Charles Duane Burley (Bessemer, 6 settembre 1917 – 16 ottobre 1992) è stato un pugile statunitense.
Charley Burley | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 175 cm | |
Pugilato ![]() | ||
Categoria | Pesi welter, Pesi medi | |
Termine carriera | 22 luglio 1950 | |
Carriera | ||
Incontri disputati | ||
Totali | 98 | |
Vinti (KO) | 83 (50) | |
Persi (KO) | 12 (0) | |
Pareggiati | 2 | |
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La International Boxing Hall of Fame lo ha ammesso i più grandi pugili di ogni tempo.
Nel 2002 la rivista Ring Magazine lo ha inserito al 39º posto nella propria classifica dei primi migliori 80 pugili degli ultimi 80 anni[1].
Di padre nero e madre bianca, divenne professionista dal 1936.
Fu uno dei migliori medi degli Anni '40, si batté con Fritzie Zivic, vincendo due dei tre incontri disputati, e anche con alcuni tra i migliori pesi mediomassimi e massimi di ogni tempo, come ad esempio Jimmy Bivins, Ezzard Charles, Archie Moore.
Non ottenne mai una chance per il titolo mondiale, rimanendo perciò poco noto. Era un peso welter, ma spesso combatteva anche con pugili di categoria superiore. Non solo pesi mesi o mediomassimi ma addirittura nel suo record risulta anche una vittoria prima del limite contro un peso massimo. Grande pugile dal punto di vista tecnico era tra l'altro dotato di un'incredibile difesa, assai difficile da penetrare.
Ha un totale di 98 match, di cui 83 vinti (50 per KO), 12 persi e 2 pareggiati. Non fu mai sconfitto per KO.
Uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi Eddie Futch 'allenatore personale di pugili del calibro di Joe Frazier, Ken Northon, Larry Holmes, Trevor Berbrick, oltre ad essere a stretto contatto a Detroit con altri nomi come Joe Louis e Sugar Ray Robinson, affermò che Burley fosse il miglior pugile che egli avesse mai visto. Persino un peso massimo come Elmer "violent" Ray, rimediò una brutta figura in una sessione di sparring. Non riuscì mai a colpire in pieno Burley, e se ne andò via su tutte le furie.
Nel 1944 accettò all'ultimo momento di sfidare uno dei più grandi pugili della storia della boxe, Archie Moore(campione del mondo dei mediomassimi dal '52 al '62), e lo batté in maniera schiacciante infliggendogli ben 4 knockdown uno dopo l'altro. La mattina stessa del match Burley aveva anche lavorato in fabbrica.
Lo stesso Moore affermerà che Burley fu il più grande pugile che egli avesse mai incontrato sul ring. Il che è tutto dire dato che egli combatté, tra i tantissimi, anche contro Rocky Marciano e con Muhammad Alì, registrando in ben 25 anni di carriera il record attuale di vittorie per KO, ovvero 131.
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