Giovanni Parisi (Vibo Valentia, 2 dicembre 1967 – Voghera, 25 marzo 2009) è stato un pugile italiano.
Giovanni Parisi | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 173 cm | |
Peso | 57 kg | |
Pugilato ![]() | ||
Categoria | pesi welter, piuma, leggeri, superleggeri | |
Termine carriera | 8 agosto 2006 | |
Carriera | ||
Incontri disputati | ||
Totali | 47 | |
Vinti (KO) | 41 (29) | |
Persi (KO) | 5 (3) | |
Pareggiati | 1 | |
Palmarès | ||
1992-1993 | Titolo mondiale WBO | leggeri |
1996-1998 | Titolo mondiale WBO | superleggeri |
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Oro | Seul 1988 | piuma |
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Noto nell'ambiente con il soprannome di Flash, gareggiò nei pesi leggeri, superleggeri e, alla fine della carriera, welter.
Vinse premi prestigiosi: ottenne l'oro olimpico ai Giochi di Seul 1988 ed il titolo di campione mondiale della World Boxing Organization (WBO) dei pesi leggeri 1992-93 e dei pesi superleggeri dal 1996 al 1998.
Nato a Vibo Valentia, ma vogherese d'adozione, dove i genitori si trasferirono nel 1971.
Rappresentò l'Italia ai Giochi olimpici estivi di Seul 1988 dove vinse la medaglia d'oro nella categoria pesi piuma, battendo in finale il rumeno Daniel Dumitrescu per KO al primo round.
Passato tra i professionisti, diventò per la prima volta campione mondiale dei leggeri battendo Altamirano a Voghera il 25 settembre 1992. Difese il titolo due volte, rinunciandovi per passare ai superleggeri e tentare l'avventura americana. L'8 aprile 1995 sfidò Julio César Chávez a Las Vegas per la corona WBC, perdendo ai punti.
Tornato in Europa, riconquistò nel 1996 la corona mondiale WBO battendo Sammy Fuentes a Milano. Nel 1997 combatté contro Nigel Wenton a Vibo Valentia.[1] Mantenne il titolo per due anni passando attraverso cinque difese, fino alla sconfitta con Carlos Gonzales a Pesaro nel 1998.
Due anni più tardi, nel 2000, tentò la conquista della corona mondiale nei welter ma perse contro il portoricano Daniel Santos. A causa di un infortunio alla mano rimase per circa due anni lontano dal quadrato, tornando a combattere nel 2003 contro Louis Mimoune.
Morì il 25 marzo 2009 all'età di 41 anni in un incidente stradale avvenuto sulla tangenziale di Voghera: la sua auto, una BMW M6, si scontrò frontalmente con un furgone.[2]
Successivamente alla scomparsa, gli venne intitolato lo stadio di Voghera. Il 7 maggio del 2016 venne posato avanti allo spazio comunale della Voghera Boxe un monumento in sua memoria progettato e realizzato dallo scultore pavese Antonio De Paoli.[3]
Altri progetti
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