Olindo Bitetti (Caserta, 6 maggio 1886 – 22 maggio 1973) è stato un pallanuotista, calciatore, giornalista, e dirigente sportivo italiano, tra i fondatori della Lazio nel 1900.
Olindo Bitetti | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Pallanuoto ![]() | ||
Termine carriera | 1911 | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1900-1911 | ![]() | ? (?) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Centrocampista | |
Termine carriera | 1904 | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1901-1904 | ![]() | 0 (0) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Fu uno dei fondatori della Polisportiva S.S. Lazio.[1] Il suo contributo fu fondamentale nella scelta del nome, in quanto fu lui a proporlo[2]. Nel 1909 viene eletto come primo presidente del Comitato Regionale della Lega Dilettanti[3]. Durante la prima guerra mondiale fu inviato al fronte con il grado di sottotenente e si distinse come pilota di aerei da combattimento, venendo promosso a tenente. Nel novembre 1918 partecipò al mitragliamento delle truppe austriache in ritirata lungo il Tagliamento e fu decorato con la medaglia di bronzo al valor Militare.
Dopo la morte di Costanzo Chauvet nel 1918, Bitetti divenne direttore de Il Popolo Romano, quotidiano che era stato molto influente nei decenni finali dell'Ottocento, ma che era caduto in disgrazia dopo lo scandalo della Banca Romana. Il Popolo Romano cessò le pubblicazioni nel 1922 e Bitetti ne fu l'ultimo direttore.[4] In quegli anni collaborò anche con la La Gazzetta dello Sport.[5]
Nel 1923 divenne il primo presidente del Circolo Canottieri Lazio[6]. Tra il 1937 e il 1940 ricopre il ruolo di presidente della Federazione Italiana Nuoto[7].
Ha ricevuto la Stella d'oro al Merito Sportivo nel 1970.
Gioca nella sezione Nuoto nei primi anni di attività della Polisportiva biancoceleste.
Gioca come centrocampista nei primi anni della Lazio. Fa parte della rosa biancoceleste che il 15 maggio 1904 ha la meglio per 3-0 sulla C.S. Virtus, gara considerata, seppur ufficiosamente, come il primo Derby romano.[8]
Bitetti fu corrispondente per la «Gazzetta dello Sport»[5] e fu l'ultimo direttore del quotidiano «Il Popolo romano»[4].
Ha ricoperto diverse cariche presidenziali, come quella del Circolo Canottieri Lazio, di cui fu ideatore e primo presidente nel 1923, per poi diventare nel 1925 reggente, insieme a Gerardo Branca, della Polisportiva S.P. Lazio, nonché presidente ad interim della sezione calcio biancoceleste per pochi mesi nel 1938. Nel 1959 fu eletto Presidente Generale del sodalizio biancoceleste. Molto attivo lo è stato anche per le sezioni Nuoto e Pallanuoto, avendone fatto parte già come atleta.
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