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Safet Sušić (in caratteri cirillici Сафет Сушић; Zavidovići, 13 aprile 1955) è un allenatore di calcio ed ex calciatore jugoslavo, bosniaco dal 1992, di ruolo centrocampista o attaccante.

Safet Sušić
Sušić nel 2013
Nazionalità  Jugoslavia
 Bosnia ed Erzegovina (dal 1992)
Altezza 174 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista, attaccante)
Termine carriera 1992 - giocatore
Carriera
Giovanili
1971-1972 FK Krivaja
1972-1973Sarajevo
Squadre di club1
1973-1982Sarajevo221 (85)
1982-1991Paris Saint-Germain343 (85)
1991-1992Red Star17 (3)
Nazionale
1977-1990 Jugoslavia54 (21)
Carriera da allenatore
1994-1995Cannes
1996-1999İstanbulspor
2001Al-Hilal
2004-2005Konyaspor
2005-2006Ankaragücü
2006-2007Çaykur Rizespor
2007-2008Çaykur Rizespor
2008Ankaraspor
2009-2014 Bosnia ed Erzegovina
2015-2016Évian TG
2017Alanyaspor
2018Akhisar Belediyespor
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 4 ottobre 2018

Ha un fratello maggiore, Sead, che giocò con alterne fortune tra Jugoslavia, Canada e Belgio dal 1970 al 1982.


Caratteristiche tecniche



Giocatore


Era un trequartista[1] dotato di buona tecnica e che ingannava gli avversari con una finta nota come kičma[2][3] (in italiano colonna vertebrale).


Carriera



Giocatore



Club

Sušić in azione al Paris Saint-Germain per gli ottavi di finale della Coppa delle Coppe 1983-1984 contro la Juventus
Sušić in azione al Paris Saint-Germain per gli ottavi di finale della Coppa delle Coppe 1983-1984 contro la Juventus

Sušić cominciò la sua carriera nel Krivaja, squadra di Zavidovići. Da giovane si trasferì al Sarajevo, con il quale giocò 600 partite e realizzò 400 gol. Nella stagione 1979-1980 vinse il titolo di capocannoniere del campionato jugoslavo con 21 gol. Nel 1979 fu nominato "Miglior giocatore della Jugoslavia" e "Miglior sportivo della Bosnia ed Erzegovina".

Il 29 aprile 1982 Luciano Moggi, all'epoca direttore sportivo del Torino, annunciò di aver ingaggiato Sušić,[4] tuttavia il bosniaco aveva già firmato un contratto con l'Inter.[5] Ne nacque una querelle: alla fine entrambe le squadre italiane fecero un passo indietro e il bomber si trasferì al Paris Saint-Germain.

Con il club parigino divenne una star di livello europeo. Nel 1982-1983 contribuì alla vittoria della Coppa di Francia segnando tre gol nella doppia semifinale con il Tours e un gol nella vittoriosa finale contro il Nantes (3-2). Nel 1985-1986 segnò tre gol nella stagione che vide il PSG vincere il primo titolo francese nella sua storia. Con la squadra realizzò 96 reti e 61 assist dal 1982 al 1991, issandosi al terzo posto dei calciatori più presenti nella storia del PSG, con 343 partite giocate, straniero più presente di ogni epoca con la maglia del club parigino. Il 22 settembre 1984. nella partita vinta per 7-1 in casa contro il Bastia, fornì cinque assist per altrettante marcature dei suoi compagni. Chiuse la carriera militando nel Red Star nella stagione 1991-1992.


Nazionale

Sušić fu convocato 54 volte in nazionale jugoslava, mettendo a segno 21 gol dal 1977 al 1990. Con la maglia della Jugoslavia prese parte al mondiale del 1982, all'europeo del 1984 e al mondiale del 1990.

