Jai Hindley (Perth, 5 maggio 1996) è un ciclista su strada australiano che corre per il team Bora-Hansgrohe. Professionista dal 2018, ha caratteristiche di scalatore, nel 2022 si è aggiudicato una tappa e la classifica generale del Giro d'Italia.
Jai Hindley | ||
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Jai Hindley vincitore del Giro d'Italia 2022 | ||
Nazionalità | Australia | |
Altezza | 175 cm | |
Peso | 60 kg | |
Ciclismo | ||
Specialità | Strada | |
Squadra | Bora | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
2015 | Aran Cucine | |
2016 | Attaque Team Gusto | |
2017 | Mitchelton-Scott | |
2018-2020 | Sunweb | |
2021 | Team DSM | |
2022- | Bora | |
Nazionale | ||
2020- | Australia | |
Statistiche aggiornate all'11 settembre 2022 | ||
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All'età di sei anni sale per la prima volta su una bici, incoraggiato dai genitori, appassionati di ciclismo, e a 13 anni partecipa alla sua prima gara.[1] Nel 2013 conquista la medaglia di argento nella prova in linea juniores dei Campionati oceaniani di ciclismo su strada. L'anno successivo ottiene un terzo posto nel campionato nazionale e un altro nel campionato continentale.
Nel 2016 vince il Gran Premio Capodarco in Italia[2] e la settimana successiva si piazza al quinto posto della classifica generale del Tour de l'Avenir. A inizio 2017 arriva secondo allo Herald Sun Tour e terzo nella prova in linea dei Campionati oceaniani; in aprile si piazza secondo al Trofeo Città di San Vendemiano e pochi giorni dopo vince il Toscana Terra di Ciclismo Eroica. In giugno partecipa al Giro d'Italia Under-23 vincendo l'ultima tappa e piazzandosi al terzo posto in classifica generale; conclude la stagione con il successo al Tour of Fuzhou, gara a tappe in Cina.[3]
Dopo due anni in squadre Continental, nel 2018 fa il grande salto nel World Tour accasandosi, insieme al connazionale Michael Storer, alla tedesca Sunweb. Al primo anno nella massima categoria si piazza decimo al Giro di Slovenia 2018 e partecipa alla sua prima Vuelta a España; nella stagione seguente, dopo aver partecipato come gregario al suo primo Giro d'Italia, conclude secondo, alle spalle del solo Pavel Sivakov, nella classifica finale del Giro di Polonia 2019.[4]
Apre la stagione 2020 con il successo finale allo Herald Sun Tour, arricchito da due vittorie parziali nella seconda e nella quarta tappa. Dopo lo stop all'attività a causa della pandemia di COVID-19, prende il via al Giro d'Italia. Entrato nella Top 10 di classifica dopo la nona tappa a Roccaraso, e salito al terzo posto parziale dopo la quindicesima frazione a Piancavallo,[5] il 22 ottobre vince in volata, superando Tao Geoghegan Hart, la diciottesima tappa, da Pinzolo ai Laghi di Cancano, tappa che comprendeva la Cima Coppi sul Passo dello Stelvio; questa vittoria lo porta al secondo posto in classifica generale alle spalle del compagno di squadra, l'olandese Wilco Kelderman.[6][7] Due giorni dopo, grazie al secondo posto nella penultima tappa del Giro, la Alba-Sestriere, va a vestire la maglia rosa del primato. È però costretto a cedere la maglia, definitivamente, il giorno successivo, al termine della cronometro finale di Milano, terminando la corsa al secondo posto, battuto di 39 secondi da Geoghegan Hart.[8] Dopo essersi ritirato nel 2021,[9] torna nel 2022 alla Corsa Rosa come una delle tre punte della Bora insieme a Buchmann e Kelderman e riesce a portare a casa il trofeo, anticipando in classifica generale il grande favorito Richard Carapaz, Mikel Landa e Vincenzo Nibali,[10] vincendo pure la nona tappa con arrivo sul Blockhaus.[11]
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