Enrico Eugenio Camillo Pasteur (Genova, 27 agosto 1882 – Genova, 28 novembre 1958) è stato un calciatore, allenatore di calcio, pallanuotista, arbitro di calcio e di pallanuoto italiano. Era conosciuto come Pasteur II per distinguerlo dal fratello Edoardo, anch'egli calciatore e arbitro.
Enrico Pasteur | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Attaccante | |
Termine carriera | 1906 | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1899-1906 | ![]() | 14 (4) |
Carriera da allenatore | ||
1916-1919 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Pallanuoto ![]() | ||
Ruolo | Portiere | |
Termine carriera | 1920 | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1912-1920 | ![]() | ? (?) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Enrico Pasteur | ||
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Informazioni personali | ||
Arbitro di | ![]() | |
Sezione | Non esistevano le sezioni all'epoca. | |
Attività nazionale | ||
Anni | Campionato | Ruolo |
1901-1903 1904-1920 |
Campionato Italiano di Football Prima Categoria |
Arbitro Arbitro |
Fu uno dei primi giocatori del Genoa, portato a giocare nel club ligure dal fratello Edoardo.
Era di famiglia svizzera, imparentato con il batteriologo Louis Pasteur,[1] anche se nacque a Genova.
Sportivo a tutto tondo, oltre al calcio e alla pallanuoto, praticò il motociclismo, l'automobilismo e l'atletica, disciplina in cui ottenne il titolo di campione ligure nei 100 metri piani nel 1902.[2]
Tra i protagonisti del dominio del Genoa nel campionato italiano degli albori, con i rossoblù vinse quattro campionati. Ricopriva il ruolo di ala sinistra, dotato di una notevole resistenza fisica e morale.[2]
Il suo esordio è datato 16 aprile 1899, nella finale di campionato vinta per tre a uno contro l'Internazionale Torino.[3]
Con il Genoa vincerà anche i campionati 1902, 1903[4] e 1904[5]
Partecipò nell'aprile 1903 anche al primo match disputato da un club italiano in terra straniera, incontro che vide il Genoa affrontare il Football Velo-Club de Nice. La partita terminò per tre a zero per i rossoblù e vide Pasteur entrare nel tabellino dei marcatori insieme a Karl Senft, autore di una doppietta.[6]
Durante la Grande Guerra guidò la formazione genoana nei trofei e nelle amichevoli che si svolgevano al posto del campionato. Pasteur II è considerato lo scopritore di Ottavio Barbieri, che lanciò in prima squadra durante un'amichevole contro il British Head Quarters, formazione formata da calciatori professionisti britannici sotto le armi.[7]
Sotto la presidenza del Genoa del fratello Edoardo, Enrico fu tra i promotori principali della sezione pallanuoto del Genoa del quale viene spesso considerato il fondatore[8], distinguendosi anche in questo sport e contribuendo ai successi del club rossoblù. Fu infatti il portiere titolare della squadra nelle stagioni 1914 e 1920, vincendo nella prima il campionato e, nella seconda il Torneo Preolimpico di Millesimo.[9]
Al termine dell'attività agonistica, divenne stimato arbitro di calcio[10] e pallanuoto.
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