In Coppa del Mondo esordì il 7 dicembre 1991 nella 10km a tecnica classica di Silver Star (27°), ottenne il primo podio il 9 gennaio 1994 nella 15km a tecnica classica di Kavgolovo (3°) e la prima vittoria il 15 gennaio 1995 nella staffetta di Nové Město na Moravě. In gare individuali ottenne la prima vittoria il 7 dicembre 1996 nella 10km a tecnica classica di Davos. Nella stagione 1996-1997 si aggiudicò la Coppa del Mondo di lunga distanza.
In carriera partecipò a tre edizioni dei Giochi olimpici invernali (Albertville 1992, Lillehammer 1994 e Nagano 1998), vincendo sei medaglie, e a cinque dei Campionati mondiali, vincendo nove medaglie.
Nel 2001 fu coinvolto nello scandalo doping che travolse la nazionale finlandese ai Campionati mondiali di sci nordico 2001: poiché risultò positivo all'amido idrossietilico fu privato della medaglia d'oro nella staffetta che in un primo momento gli era stata assegnata[1][2]. Myllylä riconobbe la propria colpevolezza e, in seguito, ammise di aver fatto uso di sostanze dopanti (EPO) durante l'intera carriera. Scontata la squalifica di due anni tentò di ritornare alle gare, con scarsi risultati, fino al definitivo ritiro nel 2005[2].
Procedimenti giudiziari e morte
Già afflitto da alcolismo durante il periodo di attività sportiva, dopo il ritiro il problema si acuì. Tra il 2008 e il 2010 fu più volte arrestato per guida in stato di ebbrezza e condannato in ogni occasione a 30-40 giorni di carcere; anche l'uso di doping fu oggetto di un procedimento giudiziario[2][3].
Venne trovato morto dalla polizia nella sua casa di Kokkola il 5 luglio 2011; non furono fornite indicazioni ufficiali sulla causa del decesso, anche se la stampa parlò di suicidio[2][3].
Nuova bufera doping sul fondo finlandese, in Wintersport-news.it, 28 ottobre 2010. URL consultato il 5 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2012). (FI) Paavo Rytsä - Jukka Lindfors, Lahden kohukisat 2001, in Yle.fi, 8 settembre 2006. URL consultato il 5 agosto 2011. (FI) Jukka Lindfors, Miesten suruviesti Lahdessa 2001, in Yle.fi, 2 agosto 2008. URL consultato il 5 agosto 2011.
Scheda Sports-reference, su sports-reference.com. URL consultato il 6 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2008).
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