Leonardo Costagliola (Taranto, 27 ottobre 1921 – Firenze, 7 marzo 2008) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo portiere.
Leonardo Costagliola | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 170 cm | |
Peso | 70 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Portiere | |
Termine carriera | 1955 - giocatore 1982 - allenatore | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1938-1940 | ![]() | 41 (-38) |
1940-1943 | ![]() | 71 (-?) |
1943-1944 | ![]() | ? (-?) |
1945-1948 | ![]() | 100 (-?) |
1948-1955 | ![]() | 230 (-290) |
Nazionale | ||
1953-1954 | ![]() | 3 (-2) |
Carriera da allenatore | ||
1956 | ![]() | |
1957-1958 | ![]() | |
1958-1961 | ![]() | |
1961-1963 | ![]() | |
1963-1965 | ![]() | |
1965 | ![]() | |
1967 | ![]() | [1] |
1967-1968 | ![]() | |
1969-1971 | ![]() | |
1971-1973 | ![]() | |
1973-1974 | ![]() | [2] |
1974-1975 | ![]() | |
1981-1982 | ![]() | [3] |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Soprannominato gatto magico[4], debutta nella sua città, Taranto, ad appena diciassette anni, come portiere della Pro Italia[5]; in realtà inizia a giocare a calcio come mediano senza particolare successo, trasformandosi casualmente in portiere grazie a un infortunio dell'estremo difensore proitaliano titolare, avvenuto durante una partita[6]. Durante la guerra passa all'U.S. Bari per la somma di diecimila lire[6] e veste una prima volta i colori bianco-rossi dal 1940 al 1943. Ma il conflitto mondiale non consente l'effettuazione di campionati di Calcio regolari delle stagioni 1943-1944 e 1944-1945. Dopo la liberazione del sud, Leonardo Costagliola partecipa con l'U.S. Conversano al "Campionato d'Italia libera", vincendo il titolo del girone centro sud nel 1944.
Ritorna ancora al Bari nel 1945 e partecipa con esso al "Campionato misto" 1944-1945, che vince; viene ricostituita la Serie A e con la stessa squadra disputa le stagioni 1945-1946 (girone centro-meridionale di Divisione Nazionale), 1946-1947 (terminata dai galletti al settimo posto, piazzamento non eguagliato dai pugliesi nel resto della loro storia) e 1947-1948. Il giocatore viene quindi ceduto alla Fiorentina in cambio di Giuseppe Moro e con i gigliati gioca nei campionati di Serie A dal 1948 al 1955.
Disputa complessivamente in Serie A 336 partite in undici campionati, quattro dei quali giocati con il Bari e sette con la Fiorentina.
Diviene il portiere della Nazionale italiana negli anni 1953-1954. È schierato per tre gare ufficiali (giocate tutte per 90 minuti) e subisce in tutto due reti. Tutte le partite in cui difende la porta, vengono vinte dall'Italia.
È convocato per la prima volta e debutta come portiere della Nazionale venerdì 13 novembre 1953 al Cairo, per l'incontro Egitto-Italia (1-2), gara valida per la qualificazione al Campionato del mondo del 1954.
Scende poi in campo in Italia-Cecoslovacchia, (3-0) domenica 13 dicembre 1953 (a Genova) per la Coppa Internazionale, concludendo l'incontro a reti inviolate. È la prima volta che la Rai trasmette una partita in televisione: il telecronista è Nicolò Carosio. È la prova generale della RAI prima dell'inaugurazione ufficiale delle trasmissioni.
Domenica 24 gennaio 1954 gioca Italia-Egitto (5-1) a San Siro (Milano) sotto la neve, gara valida per la qualificazione al Campionato del mondo del 1954. L'Italia vince il gruppo 9 europeo, grazie alle due vittorie sull'Egitto. Anche questo incontro viene trasmesso in televisione ed è la prima partita di calcio dopo l'inaugurazione dei programmi Rai.
Al Campionato del mondo del 1954 in Svizzera è il terzo portiere della selezione azzurra.
Anche come allenatore debutta nella sua regione, prima sulla panchina del Taranto nel campionato di Serie B 1957-1958[5] e poi su quella del Foggia nella stagione successiva, che si conclude con la promozione dalla Serie C alla serie cadetta; poi torna in terza serie e nel 1961 cede la guida tecnica dei satanelli a Oronzo Pugliese.
Dopo due anni sulla panchina del Pescara[7], allena il Siracusa e in seguito torna a Taranto dove allena i rossoblu nella parte finale della stagione 1964-1965[5] e l'inizio della stagione seguente[5]; nel 1967-1968, dopo aver iniziato il campionato al Chieti passa al Siracusa, ancora in terza serie. Nel campionato 1970-1971 allena in seconda serie la Casertana e negli anni 1971-1973, con il Modena, retrocede dalla B alla C. Allena infine il Venezia all'inizio del campionato 1981-1982, in Serie C2, venendo sostituito prima di fine stagione da Paolo Ferrario[3].
È morto il 7 marzo 2008 a ottantasette anni, a Firenze, ultima città in cui si era trasferito.
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
13-11-1953 | Il Cairo | Egitto ![]() | 1 – 2 | ![]() | Qual. Mondiali 1954 | -1 | |
13-12-1953 | Genova | Italia ![]() | 3 – 0 | ![]() | Coppa Internazionale | - | |
24-1-1954 | Milano | Italia ![]() | 5 – 1 | ![]() | Qual. Mondiali 1954 | -1 | |
Totale | Presenze | 3 | Reti | -2 |
Nel 1948 prese parte al film 11 uomini e un pallone di Giorgio Simonelli, nella parte di se stesso.
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