Davide Tizzano (Napoli, 21 maggio 1968) è un canottiere italiano.
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Davide Tizzano | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 190 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 100 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Fin da giovanissimo ha sempre dimostrato grandi doti atletiche ed una spiccata attitudine per gli sport di destrezza e di equilibrio grazie ad una straordinaria reattività muscolare e potenza cardiaca. Nel 1979, dopo avergli fatto praticare nuoto per circa due anni, il padre Giuseppe lo iscrive al Circolo Canottieri Napoli in quanto appare presto evidente che Davide preferisce nettamente stare “sopra l’acqua”. Qui viene accolto dai tecnici giovanili Antonio Cammarota e Giovanni Vitiello ed esordisce nel 1981, anno in cui partecipa ai “Giochi della Gioventù” approdando alla finale Nazionale, vero e proprio trampolino di lancio per i giovani talenti. Infatti, in occasione della finale Nazionale del 1982 Davide viene notato dal Direttore Tecnico Thor Nilsen, di nazionalità Norvegese, incaricato dal Presidente della Federazione Italiana Canottaggio del tempo, Paolo D'Aloja, di rilanciare il movimento Nazionale a livello Olimpico.
All’età di 14 anni Davide viene inserito nel progetto pilota “Giovani Talenti”, nato con l'obbiettivo di vincere la Medaglia Olimpica entro 10 anni e si trasferisce al College di Piediluco nell'Ottobre del 1982.
Dopo appena due stagioni partecipa ai suoi primi Campionati Mondiali nel 1984 a Jonkoping (Svezia); nel 1985 vince la medaglia d'argento ai Mondiali juniores in singolo a Brandeburgo (Germania) e la medaglia d'argento agli Europei U23 di Banyoles (Spagna) in coppia con Alberto Belgeri. A 18 anni, nel 1986, conquista il titolo di Campione del Mondo in singolo juniores a Roudnice (Repubblica Ceca) sotto la Direzione Tecnica di Aldo Calì, allenatore del Circolo Canottieri Napoli e suo mentore.
Insieme ai grandi Campioni Piero Poli, Gianluca Farina e Agostino Abbagnale e sotto la guida tecnica di Giuseppe De Capua vince la sua prima Medaglia d’oro olimpica a Seoul (Corea del Sud) nel 1988 in “quattro di coppia”. https://www.youtube.com/watch?v=tSYj_LQAVVY
L’obbiettivo auspicato dal Presidente Paolo D’Aloja e perseguito dal Direttore Tecnico Thor Nilsen è, così, raggiunto in appena sei anni attraverso un percorso che esalta programmazione, metodo di lavoro, disciplina e capacità tecniche: un vero primato!
A Seoul Davide stabilisce un altro record: a venti anni è uno dei più giovani ad aver ottenuto la Medaglia d’oro della Squadra Olimpica Italiana. Per la gioia, gettandosi in acqua con i compagni in piena Cerimonia di Premiazione, perde la Medaglia d’oro. Durante i festeggiamenti, in effetti, tutta la troupe della RAI rischia di cadere in acqua mentre non riesce ad evitare di finirvi Giampiero Galeazzi che, da ex canottiere, grazie alle sue emozionanti telecronache ha reso immortali le gesta dei quattro canottieri azzurri.
Nella confusione Davide perde la medaglia appena conquistata, scivolata in acqua. L’episodio, quasi unico nel suo genere, desta l’attenzione del CIO che richiede il supporto alla Marina Militare Sud Coreana affinché collabori alla ricerca. La medaglia viene ritrovata due giorni dopo nelle acque limacciose del fiume Han e tale singolare notizia fa tributare a Davide il “Premio Speciale Notizia del Mese” della Gazzetta dello Sport: una medaglia d’oro celebrativa che gli viene consegnata personalmente dal Direttore, Candido Cannavò, in occasione di una cerimonia tenutasi nella storica sede di Via Angelo Rizzoli in Milano.
L’anno successivo conquista la Medaglia d’argento ai Mondiali assoluti di Bled (Slovenia) nel 1989 con l’equipaggio del “quattro di coppia”.