Sušić è l'ultimo calciatore in ordine cronologico ad aver realizzato una tripletta alla nazionale italiana, in occasione dell'amichevole di Zagabria del 13 giugno 1979 fra Jugoslavia e Italia, conclusasi col successo dei balcanici per 4-1.[6]


Allenatore


Da allenatore Sušić cominciò guidando il Cannes nel 1994-1995, poi si spostò in Turchia, allenando l'İstanbulspor dal 1996 al 1998. Nel 2001 guidò per qualche mese l'Al-Hilal di Riad, prima di tornare in Turchia per guidare il Konyaspor nella stagione 2004-2005. Nella stagione seguente sedette sulla panchina dell'Ankaragücü. Passato al Çaykur Rizespor, fu alla guida della compagine di Rize in dodici match nella prima metà della stagione 2006-2007. Esonerato, tornò sulla panchina della squadra nella stagione 2007-2008, ma nel febbraio 2008 fu nuovamente sollevato dall'incarico. Nel marzo 2008 passò ad allenare l'Ankaraspor, dove rimase fino al 2009.

Il 28 dicembre 2009 divenne commissario tecnico della nazionale della Bosnia ed Erzegovina. Dopo aver ottenuto solo due vittorie nelle prime sei partite fu severamente criticato dai media, ma rimase in sella e riuscì a condurre i suoi alla qualificazione al play-off per l'accesso all'europeo di Polonia-Ucraina 2012 contro il Portogallo, che tuttavia prevalse nettamente sui bosniaci nel novembre 2011.

Dall'agosto 2012 all'agosto 2013 la Bosnia ed Erzegovina fece registrare una striscia di risultati utili di nove partite e l'8 agosto 2013 si issò in vetta alla posizione più alta mai raggiunta nella classifica mondiale della FIFA, il 13º posto. Nell'ottobre seguente la nazionale allenata da Sušić ottenne la qualificazione al campionato del mondo 2014, la prima per un grande torneo dopo l'indipendenza del paese, battendo per 1-0 la Lituania.[7] In Brasile, nella fase finale, la Bosnia ed Erzegovina uscì al primo turno, dopo due sconfitte contro Argentina (2-1) e Nigeria (1-0) e una vittoria contro l'Iran (3-1). Nel luglio 2014 Sušić, dopo essersi dimesso, tornò sui propri passi e rinnovò il contratto per altri due anni. Gli scarsi risultati ottenuti nelle prime quattro partite di qualificazione al campionato d'Europa 2016 causarono l'esonero dell'allenatore, all'indomani della sconfitta contro Israele.

Nella stagione 2015-2016 fu nominato allenatore dell'Évian, nella seconda serie francese, ma fu esonerato l'11 gennaio 2016. Nella stagione successiva, il 27 gennaio 2017, fu ingaggiato dall'Alanyaspor, nella Süper Lig turca. Fu esonerato il 25 dicembre seguente. Il 21 giugno 2018 fu annunciato il suo ingaggio da parte dell'Akhisar Belediyespor, squadra turca.[8]


Golden Player


Nel novembre 2003, nei festeggiamenti per il 50º anniversario della UEFA, fu nominato Golden Player dalla Federcalcio del suo paese come più forte giocatore bosniaco degli ultimi 50 anni.[9] In quell'occasione Gerd Müller disse: "Se si dovesse inserire Safet Sušić in una classifica dei più grandi cannonieri di sempre, lo si metterebbe almeno nei primi 40".


Citazioni


Viene nominato nel film Il favoloso mondo di Amélie dal telecronista di una partita.[3] Durante il film la piccola Amélie si vendica di un dispetto che le aveva fatto qualche giorno prima un vicino di casa: manomettendo per pochi secondi alla volta l'antenna tv del vicino lo costringe a vedere solo a tratti una partita in cui il telecronista tesse le lodi di questo calciatore che va numerose volte a segno.[3]


