Guido Bontempi (Gussago, 12 gennaio1960) è un dirigente sportivo, ex ciclista su strada e pistarditaliano.
Professionista dal 1981 al 1995, vinse sedici tappe al Giro d'Italia, cinque al Tour de France, quattro alla Vuelta a España, due Gand-Wevelgem, una Parigi-Bruxelles e una E3 Harelbeke. Si è aggiudicato anche la classifica a punti al Giro d'Italia.
Apparve subito come un predestinato nelle categorie giovanili, dove conseguì numerose vittorie sia su strada che su pista grazie alla sua grande esplosività che ne faceva un velocista assai temibile. Passò professionista nel 1981 e iniziò subito a farsi valere nelle volate di gruppo vincendo due tappe alla Vuelta a España e una al Giro d'Italia, dove riuscì ad indossare per un giorno anche la maglia rosa; non tralasciò l'attività su pista e dopo essersi laureato campione italiano nel keirin partecipò ai mondiali e si classificò secondo con conseguente medaglia d'argento nella stessa specialità; nella velocità il suo cammino si interruppe in semifinale dove cadde malamente mentre stava sfidando il dominatore incontrastato della specialità, ovvero il giapponese Koichi Nakano.
Su pista partecipò ai mondiali anche nel 1983 classificandosi secondo nella corsa a punti, specialità in cui fu campione italiano nello stesso anno. Su strada intanto continuò a vincere tappe nei grandi giri e sulle strade del Giro d'Italia fu autore di grandi duelli soprattutto con lo svizzero Urs Freuler e con Paolo Rosola (tra l'altro originario come lui di Gussago).
Bontempi seppe farsi valere anche sulle strade del Tour de France, tant'è che 1986 conquistò gli unici tre successi di tappa italiani della competizione. Grazie alle sue doti era in grado di reggere anche su salite brevi ma dure e ciò gli ha permesso di vincere alcune importanti classiche sia internazionali, come la Gand-Wevelgem (conquistata nel 1984 e nel 1986) e la Parigi-Bruxelles vinta nel 1986, che nazionali (si aggiudicò per tre volte il Giro del Friuli e per due volte la Tre Valli Varesine e la Coppa Bernocchi) mentre alla Milano-Sanremo sfiorò il successo in due occasioni (2º nel 1983 e 3º nel 1987). Una delle sue caratteristiche principali fu senza dubbio la tenacia; difatti nei primi anni novanta, quando ormai non aveva più il micidiale spunto in volata dei primi anni, diventò un eccellente passista capace di cercare la vittoria con la fuga da lontano; ciò gli permise di vincere qualche altra tappa sia al Giro che al Tour. Assieme a Mario Cipollini, Mark Cavendish e Alessandro Petacchi, è uno dei quattro corridori ad avere vinto una tappa in almeno 15 diverse edizioni dei tre Grandi Giri[1].
Chiuse la sua lunga carriera professionistica nel 1995 con il bottino di 80 vittorie su strada. Non abbandonò però l'ambiente ciclistico, diventando subito direttore sportivo, carica poi ricoperta nel team kazako Astana, dopo tre anni alla Lampre. Attualmente è nel servizio regolatori in motocicletta per le gare ciclistiche organizzate dalla RCS Corse, tra cui Milano-Sanremo, Tirreno-Adriatico, Giro d'Italia, Il Lombardia.
Palmarès
Strada
1979 (dilettanti)
Giro del Valdarno
Campionati italiani militari, Prova in linea
Gran Premio Somma
Trofeo Piva
Trofeo Papà Cervi
1980 (dilettanti)
Giro delle Tre Provincie
Coppa Città di Melzo
Trofeo Piva
Trofeo Papà Cervi
1981 (Inoxpran, quattro vittorie)
1ª tappa Ruota d'Oro
1ª tappa Vuelta a España (Santander > Avilés)
3ª tappa Vuelta a España (León > Salamanca)
1ª tappa, 1ª semitappa Giro d'Italia (Trieste > Bibione)
1982 (Inoxpran, tre vittorie)
1ª tappa Giro di Puglia (? > Maglie)
14ª tappa Giro d'Italia (Pescara > Urbino)
Giro del Friuli
1983 (Inoxpran, nove vittorie)
2ª tappa Giro di Sardegna (Cagliari > Carbonia)
1ª tappa Tirreno-Adriatico (Santa Marinella > Lago di Vico)
1ª tappa Vuelta al País Vasco (Legorreta)
5ª tappa, 1ª semitappa Vuelta al País Vasco (Azpeitia)
1ª tappa Giro di Puglia (Ostuni > Castellaneta Marina)
2ª tappa Giro d'Italia (Mantova > Comacchio)
8ª tappa Giro d'Italia (Salerno > Terracina)
1ª tappa Ruota d'Oro (Padenghe sul Garda > Manerba del Garda)
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