Nel 1995, alla vigilia delle Olimpiadi di Atlanta (USA), viene convinto dal suo allenatore Aldo Calì e dai Dirigenti del Circolo Canottieri Napoli a riprendere i remi con l'obiettivo dichiarato di vincere un'altra medaglia d’oro olimpica. Si ricompone, così, una delle coppie più vincenti a livello mondiale costituita da Davide, prodiere ed Agostino Abbagnale capovoga, in questa formazione ancora imbattuta; Altro record dei due super atleti è che a tutt'oggi sono gli unici canottieri azzurri ad aver vinto il maggior numero di medaglie d'oro olimpiche in diverse specialità.
Alle Olimpiadi del Centenario, sul bacino olimpico di Lake Lanier (Georgia – USA) nel 1996, conducono la finale dalla partenza all’arrivo vincendo la loro seconda medaglia d'oro a cinque cerchi. La famosa telecronaca della RAI di Giampiero Galeazzi, che celebra la loro vittoria, è tuttora fonte d’ispirazione per tutti i commentatori sportivi ed è rimasta indelebile nel cuore e nella mente degli Italiani. https://www.youtube.com/watch?v=JhLUS81Z0eU&t=456s
La regata, ricordata negli annali per l’impeccabile conduzione tattica e magistrale esempio tecnico, ha richiesto a Davide un impegno fisico che lo fa collassare poco dopo il taglio della linea d’arrivo e tale da rendere necessario l'intervento dei medici che gli consentono di riprendersi giusto in tempo per la cerimonia di premiazione. Nella stessa stagione, grazie alla straordinaria performance, esempio di generosità e tenacia viene eletto “Atleta dell'Anno” dalla Federazione Italiana Canottaggio.
È stato sedici volte Campione d'Italia in sette diverse specialità del canottaggio (prima affermazione nel 1984 all'Idroscalo di Milano nel singolo ragazzi; l'ultima nel 2005 a Piediluco, nell'otto senior).
Vogatore nella regata storica delle “Antiche Repubbliche Marinare”, partecipa e vince in tre edizioni con l'equipaggio di Amalfi: nel 1995 a Pisa, nel 1997 ad Amalfi, nel 2003 a Venezia).
Nel 1989 partecipa alla “Hanley Royal Regatta” (Gran Bretagna) con l'equipaggio del “quattro di coppia”. La prestigiosa Coppa messa in palio dalla Casa Reale intitolata alla “Regina Madre” è inserita nel programma in uno degli eventi sportivi più antichi del Mondo. La vittoria è ricordata nell’albo d’oro come la prima in assoluto di un equipaggio italiano negli oltre 181 anni di edizioni disputate. Inoltre, l’imbarcazione azzurra stabilisce anche il record cronometrico del campo e della specialità che resta imbattuto per ben 27 anni.
Nel 2004 ad Atene partecipa alla sua terza Olimpiade, la prima da Dirigente, a seguito della squadra Italiana ricoprendo il ruolo di Coordinatore Marketing con un progetto promozionale e di comunicazione da lui ideato e realizzato, finalizzato a premiare i canottieri italiani medagliati.
Davide ha continuato la sua attività di alto livello nel canottaggio come Team Manager seguendo l'otto azzurro che ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali Assoluti di canottaggio del 2005 Gifu (Giappone) e del 2006 Eaton (Gran Bretagna).
Alle Olimpiadi di Rio De Janeiro (Brasile) Davide ha ricoperto il prestigioso incarico di “Capo Missione” della squadra Olimpica di canottaggio partecipando così alla sua quarta Olimpiade.
Socio Fondatore del Circolo Canottieri Napoli, Socio benemerito del Circolo Canottieri Aniene, Socio della Società Canottieri Firenze e del Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli.
All'attività sportiva di canottiere si associa quella, non meno importante e di successo, di velista.
