Eraldo Pizzo (Genova, 21 aprile 1938) è un ex pallanuotista e dirigente sportivo italiano, oggi vice presidente della Pro Recco. Noto con il soprannome di "il caimano" per la sua abilità nel dominare l'acqua, è considerato il più forte pallanuotista italiano di tutti i tempi.[2][3] Oltre alla medaglia d'oro vinta nel 1960 ai Giochi della XVII Olimpiade con la squadra italiana, nel suo palmarès compaiono diversi trofei tra i quali ben sedici scudetti, di cui quindici vinti con la Pro Recco e uno con il Bogliasco.
Eraldo Pizzo | ||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||
Altezza | 187 cm | |||||||||||||||||
Peso | 84 kg | |||||||||||||||||
Pallanuoto ![]() | ||||||||||||||||||
Squadra | ![]() | |||||||||||||||||
Termine carriera | 1982 | |||||||||||||||||
Hall of fame | International Swimming Hall of Fame (1990) | |||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||
1951-1953 | ![]() | |||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||
1953-1977 | ![]() | ? (?) | ||||||||||||||||
1977-1980 | ![]() | ? (?) | ||||||||||||||||
1980-1981 | ![]() | ? (?) | ||||||||||||||||
1981-1982 | ![]() | ? (?) | ||||||||||||||||
Nazionale | ||||||||||||||||||
![]() | 178(?)[1] | |||||||||||||||||
Palmarès | ||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 23 gennaio 2009 | ||||||||||||||||||
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Si ritirò nel 1982, all'età di quarantaquattro anni, dopo esser riuscito a far vincere il primo scudetto nella storia del Bogliasco, e conquistò la carica presidenziale della Pro Recco per i tre anni successivi.
Nel 2005, in occasione dei XX Giochi olimpici invernali, fu un tedoforo e portò la fiamma olimpica per un tratto del centro storico di Genova.
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Pallanuoto ai Giochi della XVII Olimpiade. |
Pizzo giocò la sua prima Olimpiade nel 1960 a Roma, a soli ventidue anni, e fornì un contributo determinante per la conquista dell'oro. La prima partita che giocò fu contro la Romania, finita 4-3 per gli azzurri; in questa partita Pizzo segnò un gol che risultò essere decisivo per la conquista dei 2 punti. Successivamente affrontò la Repubblica Araba Unita, contro la quale realizzò una tripletta, la Germania, segnando due gol, e l'Unione Sovietica, grande avversaria dell'Italia pronosticata per la lotta finale alla conquista dell'oro, contro cui segnò un gol. Alla fine dell'olimpiade giocata in casa, Pizzo ebbe segnato sette gol e conquistato il suo unico oro olimpico.
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Pallanuoto ai Giochi della XVIII Olimpiade. |
Nel 1964 Pizzo venne confermato nella squadra azzurra vincitrice dell'oro diretta a Tokyo per difendere il titolo. Durante la sua seconda Olimpiade, giocata a ventisei anni, Pizzo segnò cinque reti, che non bastarono per bissare il primo posto di quattro anni prima. Infatti l'Italia ottenne solamente il quarto posto, prima tra le escluse al podio, avendo passato la prima fase a gironi ma avendo perso entrambe le partite della fase finale. Pizzo segnò una tripletta contro la Romania e una doppietta contro il Giappone, che contribuirono alla vittoria su entrambe le squadre.
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Pallanuoto ai Giochi della XIX Olimpiade. |
L'Italia, dopo la delusione di Tokyo, si affida di nuovo a Pizzo, che si dimostra il perno della nazionale italiana. A Città del Messico l'Italia viene inserita nel Girone B, insieme a Giappone, Egitto, Germania dell'Est, l'ospitante Messico, Jugoslavia, Paesi Bassi e Grecia. In questo girone eliminatorio Pizzo segnò ben ventitré gol, assicurando alla nazionale il passaggio del turno. Con la nuova formula del torneo, l'Italia dovette affrontare alle semifinali l'Unione Sovietica, avversario di alto livello agonistico. Infatti gli azzurri vengono battuti 8-5, con 3 marcature di Pizzo. A causa di questa sconfitta il Settebello si ritrovò a doversi scontrare con l'Ungheria per l'assegnazione del terzo e del quarto posto; nonostante i tre gol di Pizzo, anche questa partita fu persa dalla nazionale italiana, che quindi bissò il quarto posto di Tokyo.
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Pallanuoto ai Giochi della XX Olimpiade. |
Pizzo fa parte della squadra di pallanuoto azzurra per la quarta volta consecutiva. La squadra aveva voglia di riscattarsi dai due quarti posti scaturiti nelle ultime due Olimpiadi; inserita nel Girone C, esordisce con una sconfitta contro l'Unione Sovietica, seguita da tre vittorie contro Bulgaria, Spagna e Giappone. Pizzo segna una doppietta in tutte e tre le partite. Ma, qualificata per la fase finale, all'Italia non bastò Pizzo per arrivare sul podio: Pizzo segnò altri sei gol che portarono l'Italia solo al sesto posto.
Pizzo, dopo un intervento per un problema di tonsille, iniziò a soffrire di attacchi d'asma. Questo determinò il suo definitivo abbandono della nazionale dopo le Olimpiadi di Monaco di Baviera. Pizzo racconta la sua enorme difficoltà nel giocare in trasferta nei paesi orientali dove nell'aria c'era una maggior quantità di polvere che rendeva difficile la respirazione. Inizialmente provò con un allora moderno farmaco in pastiglie che limitava l'asma, ma che non gli permetteva di dormire. Perciò seguì la scelta del ritiro dalla nazionale.
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: XX Giochi olimpici invernali. |
Nel 2005, quando Pizzo aveva 68 anni, gli venne annunciata la possibilità di portare la fiamma olimpica per un tratto del centro storico di Genova per una distanza totale di circa 600 metri. Pizzo afferma di aver iniziato ad allenarsi in previsione dell'evento in quanto poco abituato a correre sulla terra ferma. La fiamma fu portata da Pizzo nel dicembre del 2005 per una distanza inferiore a quella preannunciata e lungo un tratto in discesa, che limitò la fatica dell'ex pallanuotista quasi settantenne.
Statistiche aggiornate all'11 gennaio 2015.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Totale | |||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1953 | ![]() | Serie B | ? | ? | ? | ? | ||||||
1954 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1955 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1956 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1957 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1958 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1959 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1960 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1961 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1962 | Serie A | ? | 27 | ? | ? | |||||||
1963 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1964 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1965 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1966 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1967 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1968 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1969 | Serie A | ? | 69 | ? | ? | |||||||
1970 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1971 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1972 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1973 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1974 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1975 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1976 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
1977 | Serie A | ? | ? | ? | ? | |||||||
Totale carriera | ? | ? | ? | ? |
![]() | Medaglia d'oro al valore atletico |
«Campione Olimpico Pallanuoto» — Roma, 1960.[4] |
![]() | Collare d'oro al merito sportivo |
«Campione Olimpico del 1960 Pallanuoto» — Roma, 2015.[4][5] |
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