Mario Casati (Carate Brianza, 3 settembre 1944) è un ex pugile italiano. Olimpionico a Città del Messico 1968, ha ottenuto notevoli successi nella categoria dei dilettanti conquistando il titolo europeo nel 1967.
Mario Casati | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Pugilato ![]() | ||
Categoria | Pesi superwelter e medi | |
Termine carriera | 9 luglio 1970 | |
Carriera | ||
Incontri disputati | ||
Totali | 7 | |
Vinti (KO) | 5 (0) | |
Persi (KO) | 0 | |
Pareggiati | 2 | |
Palmarès | ||
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Bronzo | Berlino Est | Pesi superwelter |
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Oro | Monaco di Baviera 1965 | Pesi superwelter |
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Oro | Trieste 1966 | Pesi medi |
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Oro | Algeri 1967 | Pesi medi |
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Oro | Roma 1967 | Pesi medi |
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Nel 1963 vince la medaglia di bronzo dei pesi superwelter ai Campionati italiani, sconfitto da Remo Golfarini[1]. Nel 1964, abbandona temporaneamente il pugilato agonistico.
L'anno successivo, agli “Italiani”, allestiti a Roma vince la medaglia d'argento e, ai Campionati europei, a Berlino Est, è medaglia di bronzo, cedendo in semifinale al sovietico Viktor Ageyev[1]. Lo stesso anno, a Monaco di Baviera è Campione del Mondo, tra i militari[2].
Passato di categoria, nel 1966, a Genova, è Campione d'Italia dei pesi medi e, a Trieste, ancora Campione mondiale militare[3].
Nel 1967, vince nuovamente il titolo italiano, a Napoli e, ad Algeri, i Giochi del Mediterraneo[4]. A Roma è campione europeo, battendo in finale il sovietico Aleksej Kiselёv[5], argento nei mediomassimi a Tokyo e che, alle Olimpiadi dell'anno successivo, si ripeterà nei medi. In ottobre, a Città del Messico, vince il torneo preolimpico[6].
Con questi risultati, Casati è il pugile su cui conta maggiormente l'Italia per conquistare una medaglia alle Olimpiadi di Città del Messico. Invece, è sconfitto al primo turno dal non irresistibile bulgaro Simon Georgev[1]. E' subito contato e, invece di recuperare le forze, si getta all'attacco, esponendosi ai colpi di rimessa dell'avversario e mandando in fumo ogni speranza di vittoria[7]
Passato professionista dopo le Olimpiadi, Casati combatte soltanto sette incontri, vincendone cinque e pareggiandone due, sempre nei pesi medi. Pareggia l'ultimo match con l'unico pugile di un certo livello da lui incontrato, il futuro Campione d'Europa Elio Calcabrini[1].
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