Mario Pietruzzi (Alessandria, 19 giugno 1918 – Cascinagrossa, 5 novembre 2014[1]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista o attaccante.
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Mario Pietruzzi | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista, attaccante) | |
Termine carriera | 1953 - giocatore 1975 - allenatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-193? | ![]() | |
1937-1938 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1938-1953 | ![]() | 283 (24) |
Carriera da allenatore | ||
1955-1962 | ![]() | |
1964-1966 | ![]() | |
1966-1967 | ![]() | Vice |
1967-1969 | ![]() | |
1970-1971 | ![]() | Vice |
1972 | ![]() | |
1974 | ![]() | |
1974-1975 | ![]() | Vice |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Ha trascorso complessivamente quasi 25 anni nell'Alessandria, passando con i Grigi tutta la sua carriera da calciatore.
Ritiratosi sul finire degli anni settanta, viveva a Cascinagrossa, sobborgo di Alessandria[2], dove è deceduto nel 2014 all'età di 96 anni[1].
Cresciuto nel Savoia di Litta Parodi e poi nelle giovanili del Crema a metà anni trenta,[3][4] esordì da professionista con la maglia dell'Alessandria nella stagione 1938-1939, in Serie B. Con i grigi visse tutta la sua carriera da calciatore, ottenendo la promozione in A al termine del campionato 1945-1946 e seguendo la squadra anche dopo la prima caduta in Serie C, nel 1949-1950.
Disputò le ultime gare nella stagione del ritorno tra i cadetti (1952-1953); vanta un totale di 53 presenze e 4 gol in Serie A e 129 presenze e 19 reti in Serie B. Con 283 gare in campionato è il terzo calciatore più presente in maglia grigia dopo Antonio Colombo e Renato Cattaneo.[2]
Da allenatore seguì alla fine degli anni cinquanta il Derthona[5]. Allenò poi la Valenzana per due stagioni[6] prima di entrare stabilmente nello staff tecnico dell'Alessandria, seguendo soprattutto le giovanili e allenando a più riprese la prima squadra in Serie C: nei campionati 1967-1968 e 1968-1969, nel 1971-1972 dopo l'esonero di Mario David[7] e nelle ultime quattro giornate del campionato 1973-1974, già vinto da Dino Ballacci licenziato per contrasti con la presidenza.[8]
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