Luca Cantagalli (Cavriago, 8 dicembre 1965) è un allenatore di pallavolo ed ex pallavolista italiano, di ruolo schiacciatore, tecnico della Tricolore.
Luca Cantagalli | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 199 cm | |
Peso | 94 kg | |
Pallavolo ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex schiacciatore) | |
Squadra | ![]() | |
Termine carriera | 2006 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1979-1980 | ![]() | |
Squadre di club | ||
1980-1990 | ![]() | |
1990-1993 | ![]() | |
1993-1998 | ![]() | |
1998-2000 | ![]() | |
2000-2004 | ![]() | |
2004-2005 | ![]() | |
2005-2006 | ![]() | |
2006 | ![]() | |
Nazionale | ||
1986-1996 | ![]() | 330 |
Carriera da allenatore | ||
2008-2009 | ![]() | Vice |
2009-2010 | ![]() | |
2012-2016 | ![]() | |
2018-2021 | ![]() | Vice |
2022- | ![]() | |
Palmarès | ||
![]() | ||
Argento | Atlanta 1996 | |
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Oro | Brasile 1990 | |
Oro | Grecia 1994 | |
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Oro | Svezia 1989 | |
Oro | Finlandia 1993 | |
Oro | Grecia 1995 | |
Argento | Germania 1991 | |
Statistiche aggiornate all'11 giugno 2022 | ||
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Soprannominato Bazooka o Il sindaco, è un membro della cosiddetta generazione di fenomeni.
Considerato uno dei più grandi attaccanti della storia della pallavolo mondiale, la potenza delle sue schiacciate gli valse il soprannome di Bazooka[1]. In considerazione della sua lunga militanza a Modena (17 stagioni), i tifosi di quella città lo chiamarono anche Sindaco.[2]
Disputate le giovanili a Cavriago, esordì direttamente nella massima categoria italiana nel 1980-81, con la maglia della Panini; in dieci stagioni disputate con la maglia gialloblù vinse quattro scudetti consecutivi tra il 1985-86 e il 1988-89), oltre alla Coppa dei Campioni del 1990, a tre Coppe CEV e a quattro Coppe Italia. Lasciò poi il club modenese, colto nel triennio successivo da una crisi economica.
Nel 1990-91 passò quindi al Treviso; nelle tre stagioni venete colse i primi successi del club orogranata, con le Coppe CEV del 1991 e del 1993, e la Coppa Italia 1992-93. Nel 1993-94 rientrò a Modena, dove colse nuovi successi: tra gli altri, gli scudetti 1994-95 e 1996-97, tre Coppe Campioni e tre Coppe Italia.
Nel 1998-99 passò al debuttante Palermo con cui vinse una Coppa CEV. Ritornato per la terza volta a Modena, vinse lì un nuovo scudetto, il settimo della sua carriera, nel 2001-02. Annunciata l'intenzione di terminare la carriera nel 2005-06, dopo una travagliata stagione in cui aveva subito anche una squalifica quadrimestrale per doping causa positività al salbutamolo (contenuto in un farmaco per l'asma[3]), ritornò ancora in campo nel 2006-07 in A2 con la maglia di Cavriago, squadra nella quale aveva esordito.
La fine ufficiale della sua carriera si può indicare con la partita dell'All Star Game del 5 novembre 2006 giocata tra l'Italia di Lega e l'All Star A1: sull'11-9 Zlatanov mandò una battuta direttamente in tribuna, e un arrabbiato Fefè De Giorgi, allenatore della selezione italiana, invocò platealmente la sostituzione; alla postazione dei commentatori si alzò, togliendosi giacca e cravatta, proprio Cantagalli, in quel momento lì per commentare la partita, e andò a battere quello che rimase l'ultimo servizio del Bazooka davanti a una standing ovation dei 5000 presenti quel giorno a Montichiari.[4]
Aveva debuttato in nazionale ad Aosta, il 18 marzo 1986, nella gara vinta dagli azzurri per 3-2 contro l'Argentina; in totale ha giocato 330 partite con la maglia dell'Italia, vincendo un argento olimpico, due ori mondiali e 3 europei.
Diventato commentatore sportivo per l'emittente satellitare Sky Sport, nel 2009 fu ingaggiato come allenatore da Massa, neopromossa in A2. Dalla stagione 2012-13 allena la Tricolore di Reggio Emilia; lascia il club al termine della stagione 2015-2016, dopo l'eliminazione in semifinale play-off contro la Callipo, quando il suo contratto non viene rinnovato.[5]
Dal 2018 torna al Modena come allenatore in seconda della squadra, agli ordini dapprima di Julio Velasco e poi di Andrea Giani.
![]() | Collare d'oro al merito sportivo |
«Campione mondiale 1990 e 1994» — 2018[6] |
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