Marc-Vivien Foé (Nkolo, 1º maggio 1975 – Lione, 26 giugno 2003) è stato un calciatore camerunese, di ruolo centrocampista.
Marc-Vivien Foé | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 188 cm | |
Peso | 85 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Centrocampista | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1991-1994 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1994-1999 | ![]() | 85 (11) |
1999-2000 | ![]() | 38 (1) |
2000-2002 | ![]() | 43 (3) |
2002-2003 | ![]() | 35 (9) |
Nazionale | ||
1993 | ![]() | 3 (1) |
1993-2003 | ![]() | 64 (8) |
Palmarès | ||
![]() | ||
Oro | Ghana-Nigeria 2000 | |
Oro | Mali 2002 | |
![]() | ||
Argento | Francia 2003 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Centrocampista, ha cominciato la carriera nel Canon Yaoundé. Dopo la partecipazione ai mondiali del 1994 è stato acquistato dal Lens, dove ha giocato per cinque anni, vincendo la Ligue 1 nel 1998. Era stato in procinto di passare al Manchester United, ma un grave infortunio a una gamba annullò le trattative, oltre a fargli saltare il mondiale di Francia.
Si è trasferito al West Ham nel 1999, ma la stagione dopo è subito tornato in Francia, all'Olympique Lyonnais, con cui ha vinto la Coupe de France nel 2001 e il campionato nel 2002. Ha fatto ritorno nella Premier League nel 2002, giocando in prestito nel Manchester City. Ha segnato l'ultimo gol dei Citizens nel vecchio Maine Road, prima della sua prematura scomparsa.
Nella propria nazionale Foé esordì giovanissimo, diventandone ben presto un pilastro a livello tecnico-tattico; in particolare risultava preziosa la sua capacità di interdizione in mezzo al campo in un calciatore capace di giocare anche a ridosso delle punte e dotato di un tiro molto potente. Era amico fraterno del capitano Rigobert Song con il quale aveva giocato quasi tutte le gare disputate in nazionale.
Foé morì il 26 giugno 2003 dopo essere collassato, nel cerchio di centrocampo, al 72' della semifinale di Confederations Cup giocata a Lione tra Camerun e Colombia. Soccorso da compagni ed avversari, è deceduto dopo un'ora di tentativi di rianimazione effettuati negli spogliatoi dai risultati inutili.[1]
L'autopsia ha rivelato che la causa di morte è stata un attacco cardiaco, causato da uno sproporzionato ventricolo sinistro (cardiomiopatia ipertrofica). Secondo molti medici la condizione era congenita (molto diffusa peraltro in Africa) e secondo alcuni specialisti la presenza di un defibrillatore allo stadio avrebbe salvato la vita all'atleta. Non sono state trovate tracce di sostanze dopanti nel suo organismo.[2]
Numerosi tributi al calciatore sono stati espressi. Dopo la scomparsa, oltre al ritiro della maglia numero 23 da parte del Manchester City, si era profilata la possibilità di intitolare a Foé il nuovo stadio dei Citizens.
Foé è stato sepolto in una tomba realizzata presso uno stabile che porta il nome di Marc-Vivien Foe Sport Complex, nel quartiere Okoui, a Yaoundé.
Alla sua memoria è stato istituito il Premio Marc Vivien Foé per il miglior calciatore africano del massimo campionato francese di calcio[3].
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