Nel 1991 Davide riceve la chiamata dall’ancora sconosciuto e neocostituito team di Coppa America di vela de “Il Moro di Venezia”, voluto e creato dal compianto Raul Gardini. Con estrema lungimiranza coglie l’occasione di entrare a far parte di quello che sarà ricordato da tutti gli italiani come l’equipaggio velico più forte e amato di sempre.
Approda alla Coppa America avendo partecipato negli anni precedenti a molte regate veliche in diverse classi oltre ad essere diventato armatore di un catamarano a vela, con il quale navigava nei tempi di svago. L’incontro con Paul Cayard, nel 1991, lo proietta nelle regate di Coppa che diventeranno uno dei pilastri della storia della “vela italiana”. Questa scelta di vita gli impedisce di partecipare nel 1992 ai concomitanti Giochi Olimpici di Barcellona (Spagna). Davide, conferma la sua scia di record e successi ed imbarcato come grinder di prua con il “Moro di Venezia”, festeggia la vittoria nella Louis Vuitton Cup, contro i temutissimi velisti di “New Zeland”.
A San Diego (USA) in finale “Il Moro di Venezia” nel 1992 perde la Coppa ma segna negli annali la prima vittoria di una barca italiana in una regata di finale di America’s Cup.
Nel 1993 vince con “Blue Emeraude” il titolo di Campione del Mondo di vela nella classe Maxi Yacht. Il Mondiale si disputa su tre campi di prova: Capri (Italia), Porto Cervo (Italia), Saint Tropez (Francia).
Il periodo successivo lo riavvicina al canottaggio ma nel 2007 a Valencia (Spagna) Davide partecipa alla sua seconda America’s Cup con l’equipaggio di Mascalzone Latino. La sua esperienza con il Team continua e dal 2008 al 2010, in qualità di Direttore Sportivo, collabora alla progettazione e alla realizzazione di una scuola vela per minori a “rischio devianza”, fortemente voluta a Napoli dall'Armatore Vincenzo Onorato.
Nel 2016 vince la Rolex Cup a Capri (Italia) con l’equipaggio di “Fra Diavolo” di Vincenzo Addessi.
Appena terminata l'attività agonistica Davide ha subito immaginato e tracciato un percorso in grado di trasferire le sue competenze tecniche ai giovani talenti. Nel 1998, grazie ad un accordo con Enel, inaugura il “Centro Nautico di Presenzano” utilizzando il bacino idroelettrico quale palestra per insegnare vela, dragon boat, canottaggio e canoa fluviale.
La struttura nella sua ventennale attività ha coinvolto otre 15.000 ragazzi e ragazze avviandoli agli sport dell’acqua.
Innumerevoli le iniziative promozionali ed agonistiche organizzate da Davide e dal suo staff dal 1998 ad oggi, prima fra tutte l’ideazione e la realizzazione della sfida fra i famosissimi equipaggi delle Università di Oxford e Cambridge che per ben quattro edizioni si sono sfidati eccezionalmente al di fuori della Gran Bretagna e su una distanza sprint. Location d’eccezione: il Parco Reale della Reggia di Caserta che offre all’interno della Vasca della “Fontana dei Delfini” una distanza di ben 500 m in linea retta, divenendo un palcoscenico naturale per una delle sfide sportive più famose e antiche del Mondo.
Dal 2000 al 2012 ricopre la carica di Presidente della Federazione Italiana Canottaggio della Campania e Membro di Giunta del CONI regionale, organizzando quattro edizioni dei Campionati Italiani di canottaggio ed innumerevoli eventi promozionali rivolti ai giovani.
Dal 2012 al 2016 Davide è Vice Presidente sportivo del Circolo Canottieri Napoli che vanta ben sette discipline sportive di cui sei olimpiche.
Già Team Manager di equipaggi plurititolati, ha arricchito la sua esperienza di Dirigente a seguito della Squadra Olimpica ad Atene 2004 e a Rio 2016.
Vice Presidente della Federazione Italiana Canottaggio dal 2012 al 2016, esordisce nel 2013 come Dirigente Internazionale; viene eletto membro del Comitato Esecutivo dei Giochi del Mediterraneo, dove ricopre fino al 2017 il ruolo di Presidente della “Commissione Atleti”.
