Peter Phillip Bonetti (Putney, 27 settembre 1941 – 12 aprile 2020) è stato un calciatore inglese, di ruolo portiere.
Peter Bonetti | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 177 cm | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Portiere | |
Termine carriera | 1979 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-19?? | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1960-1975 | ![]() | 600 (-?) |
1975 | ![]() | 21 (-?) |
1976-1979 | ![]() | 129 (-?) |
1979 | ![]() | 5 (-?) |
Nazionale | ||
1966-1970 | ![]() | 7 (-4) |
Palmarès | ||
![]() | ||
Oro | Inghilterra 1966 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Numero 1 del Chelsea per quasi due decenni, ha partecipato a due campionati mondiali di calcio con la nazionale inglese, divenendo campione del mondo nel 1966.
Nato in un sobborgo di Londra, nonostante sia inglese i suoi genitori erano svizzeri e, più precisamente, ticinesi.[1][2]
È scomparso il 12 aprile 2020 all'età di 78 anni dopo una lunga malattia.[2][3]
Era un portiere dotato di ottimi riflessi tanto da essere soprannominato The Cat.[2]
Iniziò la carriera nelle giovanili del Reading. Nel 1960, grazie ad una lettera di sua madre al manager del Chelsea, Ted Drake, ottenne un provino con i Pensioners, che lo ingaggiarono e lo fecero esordire in prima squadra quello stesso anno.
Bonetti emerse subito come una figura chiave del giovane team londinese, di cui facevano parte anche Bobby Tambling, Terry Venables, John Hollins e Barry Bridges, e che conquistò la promozione in First Division. Per i suoi prodigiosi riflessi venne soprannominato The Cat ("Il gatto").
Per i successivi quindici anni Bonetti fu titolare inamovibile della porta del Chelsea, raggiungendo due volte la finale della Coppa d'Inghilterra, che vinse nel 1970 con due prestazioni eccellenti contro il Leeds United.[2] L'anno successivo al palmarès del portiere si aggiunse anche la Coppa delle Coppe, vinta in finale contro il Real Madrid.[2]
Nel 1975 Bonetti lasciò il Chelsea per fare una breve esperienza nella NASL con la maglia dei St. Louis Stars. Dopo una sola stagione, in cui comunque guidò la squadra alla semifinale play-off, ritornò ai Blues dove giocò per altri quattro anni.
Nel 1979, dopo 729 presenze (il secondo per partite giocate con la maglia del Chelsea dietro Ron Harris),[2] lasciò Londra e si trasferì in Scozia, dove giocò qualche partita con la maglia del Dundee United prima di abbandonare definitivamente il calcio giocato.
Vanta 7 presenze con la Nazionale inglese, di cui una nei quarti di finale dei Mondiali del 1970, persi 3-2 contro la Germania; in quell'occasione due suoi errori si rivelarono decisivi per l'eliminazione degli inglesi.[4] Precedentemente era stato la riserva di Gordon Banks nei vittoriosi Mondiali del 1966.[2]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Inghilterra | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
3-7-1966 | Copenaghen | Danimarca ![]() | 0 – 2 | ![]() | Amichevole | - | |
24-5-1967 | Londra | Inghilterra ![]() | 2 – 0 | ![]() | Amichevole | - | |
27-5-1967 | Vienna | Austria ![]() | 0 – 1 | ![]() | Amichevole | - | |
8-5-1968 | Madrid | Spagna ![]() | 1 – 2 | ![]() | Qual. Euro 1968 | -1 | |
5-11-1969 | Amsterdam | Paesi Bassi ![]() | 0 – 1 | ![]() | Amichevole | - | |
10-12-1969 | Londra | Inghilterra ![]() | 1 – 0 | ![]() | Amichevole | - | |
14-6-1970 | León | Germania Ovest ![]() | 3 – 2 dts | ![]() | Mondiali 1970 - Quarti di finale | -3 | |
Totale | Presenze | 7 | Reti | −4 |
Altri progetti
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