Paolo Minicucci (Roma, 22 maggio 1966) è un allenatore di calcio a 5, dirigente sportivo ed ex giocatore di calcio a 5 italiano.
Paolo Minicucci | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 181 cm | |
Peso | 79 kg | |
Calcio a 5 ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex universale) | |
Termine carriera | 2000 | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1983-1984 | ![]() | |
1984-1989 | ![]() | |
1989-1990 | ![]() | |
1990-1992 | ![]() | |
1992-1993 | ![]() | |
1993-1994 | ![]() | |
1994-1995 | ![]() | |
1995-2000 | ![]() | |
Nazionale | ||
1988-2001 | ![]() | 41 (5) |
Carriera da allenatore | ||
2000-2001 | ![]() | |
2001-2009 | ![]() | |
2009 | ![]() | vice |
2013-2014 | ![]() | |
2014-2015 | ![]() | |
2015-2016 | ![]() | |
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Utilizzato nel ruolo di giocatore di movimento, nella nazionale italiana ha disputato 41 gare, segnando cinque reti. Ha come massimo riconoscimento in carriera la partecipazione con la Nazionale di calcio a 5 dell'Italia al FIFA Futsal World Championship 1989 dove la nazionale azzurra è giunta al secondo turno, rimanendo poi fuori dalle semifinali nel girone con Olanda, Belgio e Ungheria. Partecipa al FIFA Futsal World Championship 1992, dove l'Italia non supera il girone, al UEFA Futsal Championship 1999 dove l'Italia conquista il bronzo, e alle qualificazioni al mondiale 2000, dal quale la nazionale italiana esce sconfitta.
Dalla 28ª giornata della stagione 1999-00 subentra a Massimo Ronconi sulla panchina della Lazio, ricoprendo il doppio ruolo di allenatore-giocatore[1]. Minicucci conduce i biancocelesti alla finale scudetto, persa per mano del Genzano. Confermato nella stagione successiva, viene però esonerato a poche giornate dal termine anche se qualificato per i playoff scudetto (sesto posto) con un roster estraneamente giovane, venendo sostituito da Marini[2]. Nello stesso anno è nominato commissario tecnico della Nazionale Under-21, con la quale ha ottenuto 34 vittorie, 10 pareggi e 7 sconfitte, ottenendo la medaglia d'argento al campionato europeo di calcio a 5 Under-21 2008. Nel 2004 frequenta il corso a Coverciano e consegue l'abilitazione ad allenatore di calcio a 5 di primo livello. Alle dimissioni di Alessandro Nuccorini nel marzo 2009, entra nello staff del nuovo commissario tecnico della Nazionale, Roberto Menichelli[3]. Nel luglio successivo viene tuttavia squalificato, inizialmente per 42 mesi anni poi ridotti a 8[4] causa un referto falso (redatto da un arbitro che a sua volta è stato condannato in sede penale per aver aggredito un dirigente durante una partita ufficiale) valido per la Coppa Canottieri Lazio. In seguito a ciò rassegna le proprie dimissioni. Nella stagione 2013-14 ritorna ad allenare, ricominciando dal Circolo Tennis EUR[5] con cui vince il campionato di Serie C1. L'annuncio del ritiro delle competizioni da parte del club, lascia l'allenatore senza squadra; nel novembre 2014 subentra al dimissionario Salvatore Zaffiro sulla panchina della Roma Torrino in Serie A2[6] senza tuttavia riuscire a raggiungere la salvezza. Nella stagione 2015-16 torna in serie B per allenare la Capitolina Marconi[7] con la quale vince il campionato di serie B girone E ottenendo la promozione diretta in serie A2.
Nella stagione 2010-11 è nominato direttore generale della Canottieri Lazio, carica che ricopre fino al dicembre 2011 quando, in contrasto con la società per la gestione tecnica ed economica, rassegna le proprie dimissioni[8].
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