Francesco Gazzaneo (Bologna, 22 dicembre 1965) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo mediano.
Francesco Gazzaneo | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 176[1] cm | |
Peso | 72[1] kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Centrocampista | |
Termine carriera | 1994 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-19?? | ![]() | |
19??-19?? | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1983-1986 | ![]() | 87 (1) |
1986-1988 | ![]() | 46 (1) |
1988-1989 | ![]() | 26 (0) |
1989-1990 | ![]() | 18 (0) |
1990-1994 | ![]() | 76 (3) |
Nazionale | ||
1984-1986 | ![]() | 2 (0) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 10 giugno 2009 | ||
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Di origini calabresi, il padre era originario di Belvedere Marittimo.[2] in provincia di Cosenza, muove i primi passi calcistici prima a Vicenza e poi a Molinella, in provincia di Bologna.
Ha iniziato la carriera nel Bologna quando i rossoblù militavano in Serie C1. Con la squadra della sua città conquista la promozione in Serie B. Resta al Bologna nelle successive due stagioni, entrambe giocate nei cadetti. Gazzaneo è titolare della squadra felsinea.
Nel 1986, in Serie A, è ingaggiato dall'Avellino. Con gli irpini gioca due campionati, esordendo in Serie A il 21 settembre 1986 in Juventus-Avellino (3-0). Nella prima stagione totalizza 17 presenze, nella seconda gioca 29 partite mettendo a segno (primo e unico suo gol in serie A), all'ultima giornata della stagione 1987-1988 (Inter-Avellino 1-1), l'ultima rete messa a segno dagli irpini in A. Il campionato dell'Avellino si conclude con la retrocessione in Serie B dopo dieci anni consecutivi in A. Ingaggiato in Serie A dal Pisa, a fine stagione rimedia un'altra retrocessione.
Nel 1989 torna a giocare in Serie C1 con l'Empoli e a novembre del 1990 è acquistato dal Cosenza, in Serie B. Con la squadra calabrese disputa quattro campionati di Serie B. In rossoblù segna 3 gol in 76 partite, prima di terminare la sua carriera agonistica.
Dopo diversi anni diventa presidente onorario del Molinella.[3]
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