Guido Soldani (San Cipriano Po, 15 aprile 1926) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista.
Guido Soldani | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Termine carriera | 1960 - giocatore | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
???? | ![]() | ? (?) |
1944-1948 | ![]() | ? (?) |
1948-1953 | ![]() | 150 (37) |
1953-1954 | → ![]() | 8 (2) |
1954-1956 | ![]() | 58 (12) |
1956-1958 | ![]() | 26+ (1+) |
1958-1960 | ![]() | ? (?) |
Carriera da allenatore | ||
1958-1959 | ![]() | |
1967-1968 | ![]() | Vice |
???? | ![]() | Giovanili |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Giocatore di buone abilità tecniche[1], giocava prevalentemente come mezzala[2][3][4] con compiti di regia del gioco[5], ed era abile nel gioco aereo[2].
Inizia a giocare nel San Cipriano Po, partecipante al campionato di Seconda Divisione[6], e nella Stradellina, da cui lo preleva nel 1948 il Monza[7], militante in Serie C. In Brianza rimane per cinque stagioni consecutive, imponendosi come titolare nel centrocampo del modulo MM ideato da Annibale Frossi e ispirato a quello della Nazionale ungherese[2][6][8]. Contribuisce alla prima promozione in Serie B dei biancorossi, nel 1951, con 16 reti che rappresentano il suo maggior bottino personale; con i brianzoli totalizza complessivamente 150 presenze e 37 reti[2], di cui 46 con 3 reti in due stagioni tra i cadetti, tra il 1951 e il 1953: 33 con 2 reti nella prima[9] e 13 con una rete nella seconda[10], nella quale la squadra di Frossi sfiora la promozione in serie A[6].
Nel 1953 torna a militare in Serie C, in prestito per una stagione al Piacenza[11]: qui è poco impiegato, e disputa 8 partite con due reti[3]. A fine stagione rientra al Monza, che lo cede definitivamente alla Vogherese, in IV Serie[4][12], e vi rimane anche per la stagione successiva[13]. Nel 1956 passa al Monteponi in IV Serie[14][15], dove firma un contratto con possibilità di trovare impiego nelle miniere locali al termine della carriera[6]. Resta in Sardegna per due anni prima di riavvicinarsi a casa per motivi familiari[6], tornando nella Stradellina, in Prima Categoria[5][16]. Qui ricopre anche il ruolo di allenatore nella prima stagione[16], mentre è capitano della squadra nella seconda[17].
Conclusa la carriera di calciatore, intraprende quella di allenatore. Nel 1967 è vice di Alfredo Aielli al Voghera[18], e ha guidato le giovanili del Sant'Angelo[6]. Ha ricoperto anche incarichi di osservatore per conto del Varese[6].
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