Statistiche



Cronologia presenze e reti in nazionale


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Jugoslavia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
5-10-1977BudapestUngheria 4 – 3 JugoslaviaAmichevole2
13-11-1977BucarestRomania 4 – 6 JugoslaviaQual. Mondiali 19783
16-11-1977SaloniccoGrecia 0 – 0 JugoslaviaCoppa dei Balcani 1977-
30-11-1977BelgradoJugoslavia 0 – 1 SpagnaQual. Mondiali 1978-
5-4-1978TeheranIran 0 – 0 JugoslaviaAmichevole- 46’
18-5-1978RomaItalia 0 – 0 JugoslaviaAmichevole- 78’
4-10-1978ZagabriaJugoslavia 1 – 2 SpagnaQual. Euro 1980-
25-10-1978BucarestRomania 3 – 2 JugoslaviaQual. Euro 1980-
13-6-1979ZagabriaJugoslavia 4 – 1 ItaliaAmichevole3
16-9-1979BelgradoJugoslavia 4 – 2 ArgentinaAmichevole3
10-10-1979ValenciaSpagna 0 – 1 JugoslaviaQual. Euro 1980-
31-10-1979Kosovska MitrovicaJugoslavia 2 – 1 RomaniaQual. Euro 1980-
14-11-1979Novi SadJugoslavia 5 – 0 CiproQual. Euro 1980-
22-3-1980SarajevoJugoslavia 2 – 1 UruguayAmichevole-cap.
30-3-1980BelgradoJugoslavia 2 – 0 RomaniaCoppa dei Balcani 19801
26-4-1980Borovo NaseljeJugoslavia 2 – 1 PoloniaAmichevole-
27-8-1980BelgradoRomania 2 – 0 JugoslaviaCoppa dei Balcani 19801
10-9-1980LussemburgoLussemburgo 0 – 5 JugoslaviaQual. Mondiali 19821
27-9-1980LubianaJugoslavia 2 – 1 DanimarcaQual. Mondiali 1982-
21-11-1981Novi SadJugoslavia 5 – 0 LussemburgoQual. Mondiali 1982-
29-11-1981Il PireoGrecia 1 – 2 JugoslaviaQual. Mondiali 1982-
17-6-1982SaragozzaIrlanda del Nord 0 – 0 JugoslaviaMondiali 1982 - 1º turno-
20-6-1982ValenciaSpagna 2 – 1 JugoslaviaMondiali 1982 - 1º turno-
24-6-1982SaragozzaJugoslavia 1 – 0 HondurasMondiali 1982 - 1º turno-
13-10-1982OsloNorvegia 3 – 1 JugoslaviaQual. Euro 1984-cap. 62’
1-6-1983SarajevoJugoslavia 2 – 1 RomaniaAmichevole-cap.
12-10-1983BelgradoJugoslavia 2 – 1 NorvegiaQual. Euro 19841
12-11-1983ZagabriaJugoslavia 1 – 2 FranciaAmichevole- 79’
14-12-1983CardiffGalles 1 – 1 JugoslaviaQual. Euro 1984-
21-12-1983SpalatoJugoslavia 3 – 2 BulgariaQual. Euro 19842
2-6-1984OeirasPortogallo 2 – 3 JugoslaviaAmichevole1
7-6-1984La Línea de la ConcepciónSpagna 0 – 1 JugoslaviaAmichevole1
13-6-1984LensBelgio 2 – 0 JugoslaviaEuro 1984 - 1º turno-
16-6-1984LioneJugoslavia 0 – 5 DanimarcaEuro 1984 - 1º turno-
19-6-1984Saint-ÉtienneFrancia 3 – 2 JugoslaviaEuro 1984 - 1º turno-
19-11-1988BelgradoJugoslavia 3 – 2 FranciaQual. Mondiali 19901
11-12-1988BelgradoJugoslavia 4 – 0 CiproQual. Mondiali 1990-
5-4-1989AmarousioGrecia 1 – 4 JugoslaviaAmichevole-
29-4-1989ParigiFrancia 0 – 0 JugoslaviaQual. Mondiali 1990-
27-5-1989BruxellesBelgio 1 – 0 JugoslaviaAmichevole-cap.
14-6-1989OsloNorvegia 1 – 2 JugoslaviaQual. Mondiali 1990- 67’
6-9-1989BelgradoJugoslavia 3 – 1 ScoziaQual. Mondiali 1990-
11-10-1989BelgradoJugoslavia 1 – 0 NorvegiaQual. Mondiali 1990-
13-12-1989LondraInghilterra 2 – 1 JugoslaviaAmichevole- 78’
28-3-1990ŁódźPolonia 0 – 0 JugoslaviaAmichevole-
26-5-1990LubianaJugoslavia 0 – 1 SpagnaAmichevole-
3-6-1990ZagabriaJugoslavia 0 – 2 Paesi BassiAmichevole- 59’
10-6-1990MilanoGermania Ovest 4 – 1 JugoslaviaMondiali 1990 - 1º turno- 56’
14-6-1990BolognaColombia 0 – 1 JugoslaviaMondiali 1990 - 1º turno-
19-6-1990BolognaJugoslavia 4 – 1 Emirati Arabi UnitiMondiali 1990 - 1º turno1
26-6-1990VeronaSpagna 1 – 2 dts JugoslaviaMondiali 1990 - Ottavi di finale- 55’
30-6-1990FirenzeArgentina 0 – 0 dts
(3 – 2 dtr)
 JugoslaviaMondiali 1990 - Quarti di finale- 62’
31-10-1990BelgradoJugoslavia 4 – 1 AustriaQual. Euro 1992- 63’
14-11-1990CopenaghenDanimarca 0 – 2 JugoslaviaQual. Euro 1992-
Totale Presenze 54 Reti 21

