Roberto Meléndez Lara (Barranquilla, 31 marzo 1912 – Barranquilla, 20 maggio 2000) è stato un calciatore e allenatore di calcio colombiano, di ruolo attaccante.
Roberto Meléndez Lara | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante) | |
Termine carriera | 1947 - giocatore 19?? - allenatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
192? | 7 de Abril | |
Squadre di club1 | ||
1930-1939 | ![]() | ? (?) |
1939 | ![]() | ? (?) |
1940-1947 | ![]() | ? (?) |
Nazionale | ||
1937-1947 | ![]() | 3+ (0+) |
Carriera da allenatore | ||
1945 | ![]() | |
1948 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Nato a Rebolo, quartiere di Barranquilla, Meléndez era il settimo di 16 fratelli; nacque in una famiglia di non eccelse condizioni economiche.[1] Fu un accanito tabagista, anche durante la carriera sportiva: smise solo in tarda età.[2] Sposatosi, ebbe 14 figli.[3] Fu anche professore di educazione fisica in due scuole di Barranquilla, il Colón e l'Americano:[2] iniziò a lavorare nel Colegio Colón nel 1970.[3] Visse a lungo nel quartiere El Carmen; nel 1991 gli è stato dedicato l'Estadio Metropolitano di Barranquilla.[1] Morì nel 2000.[1]
Giocava come interno sinistro.[1] La sua principale caratteristica era l'abilità nel tiro: era capace d'imprimere una granda potenza alla conclusione, e, benché fosse un destro naturale, affinò notevolmente il piede sinistro, con cui era in grado di tirare con eguale efficacia.[1][4] Giocò anche come ala destra.[5][6] Grazie alle sue doti fisiche era anche un abile giocatore di pallacanestro e di baseball.[1]
Iniziò a giocare a calcio al Colegio Biffi; negli anni 1920 giocò nel 7 de Abril.[1] Nel 1930, a 18 anni non ancora compiuti, passò all'Atlético Junior, che allora portava il nome "Juventud Junior".[1] Già nel 1932 era considerato uno dei migliori giocatori a livello nazionale;[4] in quell'anno vinse il campionato di calcio del Dipartimento dell'Atlantico. Oltre a giocare per il Junior, fece anche parte della selezione dipartimentale.[2] Nel 1939 divenne il primo giocatore colombiano a trasferirsi all'estero, nonché il primo a firmare un contratto professionistico: il Centro Gallego, club cubano, gli offrì una remunerazione di 50 dollari al mese per le sue prestazioni calcistiche.[2] Si trasferì quindi nell'isola centramericana, viaggiando per nave; l'esperienza fu breve, poiché dovette tornare in patria per via della seconda guerra mondiale.[2] Si ritirò nel 1947, dopo 17 anni di attività.[3] Durante la sua carriera ha segnato più di 500 reti (508) tra divisioni giovanili, dilettantistiche e professionistiche.[1][4]
Meléndez fu convocato nella selezione della ADEFÚTBOL nel 1937, in occasione di un torneo internazionale.[7] Nel 1945 partecipò al Campeonato Sudamericano, disputando un incontro e ricoprendo il doppio ruolo di giocatore-allenatore.[5] Scese in campo anche nel Sudamericano 1947, sempre per una sola gara.[6]
Fu il 3º commissario tecnico nella storia della Nazionale colombiana di calcio.[8] Rilevò Fernando Paternoster, e guidò la Nazionale nel Sudamericano 1945, chiudendo al 5º posto su 7 partecipanti.[5] Fu anche il primo allenatore dell'Atlético Junior nell'èra professionistica, prendendo parte al campionato 1948.
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