Francesco Attolico (Bari, 23 marzo 1963) è un ex pallanuotista italiano.
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Francesco Attolico | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 191 cm | |
Pallanuoto ![]() | ||
Ruolo | Portiere | |
Carriera | ||
Nazionale | ||
1988-2001 | ![]() | - (-?) |
Palmarès | ||
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Oro | Barcellona 1992 | |
Bronzo | Atlanta 1996 | |
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Oro | Roma 1994 | |
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Oro | Sheffield 1993 | |
Oro | Vienna 1995 | |
Argento | Budapest 2001 | |
Bronzo | Firenze 1999 | |
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Oro | Atene 1993 | |
Argento | Berlino 1989 | |
Argento | Atlanta 1995 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 18 febbraio 2008 | ||
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Inizia a giocare a pallanuoto nella Rari Nantes Bari e nella Waterpolo Bari come centroboa. Nel 1985 passa al Volturno, dove sotto la guida dell'allenatore Bruno Cufino cambia ruolo e diventa portiere. Nel 1990 passa al Pescara dove rimane fino al 1994 quando torna al Volturno per una stagione, ottenendo uno storico secondo posto in campionato. Nel 1995 va alla Roma, ancora per una sola stagione, squadra con la quale giunge nuovamente secondo in campionato. Nel 1996 torna infatti al Pescara dove vince 2 scudetti, nel 1997 e nel 1998. Nel 2001 vince uno scudetto con il Posillipo, raggiungendo il secondo posto nella stagione successiva.
Unico "neo" in una carriera che lo ha giustamente consacrato miglior portiere di tutti i tempi e uomo simbolo di questo sport (suo il soprannome "Airone Azzurro"), non aver mai vinto la Coppa dei Campioni.
Ha esordito con la Nazionale italiana di pallanuoto nel 1988. Divenne il primo portiere del Settebello dopo un paio di anni, con l'arrivo di Ratko Rudić alla guida della Nazionale.
È stato il portiere della nazionale italiana di pallanuoto che negli anni dal 1992 al 1995 ha vinto tutte le competizioni, nell'ordine Olimpiadi (Barcellona 1992), Mondiali (Roma 1994), Europei (Sheffield 1993 e Vienna 1995), oltre ad altre manifestazioni di minor rilievo come i Giochi del Mediterraneo, la Coppa FINA, ecc.
La sua ultima manifestazione con la calottina della Nazionale è il Campionato Europeo 2001, dopo il quale lascia la porta al suo erede Stefano Tempesti.
Al termine della carriera agonistica inizia a collaborare col settore tecnico della Federazione Italiana Nuoto (FIN) come coadiuvatore tecnico della Nazionale maggiore, prima come secondo di Paolo De Crescenzo, poi come preparatore dei portieri della selezione guidata da Paolo Malara (5ª classificata ai campionati mondiali del 2007).
![]() | Collare d'oro al merito sportivo |
«Campione olimpico del 1992 pallanuoto» — Roma, 2015.[1] |
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