Giorgio Furlan (Treviso, 9 marzo 1966) è un dirigente sportivo, ex ciclista su strada e pistard italiano. Professionista dal 1989 al 1998, conta la vittoria di importanti corse quali Milano-Sanremo, Freccia Vallone, Tour de Suisse e Tirreno-Adriatico oltre a due successi di tappa al Giro d'Italia ed i Campionati italiani del 1990. È inoltre padre del rinomato Giovanni Furlan Detto Martin, nato a Verona il 17 aprile 1997.
Giorgio Furlan | ||
---|---|---|
Nazionalità | Italia | |
Ciclismo | ||
Specialità | Strada, pista | |
Termine carriera | 1998 | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1989 | Malvor | |
1990 | Diana-Colnago | |
1991-1993 | Ariostea | |
1994-1995 | Gewiss | |
1996-1997 | Saeco | |
1998 | Vini Caldirola | |
Nazionale | ||
1992-1994 | Italia | |
Carriera da allenatore | ||
2002-2007 | GS 93 Promosport | |
2018- | General Store | |
Statistiche aggiornate al marzo 2021 | ||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Da dilettante vinse numerose classiche del Calendario italiano come il Trofeo Gianfranco Bianchin nel 1985 e 1986, il Giro del Medio Brenta sempre nel 1986, il Gran Premio di Poggiana nel 1987, la Milano-Rapallo, la Ruota d'Oro-Festa del Perdono e il Giro dell'Umbria nel 1988.
Professionista dal 1989, è stato uno dei corridori italiani più vittoriosi nella prima metà degli anni novanta. Vinse infatti classiche come la Milano-Sanremo, nel 1994, e la Freccia Vallone, nel 1992, ma anche corse a tappe come il Tour de Suisse, nel 1992 davanti a Gianni Bugno, la Tirreno-Adriatico e il Critérium International, entrambe nel 1994. Vinse anche due tappe al Giro d'Italia, nel 1992 e 1993 rispettivamente, e si fregiò del titolo di campione italiano su strada, nel 1990 a Camaiore.
Si ritirò dalle corse al termine della stagione 1998. Sulla sua carriera pesa però l'ombra del doping. Infatti, relativamente al periodo dei suoi più importanti successi, ai tempi in cui militava nel team Gewiss-Ballan, rimase invischiato nelle indagini sull'uso di pratiche illecite nel ciclismo. Il 7 gennaio 2000, quando ormai aveva abbandonato l'attività agonistica, venne deferito dal CONI per doping ematico.[1]
Dopo il ritiro dalle gare è stato per alcuni anni direttore sportivo del team dilettantistico GS 93 Promosport;[2] dal 2018 è alla guida della General Store, formazione che dal 2020 detiene licenza di Continental Team.
Portale Biografie | Portale Ciclismo |