Carlos Martín Volante (Lanús, 11 novembre 1905 – Milano, 9 ottobre 1987) è stato un calciatore argentino, di ruolo centrocampista.
(PT)
«O nome dele era Carlos Martin Volante. Pouco a pouco, Volante batizaria a própria posição em que jogava, assim como Chiclete e Gillete tornaram-se marcas referência deseus produtos. Volante foi o primeiro volante.» |
(IT)
«Il suo nome era Carlos Martin Volante. A poco a poco, Volante dava il nome alla posizione in cui giocava, proprio come i marchi Chiclets e Gillette sono diventati il riferimento dei rispettivi prodotti. Volante è stato il primo "volante"» |
(Dalla prefazione di Sidney Garambone su Os 11 Maiores Volantes do Futebol Brasileiro[1]) |
Carlos Volante | ||
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![]() | ||
Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Centrocampista | |
Termine carriera | 1943 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
192? | Argentino de Lanús | |
192? | Lanús Central | |
192?-1923 | Argentino de Lanús | |
1923-1924 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1924-1926 | ![]() | 11 (0) |
1926 | ![]() | 3 (0) |
1928-1930 | ![]() | 65 (7) |
1931-1932 | ![]() | 25 (0) |
1932-1933 | ![]() | 32 (0) |
1933-1934 | ![]() | 16 (0) |
1934-1935 | ![]() | ? (?) |
1935-1936 | ![]() | 24 (1) |
1937-1938 | ![]() | ? (?) |
1938-1943 | ![]() | 164 (4) |
Nazionale | ||
1929-1933 | ![]() | 2 (0) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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«Degli atleti azzurri è il più alto; e per ciò che è larghezza di torace e ampiezza di spalle [...] nessun consiglio di leva[2] acconsentirebbe a rivederlo o a scartarlo» |
(Federico Petriccione[3]) |
Anche se era noto in Argentina con il soprannome di Omnibus per la sua grinta, era un giocatore molto corretto, tanto da non essere mai stato ammonito o espulso durante la sua carriera in Argentina[3].
Figlio di Luisa e Giuseppe Volante, emigranti alessandrini[3], aveva due fratelli calciatori, anche loro mediani di ruolo, Giuseppe e Giulio[3]. Inizia la sua carriera nel Lanús. Nel 1931 approda in Italia, per vestire la maglia del Napoli, trasferimento per il quale El Gráfico scrive
«Il Napoli ha fatto buona pesca[4]» |
L'ingaggio accende la fantasia dei tifosi partenopei che accorrono per vederlo in carne ed ossa in un'esibizione in cui fungeva da arbitro; pur dimostrandosi combattivo sui campi resi pesanti dalla pioggia, la sua militanza è infelice e la squadra si piazza al nono posto[4]. Veste poi le maglie del Livorno (con cui vince un campionato di Serie B[4]) e del Torino, prima di passare in Francia, facilitato dall'aver sposato un'ereditiera milanese con parenti nel mondo della diplomazia[5].
Qui gioca con il Rennes dov'è finalista di Coppa di Francia, con il Olympique Lilla dov'è secondo in Division 1, ed infine con il CA Paris.
Durante il Campionato mondiale di calcio 1938 disputato proprio in Francia fu ingaggiato dal Brasile in qualità di massaggiatore.[6] A causa della seconda guerra mondiale sceglie di abbandonare il vecchio continente e di trasferirsi in Brasile dove rimane fino al 1943 vestendo la maglia del Flamengo, grazie ai contatti stabiliti durante i mondiali francesi[4] grazie ai contatti che il suo amico chitarrista Oscar Alemán aveva in quel paese[5].
«Ma che soddisfazione quando torno in Brasile e c'è ancora qualcuno che si ricorda di mio padre» |
(Testimonianza della figlia Liliana[7]) |
Dopo il ritiro diventò allenatore, guidando in Brasile l'Internacional di Porto Alegre e le squadre di Salvador, Vitória e Bahia: con cui quest'ultima vinse il campionato brasileiro nel 1959 mentre in Argentina allenò il Lanus[8].
In Sudamerica, in suo onore il ruolo di centrocampista viene chiamato "volante"[4], poiché il suo modo di giocare, di supporto ai difensori, era una novità nel calcio locale[5].
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