Carlo Senoner (Selva di Val Gardena, 24 ottobre 1943) è un ex sciatore alpino italiano, campione del mondo nello slalom speciale a Portillo 1966.
Carlo Senoner | ||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||
Altezza | 173 cm | |||||||||||||
Peso | 70 kg | |||||||||||||
Sci alpino ![]() | ||||||||||||||
Specialità | Discesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata | |||||||||||||
Termine carriera | 1968 | |||||||||||||
Palmarès | ||||||||||||||
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Carlo Senoner nasce a Selva di Val Gardena in località Freina, ai piedi del Sassolungo, montagna più alta e suggestiva della Val Gardena e della famosissima pista da sci del Ciampinoi, la quale sarà luogo di disputa dei campionati del mondo del 1970. Figlio di intagliatori e successivamente albergatori (padre Giovanni Senoner e madre Elisabetta Insam), era il penultimo di una famiglia numerosissima (11 fratelli). Come tale gli fu data la possibilità di fare l'atleta, su e giù per quei prati che in futuro non lontano divennero le piste della famosissima Sella Ronda, al giorno d'oggi amate da tutti gli sciatori e snowboardisti (fonte ☀http://www.portillo-dolomites.it/it/albergatore_carlo_senoner_hotel_portillo.asp)
Nato in una numerosa famiglia di sciatori e albergatori ladini, iniziò a praticare lo sci da bambino[1].
Nel 1959, a sedici anni, vinse il titolo europeo juniores e quello italiano assoluto nello slalom gigante[1]; entrato quindi a far parte della nazionale, l'anno successivo partecipò agli VIII Giochi olimpici invernali di Squaw Valley 1960, dove fu il più giovane atleta presente[1] e si classificò 17° nello slalom gigante e 13° nello slalom speciale.
Nel 1960 partecipa alle Olimpiadi di Squaw Valley occupando buoni piazzamenti.
Nel 1961 vinse lo slalom gigante e lo slalom speciale della 3-Tre, la classica di Madonna di Campiglio, e fu terzo nella combinata[2]; l'anno dopo ai Mondiali di Chamonix arrivò 6º nello slalom gigante, 7º nello slalom speciale[senza fonte] e 4º nella combinata.
Nel 1963 alla 3-Tre vinse la combinata e fu terzo sia nella discesa libera, sia nello slalom speciale[2], ma non poté partecipare ai IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964 a causa di un infortunio[1]. Subì un nuovo, grave infortunio ai legamenti durante la discesa libera dei Campionati italiani di sci alpino 1965 all'Abetone, ma riuscì a tornare alle gare ai Mondiali del Portillo del 1966, in Cile, dove si aggiudicò l'oro nello slalom speciale e fu l'unico campione iridato non francese di quella manifestazione.
Nel 1967 prese parte alla prima stagione della Coppa del Mondo, esordendo nella gara inaugurale del 5 gennaio, lo slalom speciale di Berchtesgaden: si classificò 5º e quello rimase il suo miglior risultato nel circuito. Il 21 gennaio 1968 ottenne il suo ultimo piazzamento in Coppa (9º nello slalom speciale di Kitzbühel del 21 gennaio); partecipò quindi ai X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968 (non concluse lo slalom speciale) e si ritirò.
Lasciate le competizioni si dedicò all'attività di albergatore nella natia Selva di Val Gardena; chiamò il suo albergo a "Hotel Chalet Portillo" (ora chiamato Hotel Portillo Dolomites) in onore della vittoria in Cile[1].
Nel 1966, lo Sci Club Forlì gli ha conferito il premio nazionale Cristallo d'Oro.
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