Attualmente è membro del Board Esecutivo e della Commissione Coordinamento del Comitato dei Giochi del Mediterraneo, per l’organizzazione dell'edizione di “Taranto 2026”.
Nel 2019 la sua già riconosciuta esperienza di dirigente ed organizzatore di eventi Nazionali, Internazionali ed Olimpici viene richiesta alle Universiadi estive di Napoli, evento in cui viene nominato “Head of Sport and Operations”, incarico di altissimo livello tecnico per il quale coordina le attività delle 16 Federazioni Sportive Nazionali impegnate nel programma dei Giochi supportando, con il suo staff l’opera del Commissario Straordinario, Gianluca Basile, contribuendo fortemente all’indiscusso successo della manifestazione che è la seconda al Mondo dopo le Olimpiadi per sport praticati (18), Paesi accreditati (116) ed atleti iscritti (più di 6.000). L'incarico ricevuto ha richiesto la organizzazione, cura e gestione - sportiva e logistica- contemporanea di oltre 23 impianti di allenamento, 27 impianti di gara e ben tre villaggi per gli atleti di cui il più grande ospitato su due navi da crociera ormeggiate nel Porto di Napoli.
Per il suo apporto Davide ha ricevuto dalla Federazione Internazionale Sport Universitari (FISU) un “pubblico riconoscimento” da parte del Presidente Oleg Matycin, attuale Ministro dello Sport in Russia.
Anche come Dirigente Davide vanta una notevole esperienza e molteplici successi ottenuti in eventi sportivi, avendo rivestito vari ruoli nel corso degli anni. Oltre alla Direzione Sportiva delle Universiadi 2019 ha partecipato a:
- cinque edizioni dei Giochi Olimpici estivi;
- due edizioni dei “Giochi del Mediterraneo”;
- due edizioni dei “Giochi del Mediterraneo” da spiaggia;
- due edizioni di Campionati Europei;
- dodici Campionati del Mondo fra vela e canottaggio;
- due campagne di “America’s Cup”;
- più di quaranta edizioni di Campionati Italiani di (vela e canottaggio);
Dal 1º Gennaio 2014 dirige il Centro di Preparazione Olimpica di Formia, “Bruno Zauli” del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
La struttura, inaugurata nel 1956 è uno fra i più rinomati impianti sportivi del Mondo che negli anni ha visto trasformare il duro lavoro degli allenamenti in splendide performance di migliaia di atleti che si sono imposti a livello mondiale ed olimpico, primo fra tutti l’indimenticato Pietro Mennea che qui ha costruito il suo record mondiali sui 200 m piani e la fantastica vittoria olimpica ai Giochi di Mosca del 1980 nei 200 metri piani.
Esordisce nel 2013 come dirigente internazionale, come primo eletto in qualità di membro del Comitato Esecutivo dei Giochi del Mediterraneo, dove ricopre fino al 2017 il ruolo di Presidente della “Commissione Atleti”.
Presidente della Confederazione Internazionale dei Giochi del Mediterraneo, eletto all’unanimità dai 26 Comitati Olimpici aderenti alla Confederazione il 14 ottobre 2021.
Davide Tizzano è il più giovane Presidente eletto nella storia dei Giochi del Mediterraneo in 70 anni di storia.
La sua energia e la sua esperienza hanno come finalità il rilancio dell’immagine dei giochi, puntando fortemente sul riavvicinamento e fattiva collaborazione con il CIO.
Comunicazione, Marketing e impulso ai Giochi del Mediterraneo da spiaggia, saranno la sfida per i prossimi anni, oltre al consolidamento e all’ allargamento della Famiglia Mediterranea
Fonte: www.cijm.com
Diplomato all’ Istituto Superiore di Educazione Fisica di Napoli (ISEF), Davide si è Laureato all’ Università di Torino in Scienze Motorie con una Specializzazione in “Progettazione ed organizzazione grandi eventi e gestione di grandi impianti sportivi”. Attualmente esercita il suo ruolo di divulgatore e docente tenendo corsi di alta specializzazione presso la “Scuola dello Sport” del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e numerose facoltà universitarie di Management, in particolare presso la “Federico II” e la “Parthenope” di Napoli.
