Cresce calcisticamente nell'Inter, dove esordisce in Serie A non ancora ventenne. Dopo due anni passati in prima squadra con un totale di cinque presenze, passa in Serie B al Verona. Nella stagione 1981-1982, con il nuovo allenatore Osvaldo Bagnoli, inizia il miglior periodo della storia della squadra scaligera che culmina con la vittoria dello scudetto 1984-1985; Tricella è il capitano della formazione campione d'Italia[4].
Nel 1987 passa alla Juventus per 4,5 miliardi di lire[5] prendendo il posto del suo concittadino Gaetano Scirea,[5] anche lui di Cernusco sul Naviglio. La squadra arriva al 6º posto in campionato e viene eliminata ai sedicesimi in Coppa UEFA. L'anno seguente è ancora titolare e la squadra arriva al 4º posto in campionato. Il primo successo juventino arriva nella stagione 1989-1990, quando vince Coppa Italia e Coppa UEFA. A fine stagione lascia Torino per accasarsi al Bologna. La stagione dei rossoblù fu fallimentare con la squadra che concluse il campionato all'ultimo posto con soli 18 punti all'attivo. Tricella collezionò 23 presenze in campionato più altre 7 in Coppa UEFA, torneo che vide il Bologna raggiungere i quarti di finale. In quella edizione Tricella fallì uno dei calci di rigore[6] che decisero gli ottavi di finale contro l'Admira Wacker. Nella stagione seguente Tricella decise di rompere consensualmente il contratto col Bologna cercando poi altre squadre di Serie A ma poi, per via di un guaio muscolare[7], abbandonò la carriera agonistica a 33 anni.
Nazionale
Vanta in totale 11 presenze con la maglia della Nazionale italiana, prevalentemente giocate in amichevoli (l'Italia, campione in carica, non aveva bisogno di qualificarsi per il Mondiale). Fu selezionato da Enzo Bearzot nella rosa dell'Italia che partecipò al campionato del mondo 1986 in Messico, ma non scese mai in campo perché Bearzot preferì rinnovare la fiducia a Gaetano Scirea.
Col passaggio dall'era Bearzot all'era Azeglio Vicini, Tricella non rientrò nei piani di questi, che puntò su Franco Baresi. Nel 1987 sostituì il libero rossonero, infortunato[8], in quattro amichevoli e una gara di qualificazione[9][10][11][12][13][14]; rientrato Baresi dall'infortunio, Vicini non concesse più spazio a Tricella.
Dopo il ritiro
Abbandonati i campi da gioco, lascia completamente il mondo del calcio, tornando a vivere nel paese natio e lavorando nel settore immobiliare.[15]
Statistiche
Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data
Città
In casa
Risultato
Ospiti
Competizione
Reti
Note
8-12-1984
Pescara
Italia
2 – 0
Polonia
Amichevole
-
46’
2-6-1985
Città del Messico
Messico
1 – 1
Italia
Amichevole
-
6-6-1985
Città del Messico
Italia
2 – 1
Inghilterra
Amichevole
-
16-11-1985
Chorzów
Polonia
1 – 0
Italia
Amichevole
-
46’
5-2-1986
Avellino
Italia
1 – 2
Germania Ovest
Amichevole
-
11-5-1986
Napoli
Italia
2 – 0
Cina
Amichevole
-
60’
18-4-1987
Colonia
Germania Ovest
0 – 0
Italia
Amichevole
-
28-5-1987
Oslo
Norvegia
0 – 0
Italia
Amichevole
-
3-6-1987
Stoccolma
Svezia
1 – 0
Italia
Qual. Euro 1988
-
10-6-1987
Zurigo
Italia
3 – 1
Argentina
Amichevole
-
23-9-1987
Pisa
Italia
1 – 0
Jugoslavia
Amichevole
-
Totale
Presenze
11
Reti
0
Palmarès
Club
Competizioni nazionali
Coppa Italia: 2
Inter: 1977-1978
Juventus: 1989-1990
Campionato italiano di Serie B: 1
Verona: 1981-1982
Campionato italiano: 1
Verona: 1984-1985
Competizioni internazionali
Coppa UEFA: 1
Juventus: 1989-1990
Note
Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 4 (1987-1988), Panini, 28 maggio 2012, p.39.
81 (2) se si considera lo spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA 1988-1989 disputato il 23 maggio 1988 contro il Torino.
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