Può ricoprire ogni ruolo della difesa, giocando sia come terzino (su entrambe le fasce) che come centrale.[1] Si distingueva per la velocità e la prestanza fisica.[2] È soprannominato "Tyson" per l'aspetto fisico e la somiglianza con l'omonimo ex pugile americano.[2]
Carriera
Ha militato in varie squadre colombiane prima di passare, nel 2006, al River Plate.[1][2] Nella partita d'esordio con la formazione argentina, si fece notare per i calci rifilati agli avversari[2]: i tifosi lo soprannominarono "El Negro".[2] Nel luglio 2007, l'Inter lo acquistò superando la concorrenza del Bologna.[1][2][3][4]
Rivas in azione con l'Inter
Complice anche il nutrito ricambio del reparto arretrato, trovò poco spazio nell'undici titolare.[5] Il debutto con i nerazzurri coincise con quello nelle coppe europee, giocando in Champions League contro il Fenerbahçe il 19 settembre.[6] In Serie A esordì il 3 febbraio 2008, nella gara vinta con l'Empoli.[7] Vinse lo scudetto al termine della stagione[8], mentre nell'ottobre seguente subì un infortunio al ginocchio che ne limitò la presenza in campo.[9][10] Anche con Mourinho in panchina fu scarsamente utilizzato[11], pur vincendo un altro campionato.[12]
Nell'estate 2009 passò in prestito al Livorno.[13] Durante l'incontro con il Palermo, un colpo alla testa ne causò lo svenimento ed un temporaneo ricovero ospedaliero.[14][15] Il 20 dicembre segnò contro la Sampdoria il primo gol in Italia[16], contribuendo alla vittoria per 3-1.[17]
Scaduto il prestito fece ritorno all'Inter, venendo quindi girato al Dnipro.[18] Nell'autunno 2011 si trasferì poi in Canada, giocando con il Montréal Impact fino al giugno 2014.[19] Rimasto svincolato[20][21], rientrò in patria agli inizi del 2015.[22][23][24][25]
Raffaele Amato, Inter, che fine ha fatto... Nelson Rivas, su calciomercato.it, 19 aprile 2017. URL consultato il 25 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2018).
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