Collabora attivamente con le più grandi società di formazione italiane per le quali, insieme al suo staff, progetta e realizza eventi di “Team Building” incentrati su aspetti formativi, organizzativi, strategici, motivazionali e gestionali, con particolare attenzione a profili di comunicazione e leadership per manager di “alto livello”. Fra le principali aziende con cui ha collaborato negli ultimi anni 10 anni si annoverano: FIAT (è stato anche testimonial del lancio sul mercato della “nuova 500” per espressa volontà dell'allora AD Sergio Marchionne, che lo aveva scelto come docente per un corso ai manager FIAT all’inizio della sua avventura all’interno dell'azienda Torinese), ENEL, Maserati, Lamborghini, BNL, Pirelli, GESAC Aeroporto Internazionale di Napoli, Mchartur Glenn, Coca Cola, Adecco, ACEA, Rai, Unilever, Algida, MSC, Microsoft, Abbvie, Ferrero, Peroni, Cariparma, Abbot e AVIS Autonoleggi.
Nel 2017, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, lo ha nominato “Ambasciatore del MANN nel Mondo”, per le attività di promozione, divulgazione culturale, artistica e scientifica.
Davide è Advisor dell'Accademia Olimpica Internazionale di Olympia (Grecia) per la formazione e l’avviamento al post carriera degli atleti di vertice.
Grande appassionato di cultura e filosofia orientale, è Presidente Onorario della Federazione Italiana Kendo.
Ama il volo, lo sci d’alpinismo ed è brevettato come soccorritore subacqueo in acque profonde.
Molto rilevante e degna di nota è anche l’attività sociale che Davide svolge in favore dei meno fortunati, collaborando dal 1998 con Enti ed Istituzioni che operano nel settore della devianza minorile e nella rieducazione attraverso il lavoro e lo sport.
Nel 2004 fonda ad Atene la “Davide Tizzano Academy” che ha come mission la diffusione dei valori etici e sportivi fra i giovani. Attualmente l’Accademia sta sostenendo progetti ed attività finalizzati alla riscoperta e alla divulgazione delle antiche culture marinare ed iniziative tese alla salvaguardia e alla valorizzazione del Mar Mediterraneo ed i suoi tesori.
Nel 2009 ha realizzato, in collaborazione con la RAI, un corso per la formazione di cameramen specializzati in riprese sportive con particolare attenzione agli sport nautici, iniziativa dedicata a giovani a rischio devianza dei quartieri periferici e dell'area Metropolitana di Napoli.
Dal 2019 organizza la Manifestazione “Le Sirene di Ulisse”®, giunta alla sua terza edizione: una gara remiera riservata alle donne che hanno vissuto l’esperienza del tumore al seno ed hanno combattuto la loro battaglia personale con la malattia, riattivandosi e condividendo sportivamente una bella esperienza fisica e mentale positiva e rigenerativa.
Le attività proposte mettono in atto protocolli scientifici che hanno evidenziato gli effetti positivi sia in fase di prevenzione che in fase post operatoria. Davide con il suo staff propone anche progetti per la prevenzione delle malattie oncologiche attraverso gli sport remieri, sostenendo e suggerendo nuove motivazioni a chi ha sofferto e vuole rimettersi in gioco, per riappropriarsi della propria vita.
Davide è attivo anche sul fronte ambientalista per la salvaguardia del patrimonio marino e fluviale italiano. Nel 2007 ha prodotto il documentario “Naviga Volturno” in collaborazione con Enel, per valorizzare e proteggere il più importante corso d’acqua dell'Italia Meridionale.
Dal 2018 è testimonial in Italia per il Comando Nazionale della Guardia Costiera a sostengo della campagna sulla sicurezza in mare e per la sua salvaguardia.
Partecipa attivamente alle campagne di pulizia dei fondali e di raccolta della plastica in mare, sulle coste e sulle spiagge, supportando i progetti mondiali “plastic free”.
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