d'Italia, classificandosi ottavo nella graduatoria finale della corsa a tappe nazionale.
Nel 1952 venne ingaggiato dall'Atala: quell'anno vinse la seconda edizione del Gp dell'industria a Belmonte Piceno, il Gp Bevilacqua, la prima edizione della Bolzano-Trento e una tappa al Giro del Mediterraneo, oltre a diversi buoni piazzamenti come i tre terzi posti al Giro di Lombardia, nella Tre Valli Varesine e al Giro del Ticino.
Nelle stagioni seguenti continuò ad ottenere buone prestazioni, come il secondo posto al Giro del Lazio del 1954, ma non arrivarono successi fino al 1955, quando vinse una tappa al Tour de Suisse davanti ad Hugo Koblet, il quale però si prese la rivincita battendolo nel Giro del Ticino. Quell'anno arrivò anche il successo al Giro di Toscana con un allungo sul finale di gara. Nel 1956 vinse l'ottava tappa del Giro d'Italia (traguardo a Pescara) e l'undicesima tappa del Tour de France (Rouen), nel 1958 l'undicesima tappa del Tour de France (Bordeaux), nel 1959 la quattordicesima al Giro (Genova) e l'anno seguente, ancora al giro, vinse la volata di Milano (ventunesima tappa).[2]
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