In carriera ha raggiunto una serie di 35 vittorie consecutive in meeting a livello internazionale dal 19 agosto 2010 all'8 giugno 2013 quando è stato battuto dal polacco Piotr Małachowski agli FBK Games ad Hengelo.
Biografia
Nel 2001, Harting è diventato vice-campione mondiale della categoria allievi. L'anno successivo ha partecipato ai campionati mondiali juniores di Kingston fermandosi però al tredicesimo posto con un lancio a 56,23 metri.
Nel 2003 ha preso anche parte ai campionati europei juniores concludendo però la sua gara senza misura.
Nel 2005 si è laureato campione europeo under 23 grazie ad un lancio a 64,50 metri. Lo stesso anno ha partecipato ai Campionati europei di Göteborg dove però non è riuscito a qualificarsi per la finale fermandosi al 13º posto.
Nel mese di agosto 2007 ha partecipato ai Campionati del mondo di Osaka. In questa manifestazione ha vinto la medaglia d'argento con 66,68 metri dietro soltanto all'estone Gerd Kanter.[1]
Nel 2008, dopo aver vinto per la seconda volta il titolo tedesco nel lancio del disco, a Kaunas ha siglato anche il suo record personale a 68,65 metri. Arrivato alle Olimpiadi di Pechino 2008 come uno dei favoriti alla vittoria della medaglia si è poi dovuto accontentare del quarto posto.[2]
Ai Campionati del mondo di Berlino 2009 è diventato campione del mondo con il nuovo record personale a 69,43 metri, superando proprio all'ultimo turno il polacco Piotr Małachowski.[3]
Nel 2010, ai Campionati europei di Barcellona ha conquistato la medaglia d'argento con un lancio a 68,47 metri a solo 40 centimetri dal vincitore del titolo europeo Piotr Małachowski.[4]
Il 30 agosto 2011 conquista il suo secondo titolo mondiale consecutivo battendo l'estone Gerd Kanter grazie ad un lancio a 68,97 metri.
Il 7 agosto del 2012 conquista la sua prima medaglia d'oro alle olimpiadi di Londra con un lancio di 68,27 metri.
Dall'autunno 2013 è allenato dall'ex discobolo Torsten Schmidt.[5]
Polemiche
Harting durante un lancio nel 2008.
Durante i campionati mondiali di Berlino, Harting ha criticato la campagna sulle vittime del doping.
Questa campagna è consistita nella distribuzione al pubblico di occhiali neri che impedivano la vista delle competizioni.
Harting ha detto: "Vorrei lanciare il mio disco addosso a loro, almeno non vedranno davvero più niente."[6]
L'espressione è stata condannata sia dalla Federazione tedesca di atletica leggera che dal pubblico.
Il presidente della federazione, Eike Emrich, tuttavia, ha annunciato in un comunicato che dopo la richiesta di clemenza chiesta da Harting, la federazione aveva deciso di perdonarlo alla luce della grande tensione dell'atleta a causa dei mondiali.[7]
Il clima di tensione è stato poi rafforzato dal fatto che le discussioni erano state ripetutamente incentrate sul problema del doping nel passato ed in seguito a questo erano piovute numerose critiche al suo allenatore Werner Goldmann, che aveva lavorato con la GDR che in quegli anni aveva avuto molti casi legati al doping.[7]
In aggiunta a carico dell'allenatore tedesco c'erano anche le dichiarazioni dell'ex pesista Gerd Jacobs che l'aveva accusato di avergli dato direttamente steroidi anabolizzanti.[8]
Gerd Kanter
Alla vigilia dei campionati del mondo di Berlino 2009 c'è stato un battibecco tra il campione olimpico e mondiale Gerd Kanter ed il discobolo tedesco.
Kanter dichiarò che se Harting non avesse cambiato radicalmente il suo carattere scontroso ed arrogante non sarebbe mai riuscito a vincere un titolo mondiale.
La risposta del tedesco arrivò subito, non solo a parole, ma anche sul campo battendo infatti l'estone (poi terzo) e vincendo il titolo con la misura 69,43 metri, ottenuta all'ultimo turno di lanci.
Alla fine della gara Harting dichiarò:
«Questa per me è una soddisfazione speciale. Kanter aveva detto che io qui ero soltanto il numero quattro. Ora gli ho dimostrato che si sbagliava di grosso.[9]»
(Robert Harting)
Rutger Smith
Harting in seguito alla conclusione dei campionati del mondo di Osaka che lo avevano visto classificarsi secondo davanti a Smith dichiarò di lui:
«Non riesco proprio a sopportarlo. Dai poi sappiamo che tra tedeschi ed olandesi c'è grande rivalità.[10]»
(Robert Harting)
A distanza di due anni in una video-intervista rilasciata al sito Themazecorporation.net, il 18 ottobre 2009, anche Smith ha messo in luce il suo rapporto con Harting dichiarando infatti:
«Robert Harting non è mio amico e non ho con lui buoni rapporti. Sinceramente preferisco vedere vincitore un altro atleta. Comunque ho grande rispetto per lui e per le sue prestazioni. Nel corso di un campionato mondiale, all'ultimo turno, lanciare oltre ai 69 metri in uno stadio pieno è una cosa di grande classe.[11]»
(DE) Von Thomas Hahn, Wüster Angriff gegen Dopingopfer, su sueddeutsche.de, 18 agosto 2009. URL consultato il 4 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2009).
(DE) Peter Schmitt, DLV-Stellungnahme[collegamento interrotto], su deutscher-leichtathletik-verband.de, 18 agosto 2009. URL consultato il 4 febbraio 2010.
(DE) Michael Reinsch, Kein Wort über Doping, su faz.net, 18 agosto 2009. URL consultato il 4 febbraio 2010.
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