Giusto Lodi (Bomporto, 9 novembre 1937 – maggio 1994[2]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista. Giocava in cabina di regia. Aveva buona visione di gioco e senso geometrico; per contro non brillava particolarmente per rapidità.
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Giusto Lodi | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 177 cm | |
Peso | 76 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1955-1957 | ![]() | 49 (26) |
1957-1958 | ![]() | 1 (0) |
1958-1960 | ![]() | 69 (14) |
1960-1962 | ![]() | 39 (11) |
1962-1964 | ![]() | 69 (8) |
1964-1965 | ![]() | 26 (4) |
1965-1966 | ![]() | 33 (7) |
1966-1967 | ![]() | 21 (6) |
1967-1972 | ![]() | 122 (21) |
Carriera da allenatore | ||
1970-1972 | ![]() | |
1972-1973 | ![]() | |
1973-1974 | ![]() | |
1974-1975 | ![]() | [1] |
1976-1977 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Iniziò la carriera nel Bolzano nel 1955 in IV Serie. Nella IV Serie 1955-1956 con i biancorossi vince il Girone D ma non ottiene l'accesso in terza serie poiché perde le finali promozione contro la Reggiana. La stagione seguente retrocede in Interregionale - Seconda serie.
Nel 1957 passa al Lanerossi Vicenza, club con cui esordisce in Serie A il 29 settembre dello stesso anno nella sconfitta per 2-0 contro la Lazio sul neutro di Napoli. Con i berici raggiunge il settimo posto della Serie A 1957-1958.[3]
Nel 1958 si trasferisce al Forlì, club con cui milita due stagioni in Serie C.
Nel 1960 passa al Livorno, club con cui milita due stagioni in Serie C.[4] Il primo gol tra le file dei labronici è datato 4 dicembre 1960, nella vittoria esterna per 3-0 contro il Cesena.[5]
Nel 1962 si trasferisce al Potenza; con i lucani vince il Girone C della Serie C 1962-1963, ottenendo la promozione in Serie B. Nella prima stagione tra i cadetti con i rossoblu ottiene il nono posto.
Nel 1964 passa al Brescia, club con cui vince il campionato cadetto 1964-1965, conquistando la promozione in massima serie.
Nel 1965 torna a giocare in Basilicata, con il Potenza, club con cui ottiene il decimo posto tra i cadetti.
Nel 1966 passa al Genoa, club con cui esordisce l'11 settembre dello stesso anno nella vittoria casalinga per 1-0 contro l'Arezzo.[6] La stagione in rossoblu terminò con il dodicesimo posto della Serie B 1966-1967.
Nel 1967 si trasferisce al Cosenza in Serie C. Con i calabresi milita cinque stagioni, assumendo anche la carica di capitano e diventandone allenatore/giocatore nella stagione 1970-1971 ed in quella seguente.
In carriera ha totalizzato complessivamente una presenza in Serie A e 120 presenze e 18 reti in Serie B.
Divenuto allenatore/giocatore del Cosenza a partire dalla stagione 1970-1971, chiusa al nono posto, abbandona l'attività agonistica per divenire solo allenatore dei silani nella Serie C 1972-1973, terminata al quattordicesimo posto.[7]
Nel 1973 diventa allenatore del Messina, club con cui vince il Girone I della Serie D 1973-1974.[8]
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