Palmarès



Giocatore



Club


Competizioni nazionali

Paris Saint-Germain: 1985-1986
Paris Saint-Germain: 1982-1983

Individuale

1979
1979-1980 (17 reti)

Allenatore



Competizioni nazionali

Akhisar Belediyespor: 2018

Note


  1. La Bosnia ed Erzegovina ai Mondiali, su ilpost.it, 1º giugno 2014. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  2. Stefano Olivari, Lo sport e il confine del mondo, ripasso di Tavcar, su indiscreto.info, 17 gennaio 2020. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  3. Estremo sacrificio, estrema gloria, su rivistacontrasti.it, 25 ottobre 2017. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  4. Ala Sinistra, Mezzala Destra, Lucky Luciano, Kaos Edizioni, 2006, p. 22
  5. Da Susic a Berbatov, gli 'scippi' last minute, su ansa.it, 30 agosto 2012.
  6. Bruno Perucca, La Nazionale d'attacco fa acqua in difesa: 4-1, in La Stampa, 14 giugno 1979, p. 21.
  7. La Bosnia ai Mondiali per la prima volta. E Sarajevo va di nuovo a fuoco (di passione), su Il Fatto Quotidiano, 16 ottobre 2013.
  8. (EN) Bosnian manager Susic agrees to join Akhisarspor, su turkishfootballnews.com, 21 giugno 2018.
  9. (EN) Golden Players take centre stage, su uefa.com, 29 novembre 2003 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2004).

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[de] Safet Sušić

Safet Sušić (* 13. April 1955 in Zavidovići, SFR Jugoslawien, heute Bosnien und Herzegowina) ist ein ehemaliger Fußballspieler. Seine Spielerrolle war die Position des Mittelstürmers. Aufgrund seiner Dribbelfähigkeiten und guten Ballkontrolle wurde er, vor allem beim Paris Saint-Germain und bei der Nationalmannschaft Jugoslawiens aber meistens im offensiven Mittelfeld oder teilweise als Außenstürmer eingesetzt. Sušić galt im ehemaligen Jugoslawien mit Dragan Džajić als einer der besten jugoslawischen Spieler.

[en] Safet Sušić

Safet "Pape" Sušić (pronounced [sǎfet sûʃitɕ]; born 13 April 1955) is a Bosnian professional football manager and former player who was most recently the manager of TFF First League club Akhisarspor. He was a gifted midfielder known for his dribbling skills and technical ability, and is strongly reputed to have been one of the finest European players of his generation. Sušić played for Yugoslavia in two FIFA World Cups, 1982 and 1990, and at UEFA Euro 1984. As a manager, he qualified the Bosnia and Herzegovina national team to the 2014 FIFA World Cup. In 2017, Sušić was inducted into the PSG Hall of Fame.[1]

[es] Safet Sušić

Safet Sušić (Zavidovići, 13 de abril de 1955) es un entrenador de fútbol y exjugador de Bosnia y Herzegovina.

[fr] Safet Sušić

Safet Sušić, né le 13 avril 1955 à Zavidovići en Yougoslavie (aujourd'hui en Bosnie-Herzégovine), est un footballeur international yougoslave devenu entraîneur. Il est naturalisé français en 1987[1].
- [it] Safet Sušić

[ru] Сушич, Сафет

Са́фет Су́шич (босн. Safet Sušić; 13 апреля 1955, Завидовичи) — югославский и боснийский футболист и тренер. Один из лучших игроков мира и Европы своего времени[3], один из лучших игроков в истории югославского футбола. В ноябре 2003 года, к 50-летнему юбилею УЕФА, был объявлен лучшим игроком Боснии и Герцеговины последних 50-ти лет (1954—2003 гг.).



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